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Storie di Ravenna: settima edizione

Storie di Ravenna: dal 21 ottobre la rassegna che quest’anno arriva anche al Teatro Alighieri; continua la collaborazione nell’ambito del Festival delle Culture

 

A partire da lunedì 21 ottobre, alle 18:00 al Teatro Rasi, torneranno gli appuntamenti di Storie di Ravenna, la serie di spettacoli che nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando i tempi e i linguaggi del teatro. Un racconto a più voci, corredato da immagini, suoni e letture, che intende arrivare ad un pubblico vasto ed essere un momento di incontro e condivisione.

Novità di quest’anno, la rassegna toccherà anche il Teatro Alighieri con una puntata dedicata agli Ottant’anni dalla Liberazione di Ravenna.

Come l’anno scorso, ai sei spettacoli, che si susseguono fino ad aprile, si aggiungerà quello sul processo migratorio in programma il 13 maggio nell’ambito del Festival delle Culture.

Storie di Ravenna è ideato e curato da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Federica Ferruzzi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Laura Orlandini, Alessandro Renda, con la collaborazione di Antropotopia e Les Bompart Produzioni.

CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

 

Alla scoperta di Corrado Ricci

con Roberto Balzani, Giovanni Gardini, Federica Gonzato, Benedetto Gugliotta, Andrea Sardo, Claudio Spadoni

Gli 80 anni della Liberazione di Ravenna

con Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Laura Orlandini, Alberto Malfitano, Salvatore Tagliaverga, con Alessio Lega e Guido Baldoni

Le mille vite dei Da Polenta, signori di Ravenna

con Maria Cristina Carile, Enrico Cirelli, Giovanni Gardini, Elisa Tosi Brandi

Il porto di Ravenna: racconti di mare e di città

con Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Tito Menzani, Laura Orlandini

Luigi Rasi

con Giovanni Gardini, Laura Mariani, Leonardo Mancini, Laura Orlandini

L’ “infanzia” di Ravenna. Educazione, socialità e assistenza dall’Unità agli anni Settanta

Con Giancarlo Cerasoli, Giovanni Gardini, Fabio Lelli, Alessandro Luparini, Laura Orlandini

Storie di Ravenna per il Festival delle Culture

1993: Ravenna città aperta

Nell’ambito del Festival delle Culture,  Ravenna Teatro propone, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, una puntata speciale di Storie di Ravenna

 

PER SCARICARE IL PROGRAMMA

 

BIGLIETTI E ABBONAMENTI

Ingresso unico 5 €
Abbonamento 7 spettacoli (comprensivi dell’appuntamento del 13 maggio) 35 €.

Gli abbonamenti sono in vendita esclusivamente giovedì 17 e venerdì 18 ottobre dalle ore 15:00 alle 18:00 e sabato 19 ottobre dalle 10:00 alle 13:00 al Teatro Rasi.

I biglietti si possono acquistare negli stessi giorni e, a seguire, il giovedì dalle ore 16:00 alle 18:00 al Rasi e sulla BIGLIETTERIA ON-LINE. I biglietti della data del 9 dicembre si possono acquistare anche al Teatro Alighieri. I posti disponibili saranno in vendita da un’ora prima di ogni spettacolo (è sempre consigliato l’acquisto in prevendita).

INFORMAZIONI

Ravenna Teatro\Teatro Rasi via di Roma 39, Ravenna tel. 0544 36239, info@ravennateatro.com
Biglietteria del Teatro Rasi, tel. 0544 30227.

 

Storie di Ravenna è supportato da Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Fondazione del Monte, Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, Assicoop Romagna Futura, Coop Alleanza 3.0, Sedar Cna Servizi, Reclam, Nuova OLP

CAMPAGNA ABBONAMENTI “La Stagione dei Teatri 2024-2025”

Si apre, a partire da lunedì 22 luglio, la campagna abbonamenti de La Stagione dei Teatri organizzata da Ravenna Teatro insieme al Comune di Ravenna. Come di consueto, saranno i due teatri della città, Rasi e Alighieri, ad accogliere la Stagione tra novembre e aprile.

La nuova Stagione dei Teatri sarà caratterizzata da affondi in una tradizione rivisitata, come nel caso degli spettacoli Arlecchino? e Moby Dick alla prova, firmati rispettivamente dal regista Marco Baliani e da Elio De Capitani, considerazioni sul tema del lavoro, introdotte dal ragionere più famoso d’Italia, Ugo Fantozzi, qui impersonato dal comico Gianni Fantoni, riflessioni sull’essere donna, ieri come oggi, proposte da Marta Cuscunà, Geppi Cucciari, Concita De Gregorio, Maša Pelko e Chiara Lagani, introspezioni nell’animo umano fornite dal lavoro di Nicola Lagioia – che dà il titolo allo spettacolo della compagnia VicoQuartoMazzini, La ferocia – così come avviene in Via del popolo. La prossima Stagione sarà inoltre caratterizzata dal nuovo lavoro ideato da Marco Martinelli e Ermanna Montanari e dedicato alla figura di Gian Lorenzo Bernini.

La formula relativa agli abbonamenti prevede sei titoli fissi e due a scelta, per un totale di venti appuntamenti.

Il cartellone conterrà sei spettacoli fissi e quattordici a scelta e da lunedì 22 luglio sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento alla Stagione teatrale creando un proprio percorso di partecipazione: chi lo farà entro il 3 agosto potrà usufruire di tariffe scontate e posti migliori per gli spettacoli a scelta.

I sei spettacoli fissi, programmati al Teatro Alighieri, sono: Perfetta, un testo di Mattia Torre interpretato da Geppi Cucciari che ricorda quanto il ciclo mestruale influenzi la vita delle donne; Lettere a Bernini, il nuovo lavoro del regista ravennate Marco Martinelli sul maggiore esponente dell’arte figurativa barocca, Gian Lorenzo Bernini; Fantozzi. Una tragedia, con la regia di Davide Livermore che guida sulla scena Gianni Fantoni per immortalare il ragioniere più famoso d’Italia; Arlecchino? uno spettacolo di Marco Baliani, con protagonista Andrea Pennacchi, che racconta di un’Italia piena di contraddizioni; Moby Dick alla prova, in cui Elio De Capitani che si rifà all’adattamento di Orson Welles del romanzo di Melville; L’angelo della storia, uno spettacolo di Teatro Sotterraneo che trae spunto dall’ultimo lavoro di Walter Benjamin e che rappresenta la metafora del progresso che avanza.

Nella rosa dei titoli che compongono gli spettacoli a scelta compaiono invece Altri libertini, tratto dall’omonimo romanzo di Pier Vittorio Tondelli, con la regia di Licia Lanera e la presenza, tra gli altri, dell’attore delle Albe Roberto Magnani; Impronte dell’anima, in omaggio alla giornata della memoria; i due progetti di Fanny &Alexander dal titolo Manson e Maternità; lo spettacolo Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, che vede in scena la giornalista Concita De Gregorio e la cantautrice Erica Mou; Fratellina, spettacolo vincitore del Premio Le Maschere del Teatro 2023; Via del popolo, di e con Saverio La Ruina; Five Kinds Of Silence, della regista slovena Maša Pelko che affronta il dramma della violenza familiare; My Body Solo, uno spettacolo prodotto da Nanou; Mulinobianco. Back to the green future, una riflessione di Babilonia Teatri sull’ambiente; La ferocia, tratto dall’omonimo capolavoro di Nicola Lagioia; Voodoo, uno spettacolo di Masque Teatro; La semplicità ingannata. Satira per attrici e pupazze sul lusso di essere donne, in cui Marta Cuscunà si interroga sulla condizione femminile prendendo spunto dalla resistenza attuata dalle monache del convento di Santa Chiara di Udine nel ‘500. Chiude il cartellone lo spettacolo Sarabanda, regia di Roberto Andò con Renato Carpentieri, ispirato all’opera di Ingmar Bergman, sul confine labile tra teatro e cinema.

Per il secondo anno, è previsto un prologo che si svolgerà a partire dal mese di settembre, con quattro appuntamenti: HERETHEREWHERE, Ètoile, L’oscuro rovescio delle cose, Nephesh. Proteggere l’ombra.

Anche quest’anno Ravenna Teatro torna ad offrire ai residenti delle Circoscrizioni Nord e Sud del comune di Ravenna e ai residenti di quelli di Voltana e Alfonsine l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio di trasporto gratuito. Abbonamento più navetta 146 euro / under 26 50 euro.

Grande attenzione continua infine ad essere riservata anche a chi ha meno di 26 anni, che potrà usufruire di abbonamenti a prezzi popolari.

TITOLI FISSI

Teatro Alighieri
venerdì 22 e sabato 23 novembre ore 21:00
sabato 12 aprile ore 21:00, domenica 13 aprile ore 15:30

Geppi Cucciari, Mattia Torre

PERFETTA

scritto e diretto da Mattia Torre • con Geppi Cucciari • musiche originali Paolo Fresu • produzione ITC 2000

Teatro Rasi
da martedì 3 a sabato 14 dicembre ore 21:00,
domenica 8 e 15 dicembre ore 15:30 (riposo lunedì 9 dicembre)

Marco Martinelli/Albe, Marco Cacciola

LETTERE A BERNINI

di Marco Martinelli • con Marco Cacciola • ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari • regia Marco Martinelli • coproduzione Albe/Ravenna Teatro, Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro

Teatro Alighieri
giovedì 23, venerdì 24, sabato 25 gennaio ore 21:00,
domenica 26 gennaio ore 15:30

Teatro Nazionale di Genova, Gianni Fantoni

FANTOZZI. UNA TRAGEDIA

da Paolo Villaggio • drammaturgia Gianni Fantoni, Davide Livermore, Andrea Porcheddu, Carlo Sciaccaluga • con Gianni Fantoni, Paolo Cresta, Cristiano Dessì, Lorenzo Fontana, Rossana Gay, Marcello Gravina, Simonetta Guarino, Ludovica Iannetti, Valentina Virando • regia Davide Livermore • produzione Teatro Nazionale di Genova, Enfi Teatro, Nuovo Teatro Parioli, Geco Animation

Teatro Alighieri
giovedì 6, venerdì 7, sabato 8 febbraio ore 21:00,
domenica 9 febbraio ore 15:30

Andrea Pennacchi

ARLECCHINO?

scritto e diretto da Marco Baliani • con Marco Artusi, Maria Celeste Carobene, Miguel Gobbo Diaz, Margherita Mannino, Valerio Mazzucato, Andrea Pennacchi, Anna Tringali • musiche eseguite dal vivo da Matteo Nicolin e Riccardo Nicolin • coproduzione Gli Ipocriti Melina Balsamo, TSV-Teatro Stabile del Veneto

Teatro Alighieri
giovedì 20, venerdì 21, sabato 22 marzo ore 21:00,
domenica 23 marzo ore 15:30

Elio De Capitani, Orson Welles

MOBY DICK ALLA PROVA

di Orson Welles adattato – prevalentemente in versi sciolti – dal romanzo di Herman Melville • traduzione Cristina Viti • uno spettacolo di Elio De Capitani • con Elio De Capitani e Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino, Michele Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa, Mario Arcari • coproduzione Teatro dell’Elfo, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Teatro Alighieri
giovedì 3, venerdì 4, sabato 5 aprile ore 21:00,
domenica 6 aprile ore 15:30

Teatro Sotterraneo

L’ANGELO DELLA STORIA

creazione Sotterraneo • ideazione e regia Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa • con Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini • scrittura Daniele Villa • produzione Sotterraneo • coproduzione Marche Teatro, Associazione Teatrale Pistoiese, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Teatro Nacional D. Maria II

TITOLI A SCELTA

Teatro Rasi
giovedì 9, venerdì 10, sabato 11 gennaio
ore 21:00

Licia Lanera

ALTRI LIBERTINI

di Pier Vittorio Tondelli • con Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Licia Lanera, Roberto Magnani • regia Licia Lanera • produzione Compagnia Licia Lanera • coproduzione Albe/Ravenna Teatro

Teatro Rasi
mercoledì 29 gennaio
ore 21:00

Antonio Viganò/Teatro la Ribalta

IMPRONTE DELL’ANIMA

di Giovanni De Martis e Antonio Viganò • con Mathias Dallinger, Jason De Majo, Edoardo Fattor, Michele Fiocchi, Paolo Grossi, Paola Guerra, Stefania Mazzilli Muratori, Johannes Notdurfter, Michael Untertrifaller • regia Antonio Viganò • produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro la Ribalta-Kunst Der Vielfalt in collaborazione con Theatraki e Lebenshilfe Südtirol

ridotto del Teatro Rasi
giovedì 30 gennaio ore 21:00, venerdì 31 gennaio ore 19:00,
sabato 1 febbraio ore 21:30

Fanny & Alexander

MANSON

ideazione, regia, luci, progetto sonoro Luigi De Angelis • drammaturgia e costumi Chiara Lagani • con Andrea Argentieri • produzione E Production/Fanny & Alexander in collaborazione Olinda/TeatroLaCucina

Teatro Rasi
venerdì 31 gennaio ore 21:00,
sabato 1 febbraio ore 19:00

Fanny & Alexander

MATERNITÀ

tratto dal romanzo di Sheila Heti (Sellerio editore) • drammaturgia Chiara Lagani • regia, luci, progetto sonoro Luigi De Angelis • con Chiara Lagani • architettura software multiscelta Vincenzo Scorza • produzione E Production/Fanny & Alexander

Teatro Alighieri
sabato 15 febbraio ore 21:00

Concita De Gregorio

UN’ULTIMA COSA.
Cinque invettive, sette donne e un funerale

di e con Concita De Gregorio • musica live Erica Mou • regia Teresa Ludovico •  produzione Teatri di Bari/Rodrigo

Teatro Rasi
giovedì 20 febbraio ore 21:00

Scimone Sframeli

FRATELLINA

di Spiro Scimone • regia Francesco Sframeli • con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca  Cesale, Giulia Weber • produzione Associazione Culturale Scimone Sframeli/Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Istituzione Teatro Comunale Cagli

Teatro Rasi
martedì 25 febbraio ore 21:00

Saverio La Ruina

VIA DEL POPOLO

di e con Saverio La Ruina • produzione Scena Verticale

Teatro Rasi
sabato 1 marzo ore 21:00

Sng Nova Gorica

FIVE KINDS OF SILENCE

di Shelagh Stephenson, 1996 An Intimate drama tradotto da Irena Duša Draž • regia Maša Pelko • dramaturg Tereza Gregorič • con Ivana Percan Kodarin, Anuša Kodelja k.g., Marjuta Slamič

Ridotto del Teatro Rasi
martedì 4, mercoledì 5 marzo ore 20:00

Gruppo Nanou

THEM Immagine movimento

coreografie Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci • con Carolina Amoretti, Marina Bertoni, Andrea Dionisi • produzione Nanou Associazione Culturale, Fondazione Armunia Castello Pasquini

Installazione

Teatro Rasi
martedì 4, mercoledì 5 marzo ore 21:00

Stefania Tansini

MY BODY SOLO

progetto, coreografia, in scena Stefania Tansini • produzione Nanou Associazione Culturale

Danza

Teatro Rasi
venerdì 7 marzo ore 21:00

Babilonia Teatri

MULINOBIANCO. Back to the green future

di Enrico Castellani e Valeria Raimondi • con Ettore Castellani e Orlando Castellani e con Valeria Raimondi, Enrico Castellani, Luca Scotton • produzione Babilonia Teatri, La Corte Ospitale • coproduzione Operaestate Festival Veneto in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle Arti    Performative a Villa Manin 2021

 Teatro Alighieri
giovedì 13, venerdì 14 marzo ore 21:00

VicoQuartoMazzini

LA FEROCIA

dal romanzo di Nicola Lagioia • ideazione VicoQuartoMazzini • regia Michele Altamura, Gabriele Paolocà • adattamento Linda Dalisi • con Michele Altamura, Leonardo Capuano, Enrico Casale, Gaetano Colella, Francesca Mazza, Marco Morellini, Gabriele Paolocà, Andrea Volpetti • produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, LAC Lugano Arte e Cultura, Romaeuropa Festival, Teatri di Bari, Teatro Nazionale

Teatro Rasi
venerdì 28 marzo ore 21:00

Masque teatro

VOODOO

con Eleonora Sedioli • ideazione, suono e luci Lorenzo Bazzocchi • produzione Masque teatro

Teatro Rasi
martedì 8 aprile ore 21:00

Marta Cuscunà

LA SEMPLICITÀ INGANNATA.
SATIRA PER ATTRICE E PUPAZZE SUL LUSSO D’ESSER DONNE

liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine • di e con Marta Cuscunà • coproduzione Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto

Teatro Alighieri
martedì 15, mercoledì 16 aprile ore 21:00

Renato Carpentieri, Roberto Andò

SARABANDA

di Ingmar Bergman • traduzione Roberto Zatti  • regia Roberto Andò • con Renato Carpentieri, Alvia Reale, Elia Schilton, Caterina Tieghi • produzione Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Biondo Palermo

ABBONAMENTI

È possibile rinnovare o acquistare l’abbonamento da lunedì 22 luglio a sabato 3 agosto e da lunedì 9 settembre a lunedì 4 novembre.
Abbonarsi d’estate consente di accedere a tariffe scontate e di riservarsi i posti migliori per i titoli a scelta.
Il diritto di prelazione scade giovedì 17 ottobre.

Si invita a rispettare i turni assegnati e le date scelte. Il cambio turno deve essere comunicato alla biglietteria prima della data di spettacolo. L’abbonato potrà garantirsi un posto tra quelli ancora disponibili in un’altra serata al costo di 5€. I turni per Perfetta sono: venerdì 22 novembre turno B, sabato 23 novembre turno C, sabato 12 aprile turno A, domenica 13 aprile turno D.

L’abbonamento conta 8 appuntamenti
6 titoli fissi:
Perfetta, Lettere a Bernini, Fantozzi. Una tragedia, Arlecchino?, Moby Dick alla prova, L’angelo della storia
2 titoli a scelta tra:
Altri libertini, Impronte dell’anima, Manson, Maternità, Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, Fratellina, Via del popolo, Five Kinds Of Silence, My body solo, MulinoBianco, La ferocia, Voodoo, La semplicità ingannata, Sarabanda

Da lunedì 22 luglio a sabato 3 agosto
Platea e palco I, II e III ordine Teatro Alighieri, I settore Teatro Rasi
intero 154 €, ridotto* 138 €, under26 50 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 160 €
Galleria e palco IV ordine Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 107 €, ridotto* 96 €, under26 40 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 116 €
Loggione Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 55 €, under26 38 €

Da lunedì 9 settembre a lunedì 4 novembre
Platea e palco I, II e III ordine Teatro Alighieri, I settore Teatro Rasi
intero 165 €, ridotto* 146 €, under26 50 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 167 €
Galleria e palco IV ordine Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 113 €, ridotto* 103 €, under26 40 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 122 €
Loggione Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 55 €, under26 38 €

 

 

BIGLIETTI

I biglietti sono in vendita da sabato 9 novembre presso il Teatro Alighieri; telefonicamente con carta di credito o Satispay; su questo sito; presso le agenzie de La Cassa di Ravenna Spa e Iat Ravenna. Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto.
I biglietti per gli spettacoli inseriti in Prologo sono in vendita dal 5 settembre.
Prezzi e modalità di acquisto su BIGLIETTERIA.

Teatro Alighieri
Platea e palco I, II e III ordine intero 26 € ridotto* 22 € under26 10 €
Galleria e palco IV ordine intero 18 € ridotto* 16 € under26 10 €
Loggione
intero 9,00 € under26 6 €

Perfetta
Platea e palco I, II e III ordine 40 €
Galleria e palco IV ordine 35 €
Loggione 20 €

Fantozzi. Una tragedia e Arlecchino?
Platea e palco I, II e III ordine 32 €
Galleria e palco IV ordine 23 €
Loggione 15 €

Teatro Rasi
Settore unico intero 18 €
ridotto* 16 €
under26 10 €

*Cral aziendali, gruppi organizzati, docenti, oltre i 65 anni, TCI Touring Club Italiano, soci Coop Alleanza 3.0, Esp Club Card, soci Credito Cooperativo, Arci, Ali Intesa Sanpaolo, Avis, Amici di RavennAntica, Capit, Assicoop, Confcooperative, Coldiretti, Cna, Legacoop, Stadera, Unipol e Euro Company.

Tutte le informazioni sui vantaggi e le promozioni per gli abbonati, Cral aziendali, gruppi organizzati e gruppi scolastici, Ti presento i miei e il servizio di trasporto gratuito per gli spettatori del forese e di Alfonsine sono pubblicate su CONVENZIONI

L’Europa, dalle sue origini ad oggi

L’Europa non cade dal cielo. Cronistoria sentimentale di un sogno, di un’idea, di un progetto è uno spettacolo prodotto da Ravenna Teatro/Albe, nato nell’ambito del progetto EuRoPe LIVE, promosso dal Centro Europe Direct della Romagna del Comune di Ravenna e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.

COM’È NATO IL TESTO

Ideato e diretto da Alessandro Argnani, il testo è scritto da Laura Orlandini

GIOVANI PROTAGONISTI

Due giovani attori ravennati, Camilla Berardi e Massimo Giordani, ripercorrono la storia d’Europa dagli esordi ai giorni nostri. Quella che emerge è una narrazione corredata da immagini e costellata da una playlist musicale legata ai diversi periodi storici raccontati, in un intreccio che mette in luce l’immaginario e gli ascolti delle giovani generazioni, nei diversi momenti della vita dell’Unione europea. Un affondo non solo nella storia, ma anche nei miti, nella musica e negli ideali vissuti da generazioni di giovani in tutta Europa.

Testo di Laura Orlandini, consulenza storica Michele Marchi e Lucrezia Ranieri,  consulenza musicale Alessandro Luparini e Roberto Magnani, video Alessandro Penta, aiuto regia Alice Cottifogli.

MATERIALI

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FOTO 2

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L’Europa non cade dal cielo-scheda artistica e tecnica

Storie del MAR

Prosegue la collaborazione tra Ravenna Teatro, Centro di Produzione Teatrale ravennate, MAR, museo d’arte della città, e Conservatorio statale Giuseppe Verdi nel segno del rapporto tra teatro, arte e musica. Sul modello di Storie di Ravenna, rassegna alla sesta edizione che coniuga la storia della città con i tempi e i linguaggi del teatro, si è costruito un percorso – denominato Storie del MAR – che mette in relazione le opere presenti al Museo con esperti e professionisti guidati dalla regia di attori delle Albe.

Quattro titoli verranno ripetuti in doppia data per un totale di otto appuntamenti domenicali, a cui se ne aggiunge uno dedicato alla celebrazione dei 100 anni della scuola di mosaico dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna.

“Il MAR è orgoglioso di ospitare al suo interno manifestazioni ed eventi teatrali andando a sostanziare così la funzione polifonica del museo. È questa l’occasione per vivere il museo da un punto di vista esperienziale e diverso dalla sua connotazione tradizionale” come dichiara il direttore del MAR Roberto Cantagalli.

 

“Siamo felici di portare avanti una nuova collaborazione con il MAR e con il Conservatorio statale Verdi – sottolineano il regista Alessandro Argnani e lo storico Giovanni Gardini -, nel solco di un percorso che è iniziato con lo spettacolo Il Mostro di Ravenna, a novembre ’22, ed è proseguito con il racconto della storia dei mosaici ravennati del ’59 a fine ’23. Con questo nuovo progetto intendiamo continuare a valorizzare il dialogo prezioso che si crea tra arti diverse. In questi anni abbiamo costruito un percorso che ha permesso al teatro di misurarsi con nuovi spazi e con pubblici eterogenei, e lo abbiamo fatto dando la possibilità a sempre più giovani di mettersi alla prova”.

Il progetto continua infatti a prevedere la collaborazione, per ogni appuntamento ad esclusione del 7 aprile, del Conservatorio statale Giuseppe Verdi di Ravenna.
“Dopo aver sperimentato il teatro d’opera insieme a Ravenna Teatro – osserva Anna Maria Storace, direttrice del Conservatorio – torniamo alle esperienze laboratoriali didattiche di cui siamo molto contenti. Questa collaborazione fa parte delle aree di interesse del Conservatorio e ci permette di lavorare sia con i bambini, sia con professionisti che non operano necessariamente in ambito musicale. Questo scambio ci consente di sviluppare una riflessione su come la musica possa dialogare con altre arti non solo in termini di sottofondo musicale, e offre un’applicazione pratica degli studi che potrebbe dare origine a sbocchi professionali”.

Il primo incontro del 25 febbraio – “Non aver veduto di Roma in poi bellezza uguale a questa”: la pala di San Bartolomeo di Nicolò Rondinelli nell’immaginario ravennate – che vede protagonista Lorenzo Gigante, Pietro Mengozzi e la sassofonista Federica Paoli, con la regia di Alessandro Argnani, si ripeterà il 28 aprile; segue il 3 marzo – Tessera dopo tessera – Il mosaico raccontato ai piccoli – disegni di Filippo Farneti, con Flaminia Pasquini Ferretti, regia di Argnani, che verrà ripetuto il 24 marzo. Il 10 marzo, Nelle mani dei Rasponi, si potrà rivedere il 14 aprile. In scena Matteo Bezzi, Alice Cottifogli ed il flautista Michele Benini, con la regia di Roberto Magnani. La replica di “Palma Bucarelli. La Galleria sono io”, del 17 marzo, con Giorgia Salerno, Camilla Berardi e con il clarinettista Arcangelo Pinto, regia di Laura Redaelli, si terrà il 21 aprile. Il 7 aprile si celebrerà il mosaico con la puntata 100 anni di ‘tessere’: la scuola di mosaico all’Accademia di Belle Arti di Ravenna.

 

IL PROGRAMMA

  • 25 febbraio – “Non aver veduto di Roma in poi bellezza uguale a questa”: la pala di San Bartolomeo di Nicolò Rondinelli nell’immaginario ravennate
    con Lorenzo Gigante, Pietro Mengozzi, regia Alessandro Argnani con Federica Paoli, sassofonista – Conservatorio statale Giuseppe Verdi
  • 3 marzo – Tessera dopo tessera – Il mosaico raccontato ai piccoli (liberamente ispirato al libro “Tessere d’Arte” di Filippo Farneti)
    illustrazioni di Filippo Farneti, con Flaminia Pasquini Ferretti, regia Alessandro Argnani
  • 10 marzo – Nelle mani dei Rasponi
    con Matteo Bezzi, Alice Cottifogli, regia Roberto Magnani con Michele Benini, flautista – Conservatorio statale Giuseppe Verdi
  • 17 marzo – “Palma Bucarelli. La Galleria sono io”
    con Giorgia Salerno, Camilla Berardi, regia Laura Redaelli con Arcangelo Pinto, clarinettista – Conservatorio statale Giuseppe Verdi
  • 24 marzo – Tessera dopo tessera – Il mosaico raccontato ai piccoli (liberamente ispirato al libro “Tessere d’Arte” di Filippo Farneti)
    disegni di Filippo Farneti con Flaminia Pasquini Ferretti, regia Alessandro Argnani
  • 7 aprile – 100 anni di ‘tessere’: la scuola di mosaico all’Accademia di Belle Arti di Ravenna
    con Paola Babini, Giovanni Gardini, Marco Santi, regia Alessandro Argnani
  • 14 aprile – Nelle mani dei Rasponi
    con Matteo Bezzi, Alice Cottifogli, regia Roberto Magnani con Michele Benini, flautista – Conservatorio statale Giuseppe Verdi
  • 21 aprile – “Palma Bucarelli. La Galleria sono io”
    con Giorgia Salerno, Camilla Berardi regia Laura Redaelli con Arcangelo Pinto, clarinettista – Conservatorio statale Giuseppe Verdi
  • 28 aprile – “Non aver veduto di Roma in poi bellezza uguale a questa”: la pala di San Bartolomeo di Nicolò Rondinelli nell’immaginario ravennate
    con Lorenzo Gigante, Pietro Mengozzi, regia Alessandro Argnani con Federica Paoli, sassofonista Conservatorio statale Giuseppe Verdi.

Inizio spettacoli ore 15:00

BIGLIETTI

Per informazioni 0544 482477

L’Europa non cade dal cielo. Cronistoria sentimentale di un sogno

Si intitola L’Europa non cade dal cielo. Cronistoria sentimentale di un sogno, di un’idea, di un progetto lo spettacolo, produzione teatrale Ravenna Teatro, realizzato nell’ambito del progetto EuRoPe LIVE, promosso dal Centro Europe Direct della Romagna del Comune di Ravenna. Lo spettacolo, ideato e diretto da Alessandro Argnani, è un racconto a due voci che ha come nucleo centrale l’Unione europea, a partire proprio dalla sua nascita fino ad arrivare ai giorni nostri. Due giovani attori ravennati, Camilla Berardi e Massimo Giordani, percorreranno la storia d’Europa.

Quella che emerge, è una narrazione corredata da immagini e costellata da una playlist musicale legata ai diversi periodi storici raccontati, in un intreccio che mette in luce l’immaginario e gli ascolti delle giovani generazioni nei diversi momenti della vita dell’Unione europea. Un affondo non solo nella storia, ma anche nei miti e negli ideali vissuti da generazioni di giovani in tutta Europa. Testo di Laura Orlandini, con consulenza storica di Michele Marchi e Lucrezia Ranieri. Consulenza musicale Alessandro Luparini e Roberto Magnani, video Alessandro Penta, assistente alla regia Alice Cottifogli.

 

“Il progetto mira all’utilizzo del linguaggio teatrale come mezzo di divulgazione storico-civica sull’Unione europea, dando risalto ad avvenimenti importanti relativi alla partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni europee nonché al ruolo delle donne nel processo d’integrazione: percorriamo strade innovative e coinvolgenti per avvicinare giovani e grande pubblico ai temi europei – afferma Annagiulia Randi, assessora alla Politiche Europee del Comune di Ravenna – questa è una nuova sfida che intende valorizzare anche le energie creative della nostra città”.

“L’Europa non cade dal cielo si ispira a Storie di Ravenna, rassegna che unisce la voce di studiosi ed esperti ai tempi e al linguaggio teatrale – sottolinea il regista Alessandro Argnani -. Grazie a questo progetto abbiamo lavorato con un’ampia rete di Enti del territorio e con l’Università di Bologna, Dipartimento di beni culturali. L’obiettivo è quello di creare un’opera in grado di raccontare le intuizioni e i sacrifici di quelle donne e di quegli uomini che hanno fatto sì che l’Europa potesse ambire a diventare un’unica, grande, realtà”.

“Cos’è l’Europa, e cosa è stata, per generazioni di giovani che l’hanno attraversata e vissuta? – si chiede Laura Orlandini, autrice del testo -. Abbiamo voluto provare a raccontare l’integrazione europea attraverso le vite delle persone: un decennio alla volta, un percorso di avvicinamento e di contraddizioni, di culture condivise e di conflitti, di grandi trasformazioni economiche e sociali. Cercando di raccontarne anche le spaccature, i nodi dolenti, e quelle reti di scambio formate dalle persone in movimento, dalle idee in circolo, dalle necessità della vita e dai sogni di cambiamento. Partendo dalle origini, nella spinta ideale sorta tra le macerie della guerra, fino all’oggi carico di interrogativi. Tutto osservato attraverso gli occhi di due ventenni, simbolo della generazione che sempre è protagonista più viva della storia”.

A partire dall’11 dicembre sono in programma le repliche in matinée rivolte in particolare (ma non esclusivamente) a scuole medie, superiori e studenti universitari. Ogni rappresentazione (durata di 55 minuti – atto unico) sarà accompagnata da un momento di dialogo tra il pubblico, il regista, gli attori, il team del progetto EUphoria (coordinato dalla cooperativa LibrAzione, anch’esso in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Centro Europe Direct della Romagna) e la partecipazione di volta in volta di esperti e rappresentanti istituzionali.
Questa proposta, unica nel suo genere, è il frutto della collaborazione tra l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’Unione della Romagna faentina, i Comuni di Bagnacavallo, Cervia, Russi e Faenza, volontarie e volontari della campagna MoreIn24 del Parlamento europeo, del Servizio Civile Universale e di svariate associazioni.

Queste le date e le città toccate:
11- 12 dicembre: Teatro Rasi, Ravenna ore 11:00
13 dicembre: Teatro Walter Chiari, Cervia ore 11:00
15 dicembre: Teatro Comunale, Russi ore 11:00
20 dicembre: Teatro Goldoni, Bagnacavallo ore 10:00
23 dicembre: Teatro Masini, Faenza ore 10:45

Il 21 dicembre, invece, lo spettacolo va in scena al Teatro Rasi alle ore 21:00.
Per info. e prenotazioni: 333 760 5760
volontari@ravennateatro.com

Storie di Ravenna: sesta edizione

Le nuove vesti di Storie di Ravenna: accanto al format classico, in scena al Rasi dal 13 novembre, si aggiungono il progetto al MAR e la puntata speciale per il Festival delle Culture

 

A partire da lunedì 13 novembre, alle 18:00 al Teatro Rasi, torneranno gli appuntamenti di Storie di Ravenna, una serie di sei spettacoli che nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando i tempi e i linguaggi del teatro. Un racconto a più voci, corredato da immagini, suoni e letture, che intende arrivare ad un pubblico vasto ed essere un momento di incontro e condivisione.

Ai sei spettacoli, che si susseguono fino ad aprile, si aggiungono quello dedicato ai mosaici del ’59 al Museo d’Arte della città e quello sul processo migratorio in programma il 24 maggio.

“La rassegna – osserva Alessandro Argnani, co-direttore di Ravenna Teatro – compie cinque anni e rinsalda quel rapporto tra il teatro e la città che riteniamo fondamentale per mantenere viva l’attenzione su quello che è stato e ciò che ci circonda. I rapporti intessuti in questi anni hanno ampliato le collaborazioni contaminando nuovi spazi e situazioni e hanno implementato linguaggi diversi”.

Esempio di queste contaminazioni è Storie del MAR. I mosaici del 1959, progetto organizzato insieme al MAR Museo d’Arte della Città e incentrato sulla mostra dei mosaici del ’59 – in collaborazione con il Conservatorio Statale Giuseppe Verdi di Ravenna – che il 19 novembre, 10 dicembre e 7 gennaio porterà in scena uno spettacolo (in doppia replica alle 15:30 e 16:45) in cui sono protagonisti Camilla Berardi e Giovanni Gardini, con musiche di Michele Benini, regia di Alessandro Argnani.

“Con questa rassegna – sottolinea Roberto Cantagalli, direttore del MAR – non solo si rafforza la collaborazione fra il museo e una realtà culturale attiva e vitale come Ravenna Teatro, ma si consolida l’esperienza del ‘raccontare l’arte attraverso l’arte’. Nel caso delle storie di Ravenna il vettore narrativo è il teatro, in altre circostanze sono state la danza o la musica. È questo il museo che vogliamo, un’entità al servizio della comunità che ripensa costantemente se stessa, luogo aperto e dinamico, spazio di incontro fra persone, culture, idee e linguaggi”.

“Negli anni – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – Storie di Ravenna è stato in grado di crescere e di mettere in relazione chi, a diverso titolo, si occupa di cultura a Ravenna. Questo format non si è limitato a ridare alla città il racconto di una storia passata attraverso una nuova prospettiva, ma ha anche creato una sorta di linguaggio comune utile a mettere in comunicazione i generi più diversi”.

Storie di Ravenna è ideato e curato da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Federica Ferruzzi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Laura Orlandini, Alessandro Renda, con la collaborazione di Antropotropia e Les Bompart Produzioni.

CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

 

Le tante tessere di Ravenna

Con Cesare Albertano, Paola Babini, Rosetta Berardi, Roberto Cantagalli, Giovanni Gardini, Marco Santi
Il mosaico rappresenta una cifra distintiva della storia di Ravenna. Un racconto tra passato, presente e futuro su un’arte affascinante che ha reso celebre questa città in tutto il mondo.

Don Minzoni, una storia del ‘900 italiano

con Paolo Cavassini, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Laura Orlandini
Nel centenario della tragica morte per mano fascista, un racconto trasversale su Don Giovanni Minzoni. La complessa figura del sacerdote ravennate viene rievocata attraverso alcuni degli snodi principali del primo Novecento italiano.

Le pinete dell’onorevole Luigi Rava

con Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Alberto Malfitano, Vittoria Mencarini
La secolare pineta di Dante e Byron è giunta integra fino a noi anche grazie alla prima legge di tutela ambientale dello Stato italiano, firmata dall’onorevole ravennate Luigi Rava. Un racconto tra passato, presente e futuro sul “polmone verde” di Ravenna.

I barbari alle porte. La guerra greco gotica

con Enrico Cirelli, Elisa Emaldi, Ada Foschini, Giovanni Gardini
Storie di guerre e di conquiste, di bizantini ed ostrogoti. Una narrazione a più voci su una vicenda che ha visto protagonista anche la città di Ravenna.

Ravenna Serenissima. Gli anni del dominio veneziano

con Pierre Bonaretti, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Myriam Pilutti Namer
Poco meno di 70 anni: tanto è durato il dominio veneziano su Ravenna. Un tempo breve, che però ha lasciato tracce indelebili nel tessuto urbano della città, regalandole alcuni dei suoi monumenti più importanti. Archeologia, storia, ma anche poesia e folklore, all’ombra del Leone di San Marco.

Mamma li franzesi! Ravenna da Napoleone alla Restaurazione

Con Giuseppe Bellosi, Giancarlo Cerasoli, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Laura Orlandini
Dall’arrivo del generale Augereau al comando delle truppe napoleoniche, nel 1796, al ritorno definitivo del potere pontificio nel 1815. Le alterne vicende della dominazione francese, tra modernità, laicizzazione forzata, alberi della libertà, ghigliottine e insorgenze.

Storie di Ravenna per il Festival delle Culture

In occasione del Festival delle Culture,  Ravenna Teatro propone, in collaborazione con l’Unità organizzativa Politiche per l’Immigrazione del Comune di Ravenna – impegnata, da oltre vent’anni, in una politica interculturale di rafforzamento della coesione sociale, con un approccio multi professionale al fenomeno migratorio – una puntata speciale di Storie di Ravenna.

 

PER SCARICARE IL PROGRAMMA CLICCA QUI

BIGLIETTI E ABBONAMENTI

Ingresso unico 5 €
Abbonamento 7 spettacoli (comprensivi dell’appuntamento del 24 maggio) 30 €.

Gli abbonamenti sono in vendita esclusivamente venerdì 10 novembre dalle ore 16:00 alle 19:00 e sabato 11 novembre dalle 10:00 alle 13:00 al Teatro Rasi.

I biglietti si possono acquistare negli stessi giorni e, a seguire, il giovedì dalle ore 16:00 alle 18:00 al Rasi e sulla BIGLIETTERIA ON-LINE. I posti rimasti disponibili saranno in vendita da un’ora prima di ogni spettacolo (è sempre consigliato l’acquisto in prevendita).

Storie del MAR Prenotazione obbligatoria allo 0544 482477. Ingresso 10 euro comprensivo della visita alla mostra BurriRavennaOro.

 

INFORMAZIONI

Ravenna Teatro\Teatro Rasi via di Roma 39, Ravenna tel. 0544 36239, info@ravennateatro.com
Biglietteria del Teatro Rasi, tel. 0544 30227.

Storie di Ravenna è supportato da Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Fondazione del Monte, Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, Assicoop Romagna Futura, Coop Alleanza 3.0, Reclam, Nuova OLP

Volta e Rivolta. Storie di donne e uomini tra acqua e terra 

Seconda edizione per lo speciale Storie di Ravenna che andrà in scena dal 27 al 29 settembre al Teatro Socjale di Piangipane

Dal 27 al 29 settembre il teatro Socjale di Piangipane torna ad ospitare Volta e Rivolta, rassegna curata da Ravenna Teatro, Fondazione Teatro Socjale di Piangipane, Circolo dei Cooperatori, Legacoop Romagna – con il supporto del Comune di Ravenna – per riflettere sul senso di essere cooperatori e cooperatrici oggi. 

Dopo il successo dello scorso anno, quest’anno si torna a puntare l’attenzione sul mondo cooperativo, oggi protagonista più che mai alla luce dell’alluvione che ha sconvolto il territorio romagnolo. Il sottotitolo di quest’anno sarà Storie di donne e uomini tra acqua e terra.

Come di consueto ad aprire le serate – da mercoledì 27 a venerdì 29, ore 20:00, al Teatro Socjale di Piangipane – sarà l’evento speciale di Storie di Ravenna – ideazione Alessandro Argnani, Federica Ferruzzi e Laura Orlandini, con Alessandro Luparini, Tito Menzani, Laura Orlandini, Gianni Parmiani, regia Alessandro Argnani, musica e canto Gianluigi Tartaull – un racconto storico che quest’anno ripercorre le alluvioni che hanno sconvolto, nel corso dei secoli, il nostro territorio, intrecciando il lavoro delle donne in ambito cooperativo.

Ogni sera, a margine della lettura-spettacolo, sarà protagonista un esponente del mondo cooperativo in dialogo con la giornalista Federica Ferruzzi per ragionare su cosa significhi essere cooperatori e cooperatrici oggi. Ospite della prima serata, mercoledì 27 settembre, sarà Fabrizio Galavotti presidente Cab Terra; giovedì 28 settembre toccherà a Paolo Lucchi, presidente Legacoop Romagna, mentre venerdì 29 settembre salirà sul palco Antonella Conti, presidente Formula Servizi. L’anno scorso la prima edizione era nata per celebrare l’anniversario della fondazione del Teatro Socjale di Piangipane, sorto proprio per volontà della cooperativa agricola braccianti, la stessa che con il suo sacrificio ha fatto sì che Ravenna non venisse allagata.

“Siamo orgogliosi – sottolinea Alessandro Argnani, co-direttore di Ravenna Teatro – di proporre la seconda edizione di un progetto a cui abbiamo lavorato e creduto con grande impegno e trasporto: riteniamo fondamentale, oggi più che mai, ritornare al vero significato del fare cooperativo. Lo abbiamo visto durante l’alluvione: solo insieme, solo facendo appello ad una comunità, ci sono possibilità di salvezza”.

“Riflettere sul significato di essere cooperatori e cooperatrici oggi è fondamentale – osserva il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi -. Un’iniziativa come ‘Volta e Rivolta’ ci dà modo di approfondire i valori che caratterizzano da sempre il nostro territorio, grazie al lavoro straordinario di una realtà come Ravenna Teatro che testimonia in prima persona la forza dell’esperienza cooperativa”.

“Continua il forte connubio tra cultura e cooperazione – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di RavennaFabio Sbaraglia – che da sempre connota il fare del nostro territorio. Un rapporto ancora più prezioso alla luce dello sforzo a cui la cooperazione è stata chiamata quest’anno, che dimostra l’importanza di stare sui temi cooperativi e di ricordare e ricordarci quanto siano fondamentali le nostre radici e quanto siano forti ancora oggi”.

 

INFORMAZIONI

L’iniziativa è organizzata da Ravenna Teatro, Fondazione Teatro Socjale di Piangipane, Circolo dei Cooperatori e Legacoop Romagna con il supporto del Comune di Ravenna.

Ingresso spettacolo 7 euro.
Degustazione cappelletti al termine dell’evento (8 euro)

Biglietti acquistabili on-line sul sito e presso il Teatro Socjale a partire da un’ora prima dello spettacolo.
Informazioni e prenotazioni tel 333 7605760

Approdi ‘sbarca’ al Cisim e in autunno arriva al Rasi

Dal 18 luglio al 17 settembre la rassegna che unisce Cisim e Ravenna Teatro propone musica, laboratori e spettacoli per adulti e bambini

Dopo aver ospitato MANTIQ AT-TAYR Il Verbo degli Uccelli, il Cisim di viale Parini 48 a Lido Adriano si apre nuovamente per accogliere Approdi, rassegna organizzata insieme a Ravenna Teatro che, dal 18 luglio al 17 settembre, proporrà musica, laboratori e spettacoli per adulti e bambini.

Come di consueto, gli spettacoli di luglio verranno ospitati nella sede di Lido Adriano, dove il 18 si comincerà con una programmazione per bambini che vedrà protagonista Pinocchio in una versione inusuale della storia raccontata da Collodi. Il 19 luglio gli attori e le attrici de Le Albe proporranno un testo dedicato a Pier Vittorio Tondelli, presentato lo scorso autunno, che si concluderà con un monologo a cura di Roberto Magnani. Magnani sarà inoltre protagonista, nella serata del 25 luglio, di una nuova versione di Odiséa, proposta insieme al musicista Giacomo Piermatti. Il 27 luglio si tornerà a parlare ai più piccoli con lo spettacolo a cura di Veronica Truttero, illustratrice, e Jenny Burnazzi, musicista, dal titolo Le mille e una notte, mentre il 28 luglio si potrà assistere alla presentazione di un libro di poesie nato dalla collaborazione tra Alessandro Pixa e VoceVersa. Tre poesie per cinque autori: Daniela Falone, Luca Cancian, Gnigne, Enrico Gregori e Rachele Pavolucci. Durante lo spettacolo gli autori si esibiranno alternandosi sul palco, mentre Pixa creerà in estemporanea delle illustrazioni in digitale ispirate ai testi che verranno proiettati. Al termine si esibiranno i Don’t Fuck With Us. Domenica 27 agosto, alle 20:00, al Cisim, a chiusura della rassegna teatrale e culturale Ra-dici, ci sarà lo spettacolo Gramsci Gay, regia di Matteo Gatta, testo di Iacopo Gardelli, che vedrà in scena Mauro Lamantia, protagonista di uno spettacolo in cui si riflette sul rapporto tra politica e indifferenza, impegno e disillusione, fuoco e cenere. La rassegna teatrale e culturale Ra-dici è nata nel 2021 da un’idea del collettivo ravennate Spazio A per raccontare il territorio attraverso voci diverse. Questa terza edizione, intitolata ‘Ogni pensiero vola’, sancisce nuove collaborazioni tra cui questa con il Cisim di Lido Adriano.

“Quest’anno – spiega Lanfranco Moder Vicari, direttore artistico del Cisim – per quanto riguarda la musica, Approdi riunisce gruppi composti da giovanissimi, per lo più emergenti, mentre, sul fronte teatrale, l’intento è quello di offrire una sorta di presentazione di ciò che accade intorno a noi. In particolare, notiamo che il pubblico estivo che solitamente non appartiene al nostro circuito apprezza gli spettacoli di teatro di figura, e questo ci suggerisce che, in futuro, si potrebbe anche organizzare una rassegna dedicata”.

Come di consueto, dopo l’apertura a Lido Adriano, in settembre si tornerà al Teatro Rasi per due spettacoli: Abbandono – dal 5 al 7 settembre – firmato da Studio Doiz, che vede la regia dell’attore de Le Albe Roberto Magnani, e Ritual II Embrace the Darkness, l’8 settembre, esperienza collettiva, live performance che integra musica dal vivo, sperimentazione sonora vocale ed elettronica, performance, improvvisazione, arte figurativa, installazione e video/art. Il tema del Ritual è la lotta degli opposti, esplorata attraverso il rapporto suono-natura e reinterpretata con la semiotica del vulcano, creatura polisemantica che incorpora le energie del fuoco (magma, lava), dell’aria (gas, fumo, cenere), dell’acqua (vapore acqueo, nebbia) e della terra. La rassegna vedrà gli ultimi due appuntamenti al Cisim: il primo riguarda, come di consueto, il laboratorio della non-scuola, che si svolgerà dal 4 al 9 settembre, mentre l’ultimo appuntamento del 17 settembre sarà con la musica dei Couscous a colazione, gruppo che fonde sonorità dance e pop e influenze jazz e r’n’b, e Asianoia, gruppo indie rock italiano formatosi a Ravenna nel 2021.

“Anche quest’anno – conclude Alessandro Argnani, direttore Ravenna Teatro – continua il dialogo con il Cisim nel segno di una rassegna pensata principalmente per raggiungere un pubblico di vacanzieri. Una possibilità che rappresenta l’occasione per osservare quanto viene prodotto a livello locale, un modo per conciliare leggerezza e cultura nel contesto del Cisim, fucina creativa che tiene insieme diverse arti e linguaggi”.

PROGRAMMA

Martedì 18 luglio ore 19:00 CISIM

IAC centro arti integrate
Pinocchio bambino cresciuto burattino 
dai 5 anni

Mercoledì 19 luglio ore 20:00 CISIM

Alessandro Argnani, Roberto Magnani, Laura Redaelli
Teatro delle Albe / Ravenna Teatro
Pier a novembre + Autobahn

Martedì 25 luglio ore 20:00 CISIM

Roberto Magnani, Giacomo Piermatti
Teatro delle Albe / Ravenna Teatro
Odiséa
La tutta splendida

Giovedì 27 luglio ore 19:00 CISIM

Veronica Truttero, Jenny Burnazzi
Le mille e una notte
Concerto disegnato dal vivo 
dai 5 anni

Venerdì 28 luglio ore 21:00 CISIM

Nessuna garanzia di lieto fine
Digital drawing di Pixa e reading curato da Voceversa
 + Don’t Fuck With Us live

Domenica 27 agosto ore 20:00 CISIM

in collaborazione con la rassegna Ra-dici
di Iacopo Gardelli
con Mauro Lamantia
Gramsci Gay
regia di Matteo Gatta

Dal 5 al 7 settembre ore 21:00
 Venerdì 8 settembre ore 19 Teatro Rasi

Studio Doiz
Abbandono

Venerdì 8 settembre ore 21:00 Teatro Rasi

Alos
Ritual II
Embrace the darkness

Sabato 9 settembre ore 20:30 CISIM

non-scuola del Teatro delle Albe
Debutto del laboratorio teatrale, ingresso gratuito

Domenica 17 settembre ore 21:00 CISIM

Couscous a colazione + Asianoia live
 + guests

 

non-scuola

Il laboratorio della non-scuola si tiene al CISIM da lunedì 4 a sabato 9 settembre; 
da lunedi a giovedì dalle ore 14 alle 18, venerdì dalle 10 alle 18 e sabato dalle ore 10:00

Iscrizione 70 € 
Informazioni e prenotazioni: fino al 4 agosto a Ravenna Teatro tel. 0544 36239, 
dal 7 agosto al CISIM tel. 389 6697082

BIGLIETTI

Pier a Novembre + Autobahn, Odiséa
ingresso unico 5 €
Pinocchio, Le mille e una notte
ingresso unico 3 €
Gramsci Gay
ingresso unico 3 €
Info e prenotazioni CISIM tel. 389 6697082
Ingresso riservato ai soci AICS 2023, tessera 5 euro
Abbandono, Ritual II Embrace The Darkness
Intero 12 €, Under30 10 €
Posti limitati, biglietti su ravennateatro.com 
e al Teatro Rasi da un’ora prima degli spettacoli.
CISIM viale G. Parini 48 Lido Adriano (RA)
Teatro Rasi via di Roma 39 Ravenna

Storie di Ravenna: dal 5 dicembre si inaugura la quarta edizione

Dal Mostro di Ravenna alla setta degli accoltellatori, dagli esploratori ravennati fino alla vicenda di Giovanni Frignani, passando per il Petrolchimico, torna in scena la storia della città

 

Il 5 dicembre (prima data posticipata) verrà inaugurata la quarta stagione di Storie di Ravenna – serie che nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando, però, i tempi ed i linguaggi del teatro. Dopo l’evento speciale organizzato dal 19 al 23 ottobre al Teatro Socjale di Piangipane, dal titolo Volta e Rivolta. Storie di braccianti e cooperazione per i cento anni (e uno) del Teatro Socjale, e dopo la serata dedicata a Maria Goia, ospitata al teatro comunale di Cervia, torna il racconto a più voci – corredato da immagini e letture – che vuole arrivare a un pubblico vasto ed essere anche un momento di incontro e condivisione.

Tutti gli spettacoli si svolgono alle 18.00 al Teatro Rasi.

  • Lunedì 5 dicembre (data modificata rispetto al programma annunciato)

Il mostro di Ravenna

in collaborazione con il Mar

Con Eraldo Baldini, scrittore · Elisa Emaldi, studiosa · Giovanni Gardini, Museo Diocesano Faenza · Laura Orlandini, storica, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia · Daniele Torcellini, curatore della mostra ‘Prodigy Kid. Francesco Cavaliere e Leonardo Pivi’.

Nella Ravenna del 1512 una nascita singolare suscitò terrore e sgomento in città: appena nato, il bambino presentava un corno sulla fronte, una gamba con squame di serpente, ali da pipistrello, affilati artigli. Una presenza, la sua, che destò un inquieto stupore e fu letta come presagio di eventi terribili. Quanto era stato predetto trovò compimento poco tempo dopo nella Battaglia di Ravenna, che portò morte e distruzione.

Letture di Laura Redaelli e musiche dal vivo di Giacomo Piermatti

  • Lunedì 30 gennaio

Gli accoltellatori

Con Claudia Bassi Angelini, studiosa · Giovanni Gardini, Museo Diocesano Faenza · Alessandro Luparini, storico e direttore della Fondazione Casa Oriani · Laura Orlandini, storica, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia · Sonia Muzzarelli, conservatrice Ausl Romagna.

La storia della “setta” che negli anni Sessanta dell’Ottocento portò Ravenna alla ribalta delle cronache nazionali, quando tra le vie della città si verificò una serie di omicidi all’apparenza inspiegabili, ma legati da un’unica matrice. In una terra attraversata da accesissime passioni politiche, da una modernità piena di contrasti, il processo agli accoltellatori portò sulla scena pubblica i conflitti di un’epoca, tra sogni di rivoluzione e banditi di professione.

Letture di Luigi Dadina e musiche dal vivo di Mondoriviera

  • Lunedì 27 febbraio

Verso l’ignoto. Storie di esploratori

Con Giovanni Gardini, Museo Diocesano Faenza · Franco Gabici, studioso · Benedetto Gugliotta, Istituzione Biblioteca Classense · Alessandro Luparini, storico e direttore della Fondazione Casa Oriani.

Pellegrino Matteucci, Romolo Gessi e Francesco Negri: tre nomi noti per la toponomastica cittadina, ma di cui si conosce ben poco. Tre esploratori ravennati che, in epoche diverse, si resero protagonisti di avventurose esplorazioni in parti allora sconosciute del globo, dall’estremo Nord Europa all’Africa subsahariana, contribuendo in modo determinante a nuove scoperte e conoscenze.

Letture di Laura Redaelli e musiche dal vivo di Marco Zanotti

  • Lunedì 20 marzo

Deserto Rosso, il petrolchimico e la questione ambientale

Con Cesare Albertano, studioso · Luigi Dadina, attore · Alessandra Dragoni, fotografa · Giovanni Gardini, Museo Diocesano Faenza · Alessandro Luparini, storico e direttore della Fondazione Casa Oriani · Laura Orlandini, storica, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia.

Partendo dal film di Michelangelo Antonioni, che ha immortalato la raffineria Sarom e il complesso petrolchimico dell’Anic anche grazie alle suggestioni di Tonino Guerra, l’attualità di uno spazio che da luogo del ricordo si fa scenario di una partita che, ancora una volta, vede al centro scelte che guardano al futuro.

Letture di Luigi Dadina e musiche dal vivo di Francesca Amati

  • Martedì 18 aprile

L’uomo che arrestò Mussolini. La storia di Giovanni Frignani

Con Paolo Cavassini, studioso · Giovanni Gardini, Museo Diocesano Faenza · Alessandro Luparini, storico e direttore della Fondazione Casa Oriani · Laura Orlandini, storica, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia.

La drammatica vicenda del tenente colonnello dei Carabinieri Giovanni Frignani, medaglia d’oro al valore militare, l’uomo che il 25 luglio 1943 arrestò il duce. La puntata si incentra sul racconto di questo ravennate che catturò Ettore Muti e divenne protagonista nelle file della Resistenza militare, finendo drammaticamente ucciso alle Fosse Ardeatine.

Letture di Laura Redaelli e musiche dal vivo di Enrico Farnedi

 

Storie di Ravenna è ideato e curato da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Federica Ferruzzi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Laura Orlandini, Alessandro Renda.

PER SCARICARE IL PROGRAMMA CLICCA QUI

BIGLIETTI

È consigliato l’acquisto in prevendita. Ingresso unico 5 €

I biglietti sono in vendita da giovedì 24 novembre sulla BIGLIETTERIA ON-LINE, presso la biglietteria del Teatro Rasi il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e da un’ora prima di ogni spettacolo.

ABBONAMENTI

È possibile sottoscrivere un abbonamento che dà la possibilità di vedersi garantito un posto assegnato. Il costo sarà comunque di 25 €. Gli abbonamenti saranno in vendita esclusivamente giovedì 24 novembre dalle 16:00 alle 18:00 e sabato 26 novembre dalle 11:00 alle 13:00 presso la biglietteria del Teatro Rasi, tel. 0544 30227.

INFORMAZIONI

Ravenna Teatro\Teatro Rasi via di Roma 39, Ravenna tel. 0544 36239, info@ravennateatro.com

 

 

Storie di Ravenna è supportato da Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Fondazione del Monte, Bcc ravennate, forlivese e Imolese, Assicoop, Coop Alleanza 3.0., Reclam, Apt Emilia-Romagna e Nuova Olp.

Storie di Ravenna: “Utili per trovare nuovi linguaggi”

Il 28 novembre verrà inaugurata la quarta stagione di Storie di Ravenna – fortunata serie che nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando, però, i tempi ed i linguaggi del teatro. Dopo l’evento speciale organizzato dal 19 al 23 ottobre al Teatro Socjale di Piangipane, dal titolo Volta e Rivolta. Storie di braccianti e cooperazione per i cento anni (e uno) del Teatro Socjale, e in attesa di conoscere il nuovo programma che verrà presentato nelle prossime settimane, Federica Ferruzzi intervista la storica Laura Orlandini.

Laura Orlandini durante una serata di Storie di Ravenna al Socjale di Piangipane (foto Carlo Lastrucci)

Teodorico, San Romualdo, ma anche la trafila garibaldina e la marcia su Ravenna del ’21: sono diversi i personaggi e i temi approfonditi dal format Storie di Ravenna dal 2018 ad oggi, un dialogo a più voci con testimonianze letterarie, biografiche ed epistolari su alcuni snodi significativi della storia cittadina che ha visto in scena storici e storiche, studiosi e studiose, attori e attrici.
L’idea è stata quella di riprodurre, in teatro, lo spirito del trebbo, coinvolgendo anche chi attore non è. E tocca alla storica Laura Orlandini tracciare un bilancio anche a nome dei colleghi Giovanni Gardini e Alessandro Luparini che sono tra i protagonisti di questa fortunata rassegna.

Come è nata la rassegna e come siete stati coinvolti?
“L’idea è nata da Alessandro Argnani, condirettore di Ravenna Teatro: è stato lui a pensare di portare la Storia a teatro. L’intuizione è stata quella di coinvolgere Alessandro Luparini come storico contemporaneista e Giovanni Gardini come storico dell’arte. Insieme hanno iniziato a costruire le puntate coinvolgendo studiosi diversi tra loro. Io ho partecipato dapprima come spettatrice, poi come studiosa ed infine sono entrata ufficialmente in squadra”.

Come è stato il debutto?
“All’inizio l’idea è stata quella di coinvolgere esperti diversi che raccontassero le loro competenze e  fin dall’inizio non si è trattato né di una conferenza, né di una lettura, né di una rappresentazione teatrale, quanto piuttosto dell’unione di tutti questi elementi. La storia è quindi stata inserita all’interno dei tempi e della struttura del teatro. La prima puntata è stata dedicata alla storia antica e ha destato molta curiosità: inizialmente si è partiti con uno spettacolo al mese, fissato di lunedì alle 18, seguito da un momento conviviale in cui venivano coinvolti, a turno, alcuni ristoranti della città. Anche se ogni volta veniva scelto un argomento preciso, non si parlava solo di quello, ma si trattava di un punto di partenza per arrivare a nuovi temi anche grazie ai diversi interessi degli storici coinvolti”.

Quali sono stati i meriti di questo format?
“Credo sia stato interessante unire una regia alle competenze degli storici. Alessandro Argnani, Roberto Magnani e Alessandro Renda ci hanno insegnato a rispettare le tempistiche teatrali e hanno creato uno spazio affinché le nostre conoscenze potessero esprimersi. Al Rasi abbiamo imparato a stare sul palco insieme ad un attore o un’attrice che, di volta in volta, hanno letto testi scelti da noi. Chi lavora nella storia spesso si muove in un ambito pubblico, presenta libri, insegna, ma vedere una platea varia presente in maniera assidua è stata una bella conquista. Questa esperienza ha aiutato a trovare nuovi linguaggi e il fatto di raccontare la storia partendo da un luogo noto ha suscitato interesse”.

Ci sono Storie a cui è rimasta legata?
“Ci sono argomenti che mi hanno coinvolto in prima persona, mentre altri hanno significato imparare nuove cose. Se devo pensare ad un momento a cui sono particolarmente legata è stato quello della riapertura del Rasi dopo l’anno di chiusura 2020-2021. Era il primo maggio e organizzammo una puntata di Storie di Ravenna dedicata a temi diversi che andavano dal luogo stesso del teatro alle lotte sociali: fu molto bello essere lì in quel momento e avere un pubblico di fronte. Ho sentito che eravamo tutti insieme, sul palco e in platea, contenti di esserci”.

Nuove suggestioni per la prossima stagione?
“Ogni volta ci sembra che siano esaurite le possibili storie da raccontare, ma così non è. Le suggestioni possono essere diverse, Ravenna ha avuto periodi in cui è stata al centro degli eventi e momenti in cui ne è stata ai margini: spunti di riflessione possono arrivare da più parti, la curiosità del provare a raccontare ancora qualcosa c’è e ci saranno presto altre proposte”.