Storie di Ravenna: dal 21 ottobre la rassegna che quest’anno arriva anche al Teatro Alighieri; continua la collaborazione nell’ambito del Festival delle Culture
A partire da lunedì 21 ottobre, alle 18:00 al Teatro Rasi, torneranno gli appuntamenti di Storie di Ravenna, la serie di spettacoli che nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando i tempi e i linguaggi del teatro. Un racconto a più voci, corredato da immagini, suoni e letture, che intende arrivare ad un pubblico vasto ed essere un momento di incontro e condivisione.
Novità di quest’anno, la rassegna toccherà anche il Teatro Alighieri con una puntata dedicata agli Ottant’anni dalla Liberazione di Ravenna.
Come l’anno scorso, ai sei spettacoli, che si susseguono fino ad aprile, si aggiungerà quello sul processo migratorio in programma il 13 maggio nell’ambito del Festival delle Culture.
Storie di Ravenna è ideato e curato da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Federica Ferruzzi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Laura Orlandini, Alessandro Renda, con la collaborazione di Antropotopia e Les Bompart Produzioni.
Nell’ambito del Festival delle Culture, Ravenna Teatro propone, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, una puntata speciale di Storie di Ravenna
Gli abbonamenti sono in vendita esclusivamente giovedì 17 e venerdì 18 ottobre dalle ore 15:00 alle 18:00 e sabato 19 ottobre dalle 10:00 alle 13:00 al Teatro Rasi.
I biglietti si possono acquistare negli stessi giorni e, a seguire, il giovedì dalle ore 16:00 alle 18:00 al Rasi e sulla BIGLIETTERIA ON-LINE. I biglietti della data del 9 dicembre si possono acquistare anche al Teatro Alighieri. I posti disponibili saranno in vendita da un’ora prima di ogni spettacolo (è sempre consigliato l’acquisto in prevendita).
Storie di Ravenna è supportato da Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Fondazione del Monte, Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, Assicoop Romagna Futura, Coop Alleanza 3.0, Sedar Cna Servizi, Reclam, Nuova OLP
La Stagione dei Teatri ’24/’25 si presenta alla città: tradizione e contemporaneo si incontrano per mettere in vita nuove sfide
Tra prime nazionali e nuovi protagonisti, sono una ventina gli spettacoli che animeranno la Stagione; è possibile abbonarsi fino al 4 novembre.
È stato presentato ufficialmente alla città, sabato 28 settembre, il cartellone de La Stagione dei Teatri, organizzato da Ravenna Teatro in collaborazione con l’Amministrazione comunale, che sarà ospitato nei due teatri cittadini, il Rasi e l’Alighieri. Nel corso della mattinata sono intervenuti due dei protagonisti che ritroveremo anche in Stagione: l’attore e regista Marco Baliani, che in febbraio porterà lo spettacolo Arlecchino?, con Andrea Pennacchi, e la regista Licia Lanera, che per la prima volta metterà in scena Altri Libertini dell’indimenticato Pier Vittorio Tondelli.
La nuova Stagione dei Teatri sarà caratterizzata da affondi in una tradizione rivisitata, come nel caso del già citato Arlecchino? e di Moby Dick alla prova, quest’ultimo firmato dal regista Elio De Capitani, considerazioni sul tema del lavoro, introdotte dal ragioniere più famoso d’Italia, Ugo Fantozzi, qui impersonato dal comico Gianni Fantoni, riflessioni sull’essere donna, ieri come oggi, proposte da Marta Cuscunà, Geppi Cucciari, Concita De Gregorio, Maša Pelko e Chiara Lagani, introspezioni nell’animo umano fornite dal lavoro di Nicola Lagioia – che dà il titolo allo spettacolo della compagnia VicoQuartoMazzini, La ferocia – così come avviene in Via del popolo o, ancora, in Manson, spettacolo di Fanny & Alexander con Andrea Argentieri. La prossima Stagione sarà inoltre arricchita dal nuovo lavoro ideato da Marco Martinelli e Ermanna Montanari e dedicato alla figura di Gian Lorenzo Bernini, che porterà con sé occasioni di incontro e approfondimento lungo il mese di dicembre con giornalisti e studiosi. In questo ambito si colloca lo spettacolo di Alberto Giorgio Cassani su Leon Battista Alberti con Gianfranco Tondini.
La formula dell’abbonamento prevede sei titoli fissi e due a scelta sui quattordici disponibili. Sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento alla Stagione teatrale creando un proprio percorso entro il 4 novembre. I prezzi non hanno subito variazioni. Grande attenzione continuerà ad essere riservata anche a chi ha meno di 26 anni, che potrà usufruire di abbonamenti a prezzi ridotti.
“Mai come in questo periodo storico – sottolineano i due co-direttori di Ravenna Teatro, Alessandro Argnani e Marcella Nonni – riteniamo ci sia bisogno di una cultura intesa come rito collettivo, come antidoto ad una quotidianità sempre più sopraffatta dalla contingenza. Il nuovo Cartellone che presentiamo alla città contiene titoli e protagonisti in grado di affrontare i grandi temi dell’oggi, lasciando spunti di riflessione utili per ridisegnare nuove traiettorie”.
I sei spettacoli fissi, programmati al Teatro Alighieri, sono: Perfetta, un testo di Mattia Torre interpretato da Geppi Cucciari, che ricorda quanto il ciclo mestruale influenzi la vita delle donne; Lettere a Bernini, il nuovo lavoro del regista ravennate Marco Martinelli sul maggiore esponente dell’arte figurativa barocca, Gian Lorenzo Bernini;Fantozzi. Una tragedia, con la regia di Davide Livermore che guida sulla scena Gianni Fantoni per immortalare il ragioniere più famoso d’Italia; Arlecchino? uno spettacolo di Marco Baliani, con protagonista Andrea Pennacchi, che racconta di un’Italia piena di contraddizioni; Moby Dick alla prova, spettacolo di Elio De Capitani che si rifà all’adattamento di Orson Welles del romanzo di Melville; L’angelo della storia, un testo di Teatro Sotterraneo che trae spunto dall’ultimo lavoro di Walter Benjamin e che rappresenta la metafora del progresso che avanza. A margine di ognuno degli spettacoli fissi, fatta eccezione per Perfetta, seguirà, il sabato successivo all’andata in scena, il tradizionale incontro delle 18:00 alla Sala Corelli del Teatro Alighieri.
Nella rosa dei titoli che compongono gli spettacoli a scelta compaiono invece Altri libertini, tratto dall’omonimo romanzo di Pier Vittorio Tondelli, con la regia di Licia Lanera e la presenza, tra gli altri, dell’attore delle Albe Roberto Magnani; Impronte dell’anima, in omaggio alla giornata della memoria; i due progetti di Fanny & Alexander dal titolo Manson e Maternità; lo spettacolo Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, che vede in scena la giornalista Concita De Gregorio e la cantautrice Erica Mou; Fratellina, vincitore del Premio Le Maschere del Teatro 2023 come miglior spettacolo; Via del popolo, di e con Saverio La Ruina; Five Kinds Of Silence, della regista slovena Maša Pelko che affronta il dramma della violenza familiare; My Body Solo, uno spettacolo prodotto da Nanou; Mulinobianco. Back to the green future, una riflessione di Babilonia Teatri sull’ambiente; La ferocia, tratto dall’omonimo capolavoro di Nicola Lagioia; Voodoo, con Eleonora Sedioli di Masque Teatro; La semplicità ingannata. Satira per attrici e pupazze sul lusso di essere donne, in cui Marta Cuscunà si interroga sulla condizione femminile prendendo spunto dalla resistenza attuata dalle monache del convento di Santa Chiara di Udine nel ‘500. Chiude il cartellone lo spettacolo Sarabanda, ispirato all’opera di Ingmar Bergman.
Si segnala, infine, l’evento speciale di sabato 18 gennaio, quando, alle 21:00, il Teatro Rasi accoglierà lo spettacolo Mangiare tutto! dell’ex concorrente di Masterchef Nicolò Califano, scritto da Califano insieme all’autore ravennate Matteo Cavezzali.
PRESENTAZIONI ITINERANTI
Come lo scorso anno, nel mese di settembre sono iniziate le presentazioni itineranti: studi professionali, dipartimenti universitari, sedi di associazioni, scuole, case di privati e centri di aggregazione dal cuore della città alla periferia ospiterano, fino a fine ottobre, il racconto degli spettacoli in Cartellone.
IN VIAGGIO VERSO IL TEATRO
Anche quest’anno Ravenna Teatro torna ad offrire ai residenti delle Circoscrizioni Nord e Sud del comune di Ravenna e a quelli del comune di Alfonsine e di Voltana l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio di trasporto gratuito. Si tratta di un progetto molto caro al pubblico di ogni età, dai giovani agli anziani, che permette di spostarsi gratuitamente in orario serale e di essere riaccompagnati al termine dello spettacolo (abbonamento più servizio di trasporto 146 euro / under 26 50 euro). Novità di quest’anno, il viaggio si aprirà ai lidi ravennati – da Marina di Ravenna a Punta Marina a Lido Adriano – fino alla frazione di Porto Fuori.
CONCORSO PER LE SCUOLE
Anche nella Stagione ’24-’25 tornerà il consueto concorso rivolto alle scuole. La proposta è quella di recensire uno o più spettacoli in calendario attraverso linguaggi congeniali ad alunni e alunne (dalla creazione di un testo scritto alla realizzazione di un video). Una giuria qualificata assegnerà il primo premio alla classe vincitrice, che avrà la possibilità di partecipare ad un viaggio alla scoperta di realtà italiane che presentano percorsi simili a quelli di Ravenna Teatro. Questo aspetto si legherà al progetto IN VIAGGIO CON RAVENNA TEATRO – un itinerario alla scoperta di realtà che condividono valori simili a quelli di questo Centro di Produzione – che quest’anno porterà a visitare, in primavera, la città di Lecce, Teatro Koreja e altri luoghi d’arte e di teatro.
Numerose le collaborazioni che proseguono anche quest’anno su fronti diversi: nell’ambito della formazione si rinsalda il rapporto con Fondazione Flaminia e crescono i progetti costruiti insieme al MAR, Museo d’arte della città di Ravenna, all’istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi e all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Sempre in ambito cittadino, continuano le collaborazioni con associazioni di categoria e di volontariato, come Avis, e con realtà private quali ad esempio Fondazione Sabe o il ristorante Al Passatore. Da quest’anno Ravenna Teatro ha poi stretto nuove collaborazioni con partner diversi: un percorso è stato avviato con Cgil sui temi del lavoro, in occasione dello spettacolo Fantozzi. Una tragedia, così come è stato stretto un rapporto con Cbr consulenze sul titolo Moby Dick alla prova di Elio De Capitani. Camst, cooperativa San Vitale, l’Albergo del Cuore e Il Solco saranno invece coinvolti sul progetto di Teatro la Ribalta, Impronte dell’anima, nell’ambito di iniziative legate alla Giornata della Memoria. Si rinnova, infine, la collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì, che rende il teatro accessibile anche a non vedenti e a ipovedenti. Si ringraziano Cometha, Nuova OLP, Scotto Shipping e Romagna Acque, realtà locali da sempre vicine a Ravenna Teatro. Si ricorda che da quest’anno il bar del Teatro Alighieri aprirà alle ore 20:00 per dare modo a spettatrici e spettatori di fermarsi per un periodo più lungo prima dell’inizio degli spettacoli.
ABBONAMENTI
È possibile rinnovare o acquistare l’abbonamento fino a lunedì 4 novembre.
L’abbonamento conta 8 appuntamenti 6 titoli fissi: Perfetta, Lettere a Bernini, Fantozzi. Una tragedia, Arlecchino?, Moby Dick alla prova, L’angelo della storia 2 titoli a scelta tra:
Altri libertini, Impronte dell’anima, Manson, Maternità, Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, Fratellina, Via del popolo, Five Kinds Of Silence, My body solo, MulinoBianco, La ferocia, Voodoo, La semplicità ingannata, Sarabanda
Fino a lunedì 4 novembre
Platea e palco I, II e III ordine Teatro Alighieri, I settore Teatro Rasi
intero 165 €, ridotto* 146 €, under26 50 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 167 €
Galleria e palco IV ordine Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 113 €, ridotto* 103 €, under26 40 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 122 €
Loggione Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 55 €, under26 38 €
BIGLIETTI
I biglietti sono in vendita da sabato 9 novembre presso il Teatro Alighieri; telefonicamente con carta di credito o Satispay; su questo sito; presso le agenzie de La Cassa di Ravenna Spa e Iat Ravenna. Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto.
Prezzi e modalità di acquisto su BIGLIETTERIA.
Teatro Alighieri
Platea e palco I, II e III ordine intero 26 € ridotto* 22 € under26 10 €
Galleria e palco IV ordine intero 18 € ridotto* 16 € under26 10 €
Loggione intero 9,00 € under26 6 €
Perfetta
Platea e palco I, II e III ordine 40 €
Galleria e palco IV ordine 35 €
Loggione 20 €
*Cral aziendali, gruppi organizzati, docenti, oltre i 65 anni, TCI Touring Club Italiano, soci Coop Alleanza 3.0, Esp Club Card, soci Credito Cooperativo, Arci, Ali Intesa Sanpaolo, Avis, Amici di RavennAntica, Capit, Assicoop, Confcooperative, Coldiretti, Cna, Legacoop, Stadera, Unipol e Euro Company.
Tutte le informazioni sui vantaggi e le promozioni per gli abbonati, Cral aziendali, gruppi organizzati e gruppi scolastici, Ti presento i miei e il servizio di trasporto gratuito per gli spettatori del forese, Alfonsine e Voltana sono pubblicate su CONVENZIONI
Una nuova Stagione dedicata all’infanzia e all’adolescenza con le proposte di Drammatico Vegetale / Ravenna Teatro è in partenza dal mese di ottobre. Ampio il pubblico a cui La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole si rivolge: da un lato ci sono i ragazzi e le ragazze delle scuole, dal nido agli istituti secondari di primo e secondo grado, accompagnati dai loro insegnanti; dall’altro ci sono le famiglie, che attingono al potere immaginifico del teatro per donare ai bambini e alle bambine nuovi strumenti di lettura del presente. Come ormai da tradizione, i teatri coinvolti saranno il Teatro Rasi e il Teatro Socjale di Piangipane, in via Piangipane 153, a Piangipane, a cui si aggiungono il Teatro Alighieri, in via Angelo Mariani 2, e la sede delle Artificerie Almagià, in via dell’Almagià 2 a Ravenna.
La rassegna conta una trentina di spettacoli rivolti ad età diverse: dal nido alla secondaria di primo e secondo grado i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, vengono coinvolti in percorsi che, in alcuni casi, prevedono anche una partecipazione attiva. Compagnie provenienti da tutt’Italia si alternano in scena portando storie vincitrici di premi prestigiosi, che aiutano i piccoli ad acquisire importanti strumenti di crescita. In molti spettacoli sono inoltre presenti musicisti e musiciste, aspetto che contribuisce a cementare il legame con il mondo del teatro attraverso una lingua universale. Alcune di queste proposte sono opere a metà tra percorso teatrale e installazione, in altri casi prevedono un vero e proprio viaggio immersivo in cui sono coinvolti direttamente.
Caratteristica di questa nuova Stagione teatrale è il rapporto sempre più stretto con gli spettacoli de La Stagione dei Teatri, come dimostrano i due titoli, rispettivamente di apertura e di chiusura della Stagione, a cura di Ravenna Teatro: Se alzi un muro pensa a cosa lasci fuori, realizzato in collaborazione con Comune di Ravenna – Festival delle Culture 2024, in programma il 21 e 22 ottobre al Teatro Rasi, e martedì 13 e mercoledì 14 maggio, con L’Europa non cade dal cielo, in collaborazione con Arrivano dal mare! Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure. Un calendario che quindi continua nel solco delle grandi collaborazioni, come dimostrano, tra le altre, quelle con il Teatro del Drago, Libreria Momo, Istituzione Biblioteca Classense. Nell’ambito del ricco cartellone rientrano infine i Percorsi educativi al Teatro Rasi, rivolti a insegnanti e genitori in collaborazione con l’Ufficio Qualificazione e Formazione Scolastica del Comune di Ravenna che si svolgeranno tra marzo e maggio e che prevederanno anche un incontro di riflessione sulla Stagione passata.
Novità della nuova Stagione sono infine i laboratori, che partiranno da marzo e che coinvolgeranno direttamente i bambini a partire dai 5 anni di età.
La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna e si svolge in collaborazione con Assicoop Unipol Sai, Reclam, Bcc ravennate, forlivese e imolese, Ottima, Teatri del Drago, Libreria Momo, Assitej Italia, Small Size Network, Paft, Teatro Socjale.
Gli spettacoli per le scuole sono organizzati in collaborazione con Accademia Perduta / Romagna Teatri.
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Setteserequi, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna24ore.
12-18 anni, 50 minuti, teatro con attori nelle vesti di pupi giganti
dedicato a Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini
di Francesco Niccolini • regia Enzo Toma • con Letizia Cartolaro , Carlo Durante, Emanuela Pisicchio, Enrico Stefanelli • assistente alla regia Valentina Impiglia • ideazione scene Iole Cilento • realizzazione scene Porziana Catalano, Iole Cilento • musiche Pasquale Loperfido • voce di Carlo Magno Fabrizio Saccomanno • disegno luci Angelo Piccinni• riallestimento 2024 a cura di Carlo Durante, Silvia Ricciardelli • tecnici di compagnia Alessandro Cardinale, Mario Daniele
Premio EOLO AWARDS come Miglior Spettacolo – Premio Associazione Nazionale Critici del Teatro – Premio speciale della Giuria come Miglior Performance per il sostegno e lo sviluppo delle tradizioni The Great Petrushka, International Puppet Festival 2014_Ekaterinburg-Russia – Premio come miglior regista Harmony Word puppet Carnival 2014 – Bangkok-Thailand – Premio Internazionale “Il Teatro Nudo” di Teresa Pomodoro – Milano, Novembre 2016 Segnali 2009 – ventesima edizione premio EOLO AWARDS per il miglior spettacolo di Teatro Ragazzi a PALADINI DI FRANCIA
Teatro Rasi
domenica 27 ottobre ore 17:00 famiglie
lunedì 28 ottobre ore 10:00 scuole
5-10 anni, 50 minuti, teatro corporeo e visivo con attori e videoproiezioni
di Pietro Fenati • con Camilla Lopez, Elena Pelliccioni • musiche originali Matteo Ramon Arevalos • voce Brando Carella • cura dei movimenti Alessandro Bedosti • cavallo di legno Danilo Maniscalco • luci e suono Alessandro Bonoli • scene virtuali Ezio Antonelli • progetto Elvira Mascanzoni e Pietro Fenati • regia Pietro Fenati
Teatro Rasi
martedì 29 e mercoledì 30 ottobre ore 10:00 scuole (repliche in lingua francese)
domenica 3 novembre ore 16:00 famiglie (replica in italiano)
lunedì 4 novembre ore 10:00 scuole (replica in italiano)
11-16 anni (repliche in francese) / 5-12 anni (repliche in italiano), 45 minuti, teatro d’attore di narrazione con danze e musica dal vivo
ideazione Alessandro Argnani, Simone Marzocchi e Laura Redaelli • con Fallou Diop, Adama Gueye, Andrea Carella • organizzazione Moussa Ndiaye • regia Alessandro Argnani • coproduzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Accademia Perduta/Romagna Teatri, Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye
Premio Eolo Award 2019 per il miglior progetto produttivo, è stato assegnato allo spettacolo che “intrecciando lingue, strumenti musicali ed immaginari tra Italia e Africa, risulta essere una festa per gli occhi, per le orecchie e per il cuore.”
5-10 anni, 60 minuti, opera dei pupi
in collaborazione con Figure In Rete e Le arti della scuola – Teatro del Drago
La Compagnia Figli d’Arte Cuticchio è erede della più importante famiglia di pupari siciliani, Mimmo fonda a Palermo la compagnia nel 1971 e da allora opera nel centro storico della città siciliana conservando e tramandando un enorme patrimonio di tecniche tradizionali e offrendo al pubblico di grandi e bambini di tutto il mondo spettacoli sulle storie dei paladini. Nel 2008 l’UNESCO riconosce l’opera dei pupi come “patrimonio immateriale dell’umanità”.
concerto teatrale liberamente ispirato a Hoffmann e a Tchaikovsky e al mondo dello “Schiaccianoci”
regia, ideazione luci e scene Cosimo Severo • arrangiamento musicale da Tchaikovsky Fabio Trimigno • collaborazione ai brani originali Celestino Telera, Michele Lorenzo Telera, Fabio Trimigno • sguardo drammaturgico Stefania Marrone • con Alessandra Ardito (batteria e sarmonica), Celestino Telera (chitarra elettrica), Michele Telera (contrabbasso, percussioni), Fabio Trimigno (violino), quinto uomo in scena Luca Pompilio • fonica Carlo Giordano • assistente alla regia, foto di scena e cura della produzione Filomena Ferri • un ringraziamento a Nunzia Antonino per averci prestato la sua preziosa voce e a Rosa Merlino per averci donato la sua ombra • Un ringraziamento particolare a Michelangelo Campanale
Teatro Rasi
martedì 10, mercoledì 11, giovedì 12, venerdì 13 dicembre ore 10:00 scuole
5-10 anni, 40 minuti, teatro di narrazione con musica dal vivo e videoproiezioni
con Andrea Carella e Jenny Burnazzi • immagini di scena Iside Montanari • luci e audio Alessandro Bonoli • regia Pietro Fenati • organizzazione William Rossano, Sara Maioli
a un’idea di Anna Fascendini • drammaturgia Sofia Bolognini • oggetti scenici e marionette Mariella Carbone • musiche Luca Maria Baldini • in scena Barbara Mattavelli, Benedetta Brambilla, Sara Milani • regia Anna Fascendini • produzione Campsirago Residenza
Teatro Rasi
giovedì 23, venerdì 24 gennaio ore 10:00 scuole
di e con Flavio Panteghini • regia Albino Bignamini • scene e costumi Francesca Saunders • consulenza drammaturgica Albino Bignamini e Tiziano Manzini • luci Paolo Fogliato • foto Gianfranco Rota
Giornata della Memoria
14-18 anni, 60 minuti, teatro civile e di testimonianza con attori diversamente abili
di Giovanni De Martis e Antonio Viganò • con Mathias Dallinger, Jason De Majo, Edoardo Fattor, Michele Fiocchi, Paolo Grossi, Paola Guerra, Stefania Mazzilli Muratori, Johannes Notdurfter, Michael Untertrifaller • scene e regia Antonio Viganò • consulenza a scene e costumi Roberto Banci • costumi Sigrid Schwarzer • luci Melissa Pircali • produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro la Ribalta-Kunst Der Vielfalt in collaborazione con Theatraki e Lebenshilfe Südtirol
3-8 anni, 45 minuti, teatro d’attore, musica dal vivo, animazione video
con Marco Cantori e Giacomo Fantoni • musiche Giacomo Fantoni, Marco Cantori e Diego Gavioli • scenografia Marta Besantini • voce fuori campo Sofia Russo • video Diego Gavioli • tecnica Erio Lugli e Filippo Boschetti • regia Marco Cantori • produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri
Giornata della Memoria
11-14 anni, 70 minuti, teatro d’attore
In collaborazione con Istituzione Biblioteca Classense
con Margherita Mannino • drammaturgia Daniela Palumbo • regia Lorenzo Maragoni • costumi Silvana Galota • musiche Filippo Cosentino • direzione tecnica Alberto Gottardi • sound designer Marco Labruna • una produzione M.i.l.k. – Minds In a Lovely Karma • con il sostegno di Zaino Foodservice Srl e mpg.cultura • con il patrocinio di Associazione Figli della Shoah e Comunità Ebraica di Venezia in collaborazione con La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale
Teatro Rasi
martedì 11, mercoledì 12 febbraio ore 10:00 scuole
Viaggio fiabesco tra le pagine della memoria
di Valeria Pollice e Gianni Vastarella • regia Gianni Vastarella • con Valeria Pollice, Umberto Salvato, Vincenzo Salzano, Gianni Vastarella • si ringrazia Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e Ravenna Teatro
Teatro Rasi
giovedì 13, venerdì 14 febbraio ore 9:15 scuole sabato 15 febbraio ore 11:00 famiglie
2-6 anni, 50 minuti, percorso teatrale e sensoriale con elementi naturali
di Pietro Fenati • con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • regia Pietro Fenati • scenografia e figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • musiche originali Koro Izutegui (pianoforte e txalaparta Koro Izutegui, oboe Luigi Lidonnici) • luci e audio Alessandro Bonoli • organizzazione William Rossano, Sara Maioli • produzione Ravenna Teatro
Teatro Rasi
martedì 18 febbraio ore 10:00 scuole
martedì 18 febbraio ore 17:00 famiglie
mercoledì 19 febbraio ore 9:15 scuole
di Pietro Fenati • con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • regia Pietro Fenati • scenografia e figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • musiche Saya Namikawa • luci e audio Alessandro Bonoli • organizzazione William Rossano, Sara Maioli • produzione Ravenna Teatro
Teatro Rasi
domenica 2 marzo ore 17:00 famiglie
lunedì 3 marzo ore 10:00 scuole
di Pietro Fenati • con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • regia Pietro Fenati • scenografia e figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • musiche originali Koro Izutegui (viola Federica Cardinali, pianoforte Dante Canducci, Maria Letizia Sassaroli, Koro Izutegui, mixaggio Emilio Albertoni) • illustrazioni Agnese Ugolini • voci e disegni Giulio Iodice • luci, audio, video Alessandro Bonoli, Gilberto Bonzi • organizzazione William Rossano, Sara Maioli • produzione Ravenna Teatro
Teatro Socjale
domenica 9 marzo ore 16:00 famiglie
lunedì 10 marzo ore 10:00 scuole
3-7 anni, 50 minuti, teatro d’attore, ombre e danza
con Andrea Coppone • adattamento teatrale Enrica Carini, Fabrizio Montecchi • regia e scene Fabrizio Montecchi • sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari (dai disegni di Mario Ramos) • musiche Paolo Codognola • coreografie Andrea Coppone • costumi Tania Fedeli • disegno luci Anna Adorno • luci e fonica Rossella Corna / Cesare Lavezzoli • assistente alla regia Enrica Carini, Katja Gorečan • realizzazione sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari • realizzazione scene Sergio Bernasani • lo spettacolo è tratto dai libri di Mario Ramos Le plus malin, C’est moi le plus beau e C’est moi le plus fort editi da l’école des loisirs, Parigi
Teatro Rasi
martedì 11 marzo ore 10:00 scuole
martedì 11 marzo ore 17:00 famiglie
mercoledì 12 marzo ore 9:00 e 10:30 scuole
5-11 anni, 55 minuti, teatro d’attore e di figura, sonoro e immersivo
con Fabio Tinella • drammaturgia e regia Tonio De Nitto • dramaturg Riccardo Spagnulo • musiche originali Paolo Coletta • voiceover Sara Bevilacqua • sound designer Graziano Giannuzzi • scena Iole Cilento • burattini Michela Marrazzi • luci Davide Arsenio • costumi Lapi Lou • assistente scenografa Cristina Zanoboni • costruzione scenica Luigi Di Giorno • cura della produzione Claudia Zeppi • amministrazione Emanuela Carluccio • distribuzione Francesca D’Ippolito • produzione Factory compagniatransadriatica – Fondazione Sipario Toscana • con il sostegno di Segni new generations festival
PREMIO EOLO 2023 MIGLIOR SPETTACOLO PER LE NUOVE GENERAZIONI
Teatro Rasi
domenica 16 marzo ore 17:00 famiglie
lunedì 17 marzo ore 9:15 e 10:20 scuole
Uno spettacolo dedicato ad Arianna e ai suoi primi passi
di e con Emanuela Pisicchio e Maria Rosaria Ponzetta • cura tecnica Mario Daniele
(Un grazie speciale allo sguardo premuroso di Salvatore Tramacere, alle parole di Bruno Tognolini, alla passione di Laura Scorrano, alle “visioni” del Teatro La Baracca e alle preziose pedagogiste de “Lo sguardo altrove” di Bologna, Alessia Cingolani, Valentina Buvoli, Grazia Ghedini. Grazie alle molteplici braccia del teatro Koreja, che si sono fatte casa, culla, nido)
Premio Eolo Awards 2024 Miglior spettacolo dell’anno
Teatro Rasi
martedì 18, mercoledì 19 marzo ore 10:00 scuole
di e con Consuelo Ghiretti, Francesca Grisenti • scenografie Donatello Galloni • pupazzi e decorazioni Ilaria Comisso • musiche Claudio Poldo Parrino • produzione Accademia Perduta / Romagna Teatri • Liberamente tratto da Rosa Luna e i lupi di Magali Le Huche
testo Katia Scarimbolo • scene, luci e regia Michelangelo Campanale • con Catia Caramia, Cinzia Greco, Giuseppe Marzio, Luigi Tagliente • costumi Cristina Bari • assistente di produzione Sandra Novellino • tecnico di scena Vito Marra
Vincitore premio “L’Uccellino Azzurro” (festival “Ti Fiabo e ti Racconto” di Molfetta – Bari) edizione 2009 ed edizione speciale 2015
Teatro Socjale
domenica 23 marzo ore 16:00 famiglie
lunedì 24 marzo ore 10:00 scuole
2-6 anni, 35 minuti, teatro d’attore e videoproiezioni, omaggiando Kandinskij
di e con Flavia Bussolotto • composizione ed esecuzione musiche Michele Sambin • sistemi interattivi e creazioni digitali dal vivo Alessandro Martinello • foto Nicolò Degl’incerti e Alessandro Martinello • regia Flavia Bussolotto • contributi Pierangela Allegro per i pensieri condivisi e a Claudia Fabris, preziosa prima spettatrice
Teatro Rasi
domenica 6 aprile ore 11:00 famiglie
lunedì 7 aprile ore 17:00 famiglie
lunedì 7, martedì 8 aprile ore 9:15 scuole
di Pietro Fenati • con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • regia Pietro Fenati • scenografia e figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • musiche Koro Izutegui • oboe Luigi Lidonici • luci e audio Alessandro Bonoli • organizzazione William Rossano, Sara Maioli • produzione Ravenna Teatro
drammaturgia e regia Federica Migliotti • collaborazione alla creazione e coreografie Damiano Ottavio Bigi • con Gaia Tinarelli • animatore oggetti di scena Marco Pulieri • musiche Michele Moi • elaborazioni sonore Valerio Camporini Faggioni • luci Marco Guarrera • costumi Nika Campisi • realizzazione cassettiera Adriano De Ritis • collaborazione artistica Chiara De Bonis • foto di scena Laila Pozzo • produzione Cranpi, MAT-Movimenti Artistici Trasversali, Compagnia TeatroViola • con il contributo di MiC – Ministero della Cultura • con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro Villa Pamphili e di Casa Laboratorio di Cenci e Ravenna Teatro per la residenza artistica a Vulkano
Teatro Rasi
martedì 13, mercoledì 14 maggio ore 10:00 scuole
12-18 anni, 60 minuti, teatro d’attore, narrazione e videoproiezioni
In collaborazione con Arrivano dal mare! Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure
ideazione, regia Alessandro Argnani • con Camilla Berardi, Massimo Giordani • testo di Laura Orlandini • aiuto regia Laura Redaelli • video Alessandro Penta • consulenza storica Michele Marchi, Lucrezia Ranieri • consulenza musicale Alessandro Luparini e Roberto Magnani • tecnico audio e luci Luca Fagioli • luci Roberto Magnani e Gerardo De Vita • organizzazione e promozione Mariangela Addalli, Serena Cenerelli, Chiara Maroncelli, Maria Chiara Parmiani • ufficio stampa Federica Ferruzzi
Si apre, a partire da lunedì 22 luglio, la campagna abbonamenti de La Stagione dei Teatriorganizzata da Ravenna Teatro insieme al Comune di Ravenna. Come di consueto, saranno i due teatri della città, Rasi e Alighieri, ad accogliere la Stagione tra novembre e aprile.
La nuova Stagione dei Teatri sarà caratterizzata da affondi in una tradizione rivisitata, come nel caso degli spettacoli Arlecchino? e Moby Dick alla prova, firmati rispettivamente dal regista Marco Baliani e da Elio De Capitani, considerazioni sul tema del lavoro, introdotte dal ragionere più famoso d’Italia, Ugo Fantozzi, qui impersonato dal comico Gianni Fantoni, riflessioni sull’essere donna, ieri come oggi, proposte da Marta Cuscunà, Geppi Cucciari, Concita De Gregorio, Maša Pelko e Chiara Lagani, introspezioni nell’animo umano fornite dal lavoro di Nicola Lagioia – che dà il titolo allo spettacolo della compagnia VicoQuartoMazzini, La ferocia – così come avviene in Via del popolo. La prossima Stagione sarà inoltre caratterizzata dal nuovo lavoro ideato da Marco Martinelli e Ermanna Montanari e dedicato alla figura di Gian Lorenzo Bernini.
La formula relativa agli abbonamenti prevede sei titoli fissi e due a scelta, per un totale di venti appuntamenti.
Il cartellone conterrà sei spettacoli fissi e quattordici a scelta e da lunedì 22 luglio sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento alla Stagione teatrale creando un proprio percorso di partecipazione: chi lo farà entro il 3 agosto potrà usufruire di tariffe scontate e posti migliori per gli spettacoli a scelta.
I sei spettacoli fissi, programmati al Teatro Alighieri, sono: Perfetta, un testo di Mattia Torre interpretato da Geppi Cucciari che ricorda quanto il ciclo mestruale influenzi la vita delle donne; Lettere a Bernini, il nuovo lavoro del regista ravennate Marco Martinelli sul maggiore esponente dell’arte figurativa barocca, Gian Lorenzo Bernini; Fantozzi. Una tragedia, con la regia di Davide Livermore che guida sulla scena Gianni Fantoni per immortalare il ragioniere più famoso d’Italia; Arlecchino? uno spettacolo di Marco Baliani, con protagonista Andrea Pennacchi, che racconta di un’Italia piena di contraddizioni; Moby Dickalla prova, in cui Elio De Capitani che si rifà all’adattamento di Orson Welles del romanzo di Melville; L’angelo della storia, uno spettacolo di Teatro Sotterraneo che trae spunto dall’ultimo lavoro di Walter Benjamin e che rappresenta la metafora del progresso che avanza.
Nella rosa dei titoli che compongono gli spettacoli a scelta compaiono invece Altri libertini, tratto dall’omonimo romanzo di Pier Vittorio Tondelli, con la regia di Licia Lanera e la presenza, tra gli altri, dell’attore delle Albe Roberto Magnani; Impronte dell’anima, in omaggio alla giornata della memoria; i due progetti di Fanny &Alexander dal titolo Manson e Maternità; lo spettacolo Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, che vede in scena la giornalista Concita De Gregorio e la cantautrice Erica Mou; Fratellina, spettacolo vincitore del Premio Le Maschere del Teatro 2023; Via del popolo, di e con Saverio La Ruina; Five Kinds Of Silence, della regista slovena Maša Pelko che affronta il dramma della violenza familiare; My Body Solo, uno spettacolo prodotto da Nanou; Mulinobianco. Back to the green future, una riflessione di Babilonia Teatri sull’ambiente; La ferocia, tratto dall’omonimo capolavoro di Nicola Lagioia; Voodoo, uno spettacolo di Masque Teatro; La semplicità ingannata. Satira per attrici e pupazze sul lusso di essere donne, in cui Marta Cuscunà si interroga sulla condizione femminile prendendo spunto dalla resistenza attuata dalle monache del convento di Santa Chiara di Udine nel ‘500. Chiude il cartellone lo spettacolo Sarabanda, regia di Roberto Andò con Renato Carpentieri, ispirato all’opera di Ingmar Bergman, sul confine labile tra teatro e cinema.
Anche quest’anno Ravenna Teatro torna ad offrire ai residenti delle Circoscrizioni Nord e Sud del comune di Ravenna e ai residenti di quelli di Voltana e Alfonsine l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio di trasporto gratuito. Abbonamento più navetta 146 euro / under 26 50 euro.
Grande attenzione continua infine ad essere riservata anche a chi ha meno di 26 anni, che potrà usufruire di abbonamenti a prezzi popolari.
di Marco Martinelli • con Marco Cacciola • ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari • regia Marco Martinelli • coproduzione Albe/Ravenna Teatro, Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro
Teatro Alighieri
giovedì 23, venerdì 24, sabato 25 gennaio ore 21:00,
domenica 26 gennaio ore 15:30
da Paolo Villaggio • drammaturgia Gianni Fantoni, Davide Livermore, Andrea Porcheddu, Carlo Sciaccaluga • con Gianni Fantoni, Paolo Cresta, Cristiano Dessì, Lorenzo Fontana, Rossana Gay, Marcello Gravina, Simonetta Guarino, Ludovica Iannetti, Valentina Virando • regia Davide Livermore • produzione Teatro Nazionale di Genova, Enfi Teatro, Nuovo Teatro Parioli, Geco Animation
Teatro Alighieri
giovedì 6, venerdì 7, sabato 8 febbraio ore 21:00,
domenica 9 febbraio ore 15:30
scritto e diretto da Marco Baliani • con Marco Artusi, Maria Celeste Carobene, Miguel Gobbo Diaz, Margherita Mannino, Valerio Mazzucato, Andrea Pennacchi, Anna Tringali • musiche eseguite dal vivo da Matteo Nicolin e Riccardo Nicolin • coproduzione Gli Ipocriti Melina Balsamo, TSV-Teatro Stabile del Veneto
Teatro Alighieri
giovedì 20, venerdì 21, sabato 22 marzo ore 21:00,
domenica 23 marzo ore 15:30
di Orson Welles adattato – prevalentemente in versi sciolti – dal romanzo di Herman Melville • traduzione Cristina Viti • uno spettacolo di Elio De Capitani • con Elio De Capitani e Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino, Michele Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa, Mario Arcari • coproduzione Teatro dell’Elfo, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Teatro Alighieri
giovedì 3, venerdì 4, sabato 5 aprile ore 21:00,
domenica 6 aprile ore 15:30
creazione Sotterraneo • ideazione e regia Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa • con Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini • scrittura Daniele Villa • produzione Sotterraneo • coproduzione Marche Teatro, Associazione Teatrale Pistoiese, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Teatro Nacional D. Maria II
TITOLI A SCELTA
Teatro Rasi
giovedì 9, venerdì 10, sabato 11 gennaio
ore 21:00
di Giovanni De Martis e Antonio Viganò • con Mathias Dallinger, Jason De Majo, Edoardo Fattor, Michele Fiocchi, Paolo Grossi, Paola Guerra, Stefania Mazzilli Muratori, Johannes Notdurfter, Michael Untertrifaller • regia Antonio Viganò • produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro la Ribalta-Kunst Der Vielfalt in collaborazione con Theatraki e Lebenshilfe Südtirol
ridotto del Teatro Rasi
giovedì 30 gennaio ore 21:00, venerdì 31 gennaio ore 19:00,
sabato 1 febbraio ore 21:30
ideazione, regia, luci, progetto sonoro Luigi De Angelis • drammaturgia e costumi Chiara Lagani • con Andrea Argentieri • produzione E Production/Fanny & Alexander in collaborazione Olinda/TeatroLaCucina
Teatro Rasi
venerdì 31 gennaio ore 21:00,
sabato 1 febbraio ore 19:00
tratto dal romanzo di Sheila Heti (Sellerio editore) • drammaturgia Chiara Lagani • regia, luci, progetto sonoro Luigi De Angelis • con Chiara Lagani • architettura software multiscelta Vincenzo Scorza • produzione E Production/Fanny & Alexander
di Spiro Scimone • regia Francesco Sframeli • con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Giulia Weber • produzione Associazione Culturale Scimone Sframeli/Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Istituzione Teatro Comunale Cagli
di Shelagh Stephenson, 1996 An Intimate drama tradotto da Irena Duša Draž • regia Maša Pelko • dramaturg Tereza Gregorič • con Ivana Percan Kodarin, Anuša Kodelja k.g., Marjuta Slamič
di Enrico Castellani e Valeria Raimondi • con Ettore Castellani e Orlando Castellani e con Valeria Raimondi, Enrico Castellani, Luca Scotton • produzione Babilonia Teatri, La Corte Ospitale • coproduzione Operaestate Festival Veneto in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin 2021
dal romanzo di Nicola Lagioia • ideazione VicoQuartoMazzini • regia Michele Altamura, Gabriele Paolocà • adattamento Linda Dalisi • con Michele Altamura, Leonardo Capuano, Enrico Casale, Gaetano Colella, Francesca Mazza, Marco Morellini, Gabriele Paolocà, Andrea Volpetti • produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, LAC Lugano Arte e Cultura, Romaeuropa Festival, Teatri di Bari, Teatro Nazionale
liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine • di e con Marta Cuscunà • coproduzione Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto
di Ingmar Bergman • traduzione Roberto Zatti • regia Roberto Andò • con Renato Carpentieri, Alvia Reale, Elia Schilton, Caterina Tieghi • produzione Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Biondo Palermo
ABBONAMENTI
È possibile rinnovare o acquistare l’abbonamento da lunedì 22 luglio a sabato 3 agosto e da lunedì 9 settembre a lunedì 4 novembre.
Abbonarsi d’estate consente di accedere a tariffe scontate e di riservarsi i posti migliori per i titoli a scelta.
Il diritto di prelazione scade giovedì 17 ottobre.
Si invita a rispettare i turni assegnati e le date scelte. Il cambio turno deve essere comunicato alla biglietteria prima della data di spettacolo. L’abbonato potrà garantirsi un posto tra quelli ancora disponibili in un’altra serata al costo di 5€. I turni per Perfetta sono: venerdì 22 novembre turno B, sabato 23 novembre turno C, sabato 12 aprile turno A, domenica 13 aprile turno D.
L’abbonamento conta 8 appuntamenti 6 titoli fissi: Perfetta, Lettere a Bernini, Fantozzi. Una tragedia, Arlecchino?, Moby Dick alla prova, L’angelo della storia 2 titoli a scelta tra:
Altri libertini, Impronte dell’anima, Manson, Maternità, Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, Fratellina, Via del popolo, Five Kinds Of Silence, My body solo, MulinoBianco, La ferocia, Voodoo, La semplicità ingannata, Sarabanda
Da lunedì 22 luglio a sabato 3 agosto
Platea e palco I, II e III ordine Teatro Alighieri, I settore Teatro Rasi
intero 154 €, ridotto* 138 €, under26 50 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 160 €
Galleria e palco IV ordine Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 107 €, ridotto* 96 €, under26 40 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 116 €
Loggione Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 55 €, under26 38 €
Da lunedì 9 settembre a lunedì 4 novembre
Platea e palco I, II e III ordine Teatro Alighieri, I settore Teatro Rasi
intero 165 €, ridotto* 146 €, under26 50 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 167 €
Galleria e palco IV ordine Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 113 €, ridotto* 103 €, under26 40 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 122 €
Loggione Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 55 €, under26 38 €
BIGLIETTI
I biglietti sono in vendita da sabato 9 novembre presso il Teatro Alighieri; telefonicamente con carta di credito o Satispay; su questo sito; presso le agenzie de La Cassa di Ravenna Spa e Iat Ravenna. Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto.
I biglietti per gli spettacoli inseriti in Prologo sono in vendita dal 5 settembre.
Prezzi e modalità di acquisto su BIGLIETTERIA.
Teatro Alighieri
Platea e palco I, II e III ordine intero 26 € ridotto* 22 € under26 10 €
Galleria e palco IV ordine intero 18 € ridotto* 16 € under26 10 €
Loggione intero 9,00 € under26 6 €
Perfetta
Platea e palco I, II e III ordine 40 €
Galleria e palco IV ordine 35 €
Loggione 20 €
*Cral aziendali, gruppi organizzati, docenti, oltre i 65 anni, TCI Touring Club Italiano, soci Coop Alleanza 3.0, Esp Club Card, soci Credito Cooperativo, Arci, Ali Intesa Sanpaolo, Avis, Amici di RavennAntica, Capit, Assicoop, Confcooperative, Coldiretti, Cna, Legacoop, Stadera, Unipol e Euro Company.
Tutte le informazioni sui vantaggi e le promozioni per gli abbonati, Cral aziendali, gruppi organizzati e gruppi scolastici, Ti presento i miei e il servizio di trasporto gratuito per gli spettatori del forese e di Alfonsine sono pubblicate su CONVENZIONI
La mostra è curata dai due co-direttori di MALAGOLA, Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari, e riguarda la presentazione – in forma espositiva – di una selezione di materiali dell’Archivio Demetrio Stratos, acquisito a dicembre 2022 dal Comune di Ravenna, con co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna, direttamente da Daniela Ronconi Demetriou – vedova Stratos – e ha trovato in MALAGOLA un luogo ideale di conservazione, fruizione e valorizzazione. Si tratta di un fondo che rappresenta il primo, fondamentale nucleo in espansione di un patrimonio di rilevanza primaria tanto nell’ambito della ricerca vocale e sonora, quanto in quello degli archivi d’artista. Un fondo costituito dalla documentazione raccolta dapprima da Demetrio Stratos nel corso della sua attività e, successivamente alla sua scomparsa, da Daniela Ronconi Demetriou. Spaziando dalla documentazione audiovisiva di performance, lezioni e concerti agli appunti preparatori legati alla sua produzione artistica, dai materiali che ripercorrono gli stretti legami con altri artisti – John Cage su tutti – alle stampe di fotografi che ne hanno immortalato il lavoro nel corso degli anni, da strumenti musicali a oggetti, cimeli e capi d’abbigliamento, da libri e dischi in vinile a manifesti relativi tanto al suo lavoro da solista quanto a quello con I Ribelli e con gli Area, dalle copie di tesi di laurea, studi e saggi dedicati alla sua ricerca alla rassegna stampa raccolta nel corso dei decenni, le centinaia di materiali differenti che compongono l’archivio restituiscono in modo tangibile la stratificazione, la complessità e la multiformità di una personalità artistica come quella di Stratos, aprendo a tracciati di lettura e di ricerca differenti e anche inediti.
ORARI DI VISITA
La mostra è ad ingresso gratuito. Orari di visita dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 (domenica solo al mattino). Per informazioni info@malagola.eu tel. 348 1382632
MALAGOLA – ideato e diretto da Ermanna Montanari (fondatrice e direzione artistica delle Albe) e da Enrico Pitozzi (studioso e docente dell’Università di Bologna) – è il Centro internazionale di ricerca vocale e sonora che sviluppa a Palazzo Malagola, in forte relazione con il Teatro Rasi, e nel quadro della progettualità delle Albe/Ravenna Teatro, attività di ampio respiro tra loro connesse: una scuola di vocalità e di studi sul suono, archivi sonori e audiovisivi, il “Collegio Superiore di Estetica della Scena” che promuove partnership editoriali, incontri, seminari, performance, concerti. MALAGOLA ha ricevuto il Premio Ubu 2022 come progetto speciale e il Premio Radicondoli 2023.
L’esposizione “AMOREVOLMENTE PROGREDIRE, AMOREVOLMENTE REGREDENDO. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979”, curata dai due co-direttori di MALAGOLA Centro di ricerca vocale e sonora, Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi, rimarrà aperta fino al 22 dicembre
È stata inaugurata ieri a Palazzo MALAGOLAla mostra dal titolo AMOREVOLMENTE PROGREDIRE, AMOREVOLMENTE REGREDENDO. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979, curata dai due co-direttori di MALAGOLA, Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari, che riguarda la presentazione – in forma espositiva – di una selezione di materiali dell’Archivio Demetrio Stratos, acquisito dal Comune di Ravenna grazie ad un co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna. L’inaugurazione è stata preceduta, alle 15:00, da un seminario-tavola rotonda promosso in collaborazione con MAR, Museo d’Arte della Città di Ravenna (in via di Roma 13) e ospitato in sala Martini, dal titolo Demetrio Stratos: il microcosmo della voce. L’incontro, coordinato da Marco Sciotto, è stato curato dal centro di ricerca MALAGOLA con l’obiettivo di illuminare alcuni aspetti della sperimentazione vocale di Demetrio Stratos. A portare i saluti istituzionali sono stati l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio dell’Emilia-Romagna, Mauro Felicori, e l’assessore del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia. L’introduzione è stata curata da Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari e ha visto la partecipazione delle eredi Daniela Ronconi Demetriou e Anastassia Demetriou. Diversi gli interventi che si sono susseguiti, a partire da Enrico Pitozzi, Franco Masotti, Janete El Haouli, Marco Sciotto, Dario Taraborrelli. Testimonianze di Silvia Lelli, Oderso Rubini, Paolo Spedicato. L’Archivio Demetrio Stratos è stato acquisito a dicembre 2022 dal Comune di Ravenna, con co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna, direttamente da Daniela Ronconi Demetriou – vedova Stratos – che lo ha fino a quel momento custodito e ha trovato in MALAGOLA un luogo ideale di conservazione, fruizione e valorizzazione. Si tratta di un fondo che rappresenta il primo, fondamentale nucleo in espansione di un patrimonio di rilevanza primaria tanto nell’ambito della ricerca vocale e sonora, quanto in quello degli archivi d’artista. Un fondo costituito dalla documentazione raccolta dapprima da Demetrio Stratos nel corso della sua attività e, successivamente alla sua scomparsa, da Daniela Ronconi Demetriou. Spaziando dalla documentazione audiovisiva di performance, lezioni e concerti agli appunti preparatori legati alla sua produzione artistica, dai materiali che ripercorrono gli stretti legami con altri artisti – John Cage su tutti – alle stampe di fotografi che ne hanno immortalato il lavoro nel corso degli anni, da strumenti musicali a oggetti, cimeli e capi d’abbigliamento, da libri e dischi in vinile a manifesti relativi tanto al suo lavoro da solista quanto a quello con I Ribelli e con gli Area, dalle copie di tesi di laurea, studi e saggi dedicati alla sua ricerca alla rassegna stampa raccolta nel corso dei decenni, le centinaia di materiali differenti che compongono l’archivio restituiscono in modo tangibile la stratificazione, la complessità e la multiformità di una personalità artistica come quella di Stratos, aprendo a tracciati di lettura e di ricerca differenti e anche inediti.
Durante il primo anno di lavoro sui materiali del fondo, si è proceduto con il loro graduale riordino, inventariazione e digitalizzazione (quest’ultima a cura di Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna) e questa mostra rappresenta il primo movimento di un percorso di valorizzazione, che proseguirà con le altre attività di Malagola. Nel corso del 2024 i materiali potranno essere accessibili a tutti coloro che ne faranno richiesta, in modo che un simile patrimonio possa essere realmente un bene a disposizione di studiosi, artisti, curiosi, ricercatori e di chiunque voglia entrare in relazione con la figura e con i processi artistici di Demetrio Stratos.
Venendo alla mostra, la ricerca vocale di Stratos, insieme ai materiali che la testimoniano, mettono in luce gli aspetti inauditi della sua sperimentazione, restituendo il profilo di una figura artistica prismatica e insofferente alle definizioni, lontano tanto dalla “scena ufficiale” del rock o del pop quanto da quella d’autore di quegli anni. La traiettoria della sua ricerca, se non si fosse spenta prematuramente nel giugno del 1979, avrebbe generato nuove forme sonore per inedite esperienze d’ascolto.
“Ciò che ci resta, tuttavia – osservano Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi – è la traccia di una sperimentazione vocale che eccede il piano espressivo e si dispone invece come un ‘esercizio spirituale’, come una particolare forma della ‘cura di sé’, ricerca incessante del proprio stare rispetto al mondo. Nel comporre in voce, per Stratos, l’orecchio sembra tornare ad essere ciò che è sempre stato, vale a dire l’organo della profondità interiore: ciò che rileva e capta il mondo per tradurlo e chiamarlo nella voce. Solo così la voce può tornare ad invocare l’inatteso, anche se questo è sempre stato lì, intorno a noi, impercettibile per distrazione. L’esercizio di questa sublime forma d’attenzione, che mai separa la gioia dell’apparire delle cose dall’angoscia della loro scomparsa, richiede allora un corpo timpano, un corpo prisma, capace di intendere aree sonore impercettibili e intermittenti restituendole in canto. Quel canto che vi invitiamo qui ad ascoltare”.
La mostra dei primi materiali d’Archivio, che si protrarrà fino al 22 dicembre, prevede, nella serata di sabato 16 dicembre, alle ore 20.30, nella sala Martini del Museo d’arte della città di Ravenna, la proiezione del film La voce Stratos (Italia, 2009, 110 minuti), regia di Monica Affatato, Luciano D’Onofrio. Al termine della proiezione Marco Sciotto coordinerà il dialogo con gli autori.
ORARI DI VISITA
La mostra è ad ingresso gratuito. Orari di visita dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 (venerdì 8 dicembre e domeniche solo mattina). Per informazioni info@malagola.eu tel. 348 1382632
Si intitola L’Europa non cade dal cielo. Cronistoria sentimentale di un sogno, di un’idea, di un progetto lo spettacolo, produzione teatrale Ravenna Teatro, realizzato nell’ambito del progetto EuRoPe LIVE, promosso dal Centro Europe Direct della Romagna del Comune di Ravenna. Lo spettacolo, ideato e diretto da Alessandro Argnani, è un racconto a due voci che ha come nucleo centrale l’Unione europea, a partire proprio dalla sua nascita fino ad arrivare ai giorni nostri. Due giovani attori ravennati, Camilla Berardi e Massimo Giordani, percorreranno la storia d’Europa.
Quella che emerge, è una narrazione corredata da immagini e costellata da una playlist musicale legata ai diversi periodi storici raccontati, in un intreccio che mette in luce l’immaginario e gli ascolti delle giovani generazioni nei diversi momenti della vita dell’Unione europea. Un affondo non solo nella storia, ma anche nei miti e negli ideali vissuti da generazioni di giovani in tutta Europa. Testo di Laura Orlandini, con consulenza storica di Michele Marchi e Lucrezia Ranieri. Consulenza musicale Alessandro Luparini e Roberto Magnani, video Alessandro Penta, assistente alla regia Alice Cottifogli.
“Il progetto mira all’utilizzo del linguaggio teatrale come mezzo di divulgazione storico-civica sull’Unione europea, dando risalto ad avvenimenti importanti relativi alla partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni europee nonché al ruolo delle donne nel processo d’integrazione: percorriamo strade innovative e coinvolgenti per avvicinare giovani e grande pubblico ai temi europei – afferma Annagiulia Randi, assessora alla Politiche Europee del Comune di Ravenna – questa è una nuova sfida che intende valorizzare anche le energie creative della nostra città”.
“L’Europa non cade dal cielo si ispira a Storie di Ravenna, rassegna che unisce la voce di studiosi ed esperti ai tempi e al linguaggio teatrale – sottolinea il regista Alessandro Argnani -. Grazie a questo progetto abbiamo lavorato con un’ampia rete di Enti del territorio e con l’Università di Bologna, Dipartimento di beni culturali. L’obiettivo è quello di creare un’opera in grado di raccontare le intuizioni e i sacrifici di quelle donne e di quegli uomini che hanno fatto sì che l’Europa potesse ambire a diventare un’unica, grande, realtà”.
“Cos’è l’Europa, e cosa è stata, per generazioni di giovani che l’hanno attraversata e vissuta? – si chiede Laura Orlandini, autrice del testo -. Abbiamo voluto provare a raccontare l’integrazione europea attraverso le vite delle persone: un decennio alla volta, un percorso di avvicinamento e di contraddizioni, di culture condivise e di conflitti, di grandi trasformazioni economiche e sociali. Cercando di raccontarne anche le spaccature, i nodi dolenti, e quelle reti di scambio formate dalle persone in movimento, dalle idee in circolo, dalle necessità della vita e dai sogni di cambiamento. Partendo dalle origini, nella spinta ideale sorta tra le macerie della guerra, fino all’oggi carico di interrogativi. Tutto osservato attraverso gli occhi di due ventenni, simbolo della generazione che sempre è protagonista più viva della storia”.
A partire dall’11 dicembre sono in programma le repliche in matinée rivolte in particolare (ma non esclusivamente) a scuole medie, superiori e studenti universitari. Ogni rappresentazione (durata di 55 minuti – atto unico) sarà accompagnata da un momento di dialogo tra il pubblico, il regista, gli attori, il team del progetto EUphoria (coordinato dalla cooperativa LibrAzione, anch’esso in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Centro Europe Direct della Romagna) e la partecipazione di volta in volta di esperti e rappresentanti istituzionali.
Questa proposta, unica nel suo genere, è il frutto della collaborazione tra l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’Unione della Romagna faentina, i Comuni di Bagnacavallo, Cervia, Russi e Faenza, volontarie e volontari della campagna MoreIn24 del Parlamento europeo, del Servizio Civile Universalee di svariate associazioni.
Queste le date e le città toccate:
11- 12 dicembre: Teatro Rasi, Ravenna ore 11:00
13 dicembre: Teatro Walter Chiari, Cervia ore 11:00
15 dicembre: Teatro Comunale, Russi ore 11:00
20 dicembre: Teatro Goldoni, Bagnacavallo ore 10:00
23 dicembre: Teatro Masini, Faenza ore 10:45
Doppio appuntamento – mercoledì 6 dicembre alle 18:00 – per la mostra dedicata a Demetrio Stratos e ai materiali del suo Archivio conservati a Palazzo MALAGOLA a Ravenna
L’inaugurazione della mostra AMOREVOLMENTE PROGREDIRE, AMOREVOLMENTE REGREDENDO. La ricerca vocale di Demetrio Stratos [1970-1979], curata dai due co-direttori di MALAGOLA Centro di ricerca vocale e sonora, Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi, sarà preceduta, dalle 15:00 alle 18:00, da un seminario-tavola rotonda ospitato al MAR. Il 16 dicembre è prevista la proiezione del film La voce Stratos
Mercoledì 6 dicembre, alle 18:00 a Palazzo MALAGOLA, verrà inaugurata la mostra dal titolo AMOREVOLMENTE PROGREDIRE, AMOREVOLMENTE REGREDENDO. La ricerca vocale di Demetrio Stratos [1970-1979], curata dai due co-direttori di MALAGOLA, Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari, che riguarda la presentazione – in forma espositiva – di una selezione di materiali dell’Archivio Demetrio Stratos, acquisito dal Comune di Ravenna grazie ad un co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna.
L’inaugurazione sarà preceduta, alle 15:00, da un seminario-tavola rotonda promossi in collaborazione con MAR, Museo d’Arte della Città di Ravenna (in via di Roma 13) e ospitati in sala Martini, dal titolo Demetrio Stratos: il microcosmo della voce. L’incontro, coordinato da Marco Sciotto, sarà curato dal centro di ricerca MALAGOLA con l’obiettivo di illuminare alcuni aspetti della sperimentazione vocale di Demetrio Stratos. A portare i saluti istituzionali saranno l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio dell’Emilia-Romagna, Mauro Felicori, e l’assessore del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia. L’introduzione sarà curata da Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari e vedrà la partecipazione delle eredi Daniela Ronconi Demetriou e Anastassia Demetriou. Seguiranno gli interventi di Enrico Pitozzi, Franco Masotti, Janete El Haouli, Marco Sciotto, Dario Taraborrelli. Testimonianze di Silvia Lelli, Claudio Chianura, Oderso Rubini, Paolo Spedicato.
L’Archivio Demetrio Stratos è stato acquisito a dicembre 2022 dal Comune di Ravenna, con co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna, direttamente da Daniela Ronconi Demetriou – vedova Stratos – che lo ha fino a quel momento custodito e ha trovato in MALAGOLA un luogo ideale di conservazione, fruizione e valorizzazione. Si tratta di un fondo che rappresenta il primo, fondamentale nucleo in espansione di un patrimonio di rilevanza primaria tanto nell’ambito della ricerca vocale e sonora, quanto in quello degli archivi d’artista. Un fondo costituito dalla documentazione raccolta dapprima da Demetrio Stratos nel corso della sua attività e, successivamente alla sua scomparsa, da Daniela Ronconi Demetriou. Spaziando dalla documentazione audiovisiva di performance, lezioni e concerti agli appunti preparatori legati alla sua produzione artistica, dai materiali che ripercorrono gli stretti legami con altri artisti – John Cage su tutti – alle stampe di fotografi che ne hanno immortalato il lavoro nel corso degli anni, da strumenti musicali a oggetti, cimeli e capi d’abbigliamento, da libri e dischi in vinile a manifesti relativi tanto al suo lavoro da solista quanto a quello con I Ribelli e con gli Area, dalle copie di tesi di laurea, studi e saggi dedicati alla sua ricerca alla rassegna stampa raccolta nel corso dei decenni, le centinaia di materiali differenti che compongono l’archivio restituiscono in modo tangibile la stratificazione, la complessità e la multiformità di una personalità artistica come quella di Stratos, aprendo a tracciati di lettura e di ricerca differenti e anche inediti. Nel corso del primo anno di lavoro sui materiali del fondo, si è proceduto con il loro graduale riordino, inventariazione e digitalizzazione (quest’ultima a cura di Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna) e questa mostra rappresenta il primo movimento di un percorso di valorizzazione, che proseguirà con le altre attività di MALAGOLA. Nel corso del 2024 i materiali potranno essere accessibili a tutti coloro che ne faranno richiesta, in modo che un simile patrimonio possa essere realmente un bene accessibile a studiosi, artisti, curiosi, ricercatori e a chiunque voglia entrare in relazione con la figura e con i processi artistici di Demetrio Stratos.
“Cortocircuito del tempo – osservano Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari, co-direttori di MALAGOLA – la voce di Demetrio Stratos ‘chiama’ ancora, ora come allora. Pronuncia il nome di ciò a cui si rivolge: convoca una ad una le cose del mondo e le dispone secondo la loro andatura nel cosmo che affiora. La presenza della sua voce – ciò che essa nomina chiamando – è ciò che precede e precorre ogni possibile condizione di linguaggio, ne sonda i limiti, ne abita i margini. In senso proprio, la sua voce non dice, mostra: nominando qualcosa del mondo, lo annuncia. A MALAGOLA il compito di custodire questa voce – nelle innumerevoli forme in cui si manifesta attraverso partiture, appunti di lavoro, immagini e documenti audiovisivi qui raccolti per la prima volta – e, insieme, la responsabilità della sua trasmissione, con la stessa cura che si addice ad una memoria non intaccata dalla voracità del tempo”.
“L’attuale amministrazione regionale – sottolinea l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori – sta mettendo molta attenzione agli archivi, sia acquisendoli quando necessario, sia contribuendo alla catalogazione e digitalizzazione al fine di una disponibilità pubblica. L’acquisizione dalla vedova dell’archivio di Demetrio Stratos è venuta dunque naturale, tanto più che l’opportunità si è presentata proprio mentre contemporaneamente nasceva a Ravenna – dal dialogo ultradecennale tra Montanari e Pitozzi, in un progetto individuato da Albe/Ravenna Teatro insieme al Comune di Ravenna con la collaborazione della Regione, un centro internazionale dedicato alla voce, che è stato il campo principale delle sperimentazioni di Stratos. Un centro che scongiura il rischio che l’archivio si copra di polvere e ne garantisce la fruizione, la vitalità, l’utilità per i giovani. Questa prima mostra ne è la prova”.
“Ravenna si arricchisce di un patrimonio culturale straordinario – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – che da oggi diventa finalmente fruibile grazie al lavoro di ricerca e valorizzazione che MALAGOLA porta avanti ormai da anni sul nostro territorio. L’operazione di acquisizione che abbiamo concluso insieme all’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra istituzioni e realtà artistiche della città generi continue e importanti opportunità di arricchimento della proposta culturale per visitatori e cittadini. In particolare siamo certi che la presenza a Ravenna dell’Archivio memoriale Demetrio Stratos, oltre a contribuire e ad arricchire le attività di formazione e ricerca che MALAGOLA conduce, possa diventare un’esperienza di riferimento anche per tanti studiosi e appassionati.
La mostra dei primi materiali d’Archivio, che si protrarrà fino al 22 dicembre, prevede, nella serata di sabato 16 dicembre, alle ore 20.30, nella sala Martini del MAR, Museo d’Arte della Città di Ravenna, la proiezione del film La voce Stratos (Italia, 2009, 110 minuti), regia di Monica Affatato, Luciano D’Onofrio. Al termine della proiezione Marco Sciotto coordinerà il dialogo con gli autori.
ORARI DI VISITA
La mostra è a ingresso gratuito. Orari di visita dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 (venerdì 8 dicembre solo mattina). Per informazioni info@malagola.eu o tel. 348 1382632
DEMETRIO STRATOS – NOTA BIOGRAFICA
Demetrio Stratos (italianizzazione di Efstratios Demetriou) nasce il 22 Aprile 1945 da genitori greci ad Alessandria d’Egitto, dove trascorre i primi tredici anni della sua vita e dove frequenta il Conservatoire National d’A- thènes, studiando fisarmonica e pianoforte. A seguito degli eventi politici che coinvolgono l’Egitto, si trasferisce dapprima a Cipro e poi, nel 1962, in Italia, dove si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e fonda, l’anno successivo, un gruppo musicale studentesco all’interno del quale figura inizialmente solo come tastierista e successivamente anche come cantante. Nel 1966 si unisce al gruppo rock I Ribelli, che lascia nel 1970 per fondarne uno proprio con musicisti inglesi. Nello stesso anno, anche grazie all’interesse verso la fase di ‘lallazione’ della figlia Anastassia – nata dal matrimonio con Daniela Ronconi, avvenuto l’anno prima –, prende avvio la sua attenzione e la sua ricerca sulle possibilità della vocalità svincolata da ogni relazione con il linguaggio. Nel 1972 nasce il gruppo Area, che l’anno dopo registrerà per la Cramps Records di Gianni Sassi, già partecipe del gruppo Fluxus, il primo album Arbeit macht frei, con una formazione costituita da Stratos, Giulio Capiozzo, Patrizio Fariselli, Ares Tavolazzi e Giampaolo Tofani. Due anni dopo, nel 1974, si avvicina al pensiero e all’opera di John Cage, di cui interpreterà Sixty-Two Mesostics Re Merce Cunningham per voce non accompagnata e microfono. Negli stessi anni, la sua ricerca pratica si arricchisce dei suoi studi di musicologia comparata, di vocalità etnica, di tecniche orientali e di psicanalisi, con una particolare attenzione verso i rapporti tra linguaggio e psiche. Nel 1976 viene pubblicato il suo primo disco da solista, Metrodora, un lavoro per sola voce che presenta la sua ricerca vocale degli ultimi anni. Contestualmente, collabora con Franco Ferrero del Centro di Studio per le Ricerche di Fonetica presso il C.N.R. di Padova, con il quale indaga le caratteristiche fisiologiche della propria sperimentazione. Nel 1978 pubblica il suo quinto e ultimo disco in studio con gli Area, intitolato 1978, gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano!. Nello stesso anno partecipa, a New York, su invito di John Cage, allo spettacolo Events di Merce Cunningham & Dance Company, al concerto di Cage presso il Teatro Margherita di Genova insieme a Grete Sultan e Paul Zukofsky e, a Bologna, all’evento Il treno di Cage. Alla ricerca del silenzio perduto. Ancora nel 1978 esce, sempre per la Cramps, il suo secondo disco solista, Cantare la voce. Nel 1979 registra Le Milleuna, testo di Nanni Balestrini per l’azione mimica di Valeria Magli e, a Parigi, interpreta per France Culture Pour en finir avec le jugement/28 de dieu di Antonin Artaud. Nello stesso anno progetta, con Paolo Tofani e Mauro Pagani, lo spettacolo Rock’n’roll Exhibition, dedicato ai grandi musicisti del rock anni ’50 e tiene un corso di semiologia della musica contemporanea sulla voce al conservatorio ‘Giuseppe Verdi’ di Milano. È costretto, però, a rinunciare al progetto – già definito nei dettagli – di insegnare, su proposta di Cage, presso il Center for Music Experiment dell’Università di San Diego, in California, a causa dell’insorgere della malattia che lo con- durrà alla morte il mattino del 13 giugno 1979, al Memorial Hospital di New York. Il concerto che era stato organizzato per il 14 giugno all’Arena di Milano per raccogliere fondi che contribuissero alla degenza di Stratos diviene un grande omaggio di centinaia di musicisti in memoria dell’artista.
MALAGOLA – ideato e diretto da Ermanna Montanari (fondatrice e direzione artistica delle Albe) e da Enrico Pitozzi (studioso e docente dell’Università di Bologna) – è il Centro internazionale di ricerca vocale e sonora che sviluppa a Palazzo MALAGOLA, in forte relazione con il Teatro Rasi, attività di ampio respiro tra loro connesse: una scuola di vocalità e di studi sul suono, archivi sonori e audiovisivi, il “Collegio Superiore di Estetica della Scena” che promuove partnership editoriali, incontri, seminari, performance, concerti. MALAGOLA ha ricevuto il Premio Ubu 2022 come progetto speciale e il Premio Radicondoli 2023. Palazzo MALAGOLA si trova a Ravenna in via di Roma 118.
Le nuove vesti di Storie di Ravenna: accanto al format classico, in scena al Rasi dal 13 novembre, si aggiungono il progetto al MAR e la puntata speciale per il Festival delle Culture
A partire da lunedì 13 novembre, alle 18:00 al Teatro Rasi, torneranno gli appuntamenti di Storie di Ravenna, una serie di sei spettacoli che nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando i tempi e i linguaggi del teatro. Un racconto a più voci, corredato da immagini, suoni e letture, che intende arrivare ad un pubblico vasto ed essere un momento di incontro e condivisione.
Ai sei spettacoli, che si susseguono fino ad aprile, si aggiungono quello dedicato ai mosaici del ’59 al Museo d’Arte della città e quello sul processo migratorio in programma il 24 maggio.
“La rassegna – osserva Alessandro Argnani, co-direttore di Ravenna Teatro – compie cinque anni e rinsalda quel rapporto tra il teatro e la città che riteniamo fondamentale per mantenere viva l’attenzione su quello che è stato e ciò che ci circonda. I rapporti intessuti in questi anni hanno ampliato le collaborazioni contaminando nuovi spazi e situazioni e hanno implementato linguaggi diversi”.
Esempio di queste contaminazioni è Storie del MAR. I mosaici del 1959, progetto organizzato insieme al MAR Museo d’Arte della Città e incentrato sulla mostra dei mosaici del ’59 – in collaborazione con il Conservatorio Statale Giuseppe Verdi di Ravenna – che il 19 novembre, 10 dicembre e 7 gennaio porterà in scena uno spettacolo (in doppia replica alle 15:30 e 16:45) in cui sono protagonisti Camilla Berardi e Giovanni Gardini, con musiche di Michele Benini, regia di Alessandro Argnani.
“Con questa rassegna – sottolinea Roberto Cantagalli, direttore del MAR – non solo si rafforza la collaborazione fra il museo e una realtà culturale attiva e vitale come Ravenna Teatro, ma si consolida l’esperienza del ‘raccontare l’arte attraverso l’arte’. Nel caso delle storie di Ravenna il vettore narrativo è il teatro, in altre circostanze sono state la danza o la musica. È questo il museo che vogliamo, un’entità al servizio della comunità che ripensa costantemente se stessa, luogo aperto e dinamico, spazio di incontro fra persone, culture, idee e linguaggi”.
“Negli anni – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – Storie di Ravenna è stato in grado di crescere e di mettere in relazione chi, a diverso titolo, si occupa di cultura a Ravenna. Questo format non si è limitato a ridare alla città il racconto di una storia passata attraverso una nuova prospettiva, ma ha anche creato una sorta di linguaggio comune utile a mettere in comunicazione i generi più diversi”.
Storie di Ravenna è ideato e curato da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Federica Ferruzzi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Laura Orlandini, Alessandro Renda, con la collaborazione di Antropotropia e Les Bompart Produzioni.
Con Cesare Albertano, Paola Babini, Rosetta Berardi, Roberto Cantagalli, Giovanni Gardini, Marco Santi
Il mosaico rappresenta una cifra distintiva della storia di Ravenna. Un racconto tra passato, presente e futuro su un’arte affascinante che ha reso celebre questa città in tutto il mondo.
conPaolo Cavassini, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Laura Orlandini
Nel centenario della tragica morte per mano fascista, un racconto trasversale su Don Giovanni Minzoni. La complessa figura del sacerdote ravennate viene rievocata attraverso alcuni degli snodi principali del primo Novecento italiano.
conGiovanni Gardini, Alessandro Luparini, Alberto Malfitano, Vittoria Mencarini
La secolare pineta di Dante e Byron è giunta integra fino a noi anche grazie alla prima legge di tutela ambientale dello Stato italiano, firmata dall’onorevole ravennate Luigi Rava. Un racconto tra passato, presente e futuro sul “polmone verde” di Ravenna.
conEnrico Cirelli, Elisa Emaldi, Ada Foschini, Giovanni Gardini
Storie di guerre e di conquiste, di bizantini ed ostrogoti. Una narrazione a più voci su una vicenda che ha visto protagonista anche la città di Ravenna.
conPierre Bonaretti, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Myriam Pilutti Namer
Poco meno di 70 anni: tanto è durato il dominio veneziano su Ravenna. Un tempo breve, che però ha lasciato tracce indelebili nel tessuto urbano della città, regalandole alcuni dei suoi monumenti più importanti. Archeologia, storia, ma anche poesia e folklore, all’ombra del Leone di San Marco.
Con Giuseppe Bellosi, Giancarlo Cerasoli, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Laura Orlandini
Dall’arrivo del generale Augereau al comando delle truppe napoleoniche, nel 1796, al ritorno definitivo del potere pontificio nel 1815. Le alterne vicende della dominazione francese, tra modernità, laicizzazione forzata, alberi della libertà, ghigliottine e insorgenze.
In occasione del Festival delle Culture, Ravenna Teatro propone, in collaborazione con l’Unità organizzativa Politiche per l’Immigrazione del Comune di Ravenna – impegnata, da oltre vent’anni, in una politica interculturale di rafforzamento della coesione sociale, con un approccio multi professionale al fenomeno migratorio – una puntata speciale di Storie di Ravenna.
Gli abbonamenti sono in vendita esclusivamente venerdì 10 novembre dalle ore 16:00 alle 19:00 e sabato 11 novembre dalle 10:00 alle 13:00 al Teatro Rasi.
I biglietti si possono acquistare negli stessi giorni e, a seguire, il giovedì dalle ore 16:00 alle 18:00 al Rasi e sulla BIGLIETTERIA ON-LINE. I posti rimasti disponibili saranno in vendita da un’ora prima di ogni spettacolo (è sempre consigliato l’acquisto in prevendita).
Storie del MAR Prenotazione obbligatoria allo 0544 482477. Ingresso 10 euro comprensivo della visita alla mostra BurriRavennaOro.
Storie di Ravenna è supportato da Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Fondazione del Monte, Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, Assicoop Romagna Futura, Coop Alleanza 3.0, Reclam, Nuova OLP
A partire dal mese di ottobre tornano le proposte di Drammatico Vegetale / Ravenna Teatro rivolte al pubblico più giovane. Come avvenuto durante la scorsa Stagione, La Stagione dei Piccoli e Ragazzi a Teatro – sostenute dall’assessorato alla Scuola del Comune di Ravenna – sono confluite in Famiglie e Scuole, affiancando il programma de La Stagione dei Teatri. Ampio il pubblico a cui si rivolge: da un lato ci sono i ragazzi e le ragazze delle scuole, dal nido agli istituti secondari di primo grado, accompagnati dai loro insegnanti, mentre dall’altro ci sono famiglie che attingono al potere immaginifico del teatro per donare ai bambini e alle bambine nuovi strumenti di lettura del presente. Come ormai da tradizione, i teatri coinvolti saranno il Rasi e il Teatro Socjale di Piangipane, in via Piangipane 153, a Piangipane, a cui si aggiunge la sede del MAR, Museo d’arte della città, in via di Roma 13.
La rassegna conta venticinque spettacoli rivolti ad età diverse: dal nido alla secondaria di secondo grado i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, vengono coinvolti in percorsi che, in alcuni casi, prevedono anche una partecipazione attiva. Compagnie provenienti da tutt’Italia si alternano in scena portando storie vincitrici di premi prestigiosi, che aiutano i piccoli ad acquisire importanti strumenti di crescita. In molti spettacoli sono inoltre presenti musicisti e musiciste, aspetto che contribuisce a cementare il legame con il mondo del teatro attraverso una lingua universale.
Anche quest’anno la Stagione sarà inaugurata il 15 ottobre al Rasi da una produzione di Ravenna Teatro dal titolo “Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese”, uno spettacolo caro a Ravenna Teatro per il rapporto con il Ker Théâtre Mandiaye Ndiaye. Lo spettacolo mette in corto circuito la fiaba europea di Cappuccetto Rosso con la tradizione africana: in scena e in dialogo Adama Gueye, Fallou Diop – attori e musicisti – accompagnati dalle note di Andrea Carella.
Proseguono poi le collaborazioni che hanno contribuito al radicamento di questa offerta in città. Con il MAR, museo d’arte della città, e il progetto il MAR dei piccoli, continua un percorso mirato ad aprire il museo ai più piccoli: a febbraio andrà infatti in scena lo spettacolo-esposizione interattiva dedicato a Gianni Rodari, dal titolo “Slurp!”, in cui i piccoli praticheranno attività legate al cioccolato. Sempre in febbraio con Istituzione Biblioteca Classense andrà invece in scena al Teatro Socjale di Piangipane lo spettacolo “La stanza di Agnese. Paolo Borsellino negli occhi di chi lo ha amato”, in collaborazione con Rete BILL Ravenna – Istituzione Biblioteca Classense e Ravenna contro le Mafie.
“Lo spettacolo per i ragazzi e le ragazze – spiegano Pietro Fenati e Elvira Mascanzoni, co-fondatori di Drammatico Vegetale – è il racconto di una vita che nasce e si compie in poco meno di un’ora, spazio compreso fra l’apertura del sipario e l’applauso finale. La nostra Stagione, che raccoglie tanti titoli e quindi tante storie diverse, disegna una grande storia, una nuova vita, piena di emozioni e incanto. Nel cuore del programma abbiamo collocato il debutto della nostra nuova creazione, ‘Poemetto illustrato’, fiaba contemporanea che dialoga fra la parola poetica e l’evocatività delle immagini”.
“Ringrazio di cuore – osserva l’assessora all’infanzia del Comune di Ravenna Livia Molducci – gli organizzatori di questa importante rassegna teatrale che completa l’offerta, già ricca, della Stagione dei Teatri, con un programma di alta qualità appositamente pensato per le scuole e famiglie della nostra comunità. Sono fermamente convinta, per esperienza personale, che il teatro ci regali incredibili benefici psicologici ed emotivi, e ci aiuti a riflettere e comprendere meglio ciò che ci circonda. Mi pare inoltre che l’offerta predisposta quest’anno da Drammatico Vegetale e Ravenna Teatro consenta ai bambini e ragazzi della nostra comunità di cogliere l’occasione del potente incontro con il teatro per amarlo e praticarlo nel loro futuro, almeno questo è il mio augurio”.
Nell’ambito del ricco cartellone rientrano infine i Percorsi educativi al Teatro Rasi, rivolti a insegnanti e genitori in collaborazione con l’Ufficio Qualificazione e Formazione Scolastica del Comune di Ravenna che si svolgeranno tra aprile e maggio e che prevederanno una riflessione sulla Stagione passata. Due gli ospiti di rilievo: l’artista Luigi Berardi terrà due incontri formativi sulla land art, mentre Chiara Guidi, co-fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, porterà a riflettere sul rapporto tra arte e scuola.
Gli uffici di Ravenna Teatro sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, tel. 0544 36239.
La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Reclam, Bcc ravennate, forlivese e imolese, Ottima e si svolge in collaborazione con Assitej Italia, Small Size Network, Paft, Teatro Socjale, Mar.
Gli spettacoli per le scuole sono organizzati in collaborazione con Accademia Perduta / Romagna Teatri.
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Setteserequi, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna24ore.
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