Lo spettacolo inizierà alle 20:00 (tutti i giorni tranne il lunedì e il giovedì) e verranno proposte la prima, la seconda e la terza anta insieme. Quest’anno, con l’ultima, la trilogia verrà completata al Teatro Rasi
Dal 25 giugno al 13 luglio (tutti i giorni tranne il lunedì e il giovedì), alle 20:00, nell’ambito di Ravenna Festival, andrà in scena l’edizione integrale di DON CHISCIOTTE AD ARDERE, ideato e diretto da Ermanna Montanari e Marco Martinelli, fondatori e direzione artistica delle Albe, che partirà da Palazzo Malagola, in via di Roma 118. Lo spettacolo è una coproduzione Albe/Ravenna Teatro, Ravenna Festival e Teatro Alighieri in collaborazione con i Musei nazionali di Ravenna e l’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna.
La terza anta conclude il progetto triennale (2023-2025) che i due direttori artistici delle Albe, Ermanna Montanari e Marco Martinelli, dedicano all’opera-mondo di Cervantes. Il progetto è continuato nel solco del Cantiere Malagola, esperienza che ha raccolto l’eredità del Cantiere Dante e che, dal 2017 al 2022, ha coinvolto migliaia di cittadini nella messa in scena delle cantiche della Divina Commedia. Dopo la prima anta, che parte e si sviluppa negli spazi dell’omonimo Palazzo Malagola, sede del Centro di ricerca vocale e sonora fondato e diretto proprio da Montanari insieme a Enrico Pitozzi, e la seconda, ospitata tra le mura di Palazzo Teodorico, quest’anno la trilogia si conclude al Teatro Rasi. I maghi (Hermanita e Marcus, alias Ermanna Montanari e Marco Martinelli), insieme agli “erranti” e alle maschere (Don Chisciotte, Dulcinea, Sancio, alias Roberto Magnani, Laura Redaelli e Alessandro Argnani) arrivano di fronte ad un antico edificio – una chiesa? un teatro? – per ‘tirare le fila’ di questa reinvenzione del romanzo seicentesco, che si rivolge al nostro XXI secolo, dilaniato da guerre e ingiustizie, non diverso da quello contro cui si scagliava il mite sognatore. Le bacchette di questi due maghi scalcagnati sono però spuntate e non possono fare altro che evocare fantasmi. Attorno a loro centinaia di cittadine e cittadini. Che cosa è reale, che cosa è sogno, che cosa è profezia?
“I linguaggi del teatro – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – si confermano ancora una volta straordinari per muovere partecipazione e accendere attenzione collettiva. Questo ‘Don Chisciotte’ chiude un lavoro di tre anni che ha saputo coinvolgere centinaia di cittadini e cittadine, protagonisti di un racconto fantastico che apre squarci sulle tragedie del nostro tempo, indagando con la sensibilità tipica delle Albe/Ravenna Teatro le contraddizioni della natura umana. Uno spettacolo che si annuncia come un’esperienza unica, capace di fondersi con la magia dei luoghi in cui sarà immerso”.
“Anche quest’anno – afferma Andrea Sardo, direttore dei Musei nazionali di Ravenna – l’Istituto del Ministero della Cultura ospiterà l’omaggio all’opera di Cervantes, mettendo a disposizione l’enigmatica struttura del Palazzo di Teodorico per l’ambientazione del suggestivo spettacolo. Grazie alla collaborazione con Ravenna Teatro, si salderà ulteriormente il rapporto tra il monumento, memoria della grandiosa residenza imperiale e pregevole testimonianza dell’architettura alto-medievale di Ravenna, il suo contesto urbano di riferimento e le comunità cittadine”.
“In questi tempi – osserva Franco Masotti, direttore artistico del Ravenna Festival – in cui un’umanità dispersa e scoraggiata si interroga su come affrontare i drammi e gli sconvolgimenti a cui i tempi presenti ci pongono di fronte, si avverte sempre di più l’esigenza di farsi comunità, di intessere rapporti empatici e solidali tra le persone e il teatro ci offre un’occasione unica e preziosa per poterlo fare, attraverso la ricerca condivisa della bellezza nell’esercizio del pensiero critico, tra emozione e riflessione. Il DON CHISCIOTTE AD ARDERE delle Albe, che giunge quest’anno alla sua conclusione, rappresenta così un’esperienza unica, attraverso quella modalità della ‘Chiamata pubblica’, praticata e affinata negli anni, che ha reso Ravenna un caso unico – e invidiato – in tutta Europa”.
Anche quest’anno il progetto vedrà la partecipazione, insieme alle cittadine e ai cittadini di Ravenna, di “tribù” (gruppi composti da ragazzi e ragazze che hanno partecipato a laboratori di non-scuola) provenienti sia dall’Italia che dall’Estero. Più che raddoppiati, rispetto allo scorso anno, i giovani che arriveranno dal nostro Paese, e in particolare da Bari, Firenze, Foligno, Marsciano, Napoli, Noto, Rimini, Roma, Santarcangelo, Sassuolo, Trento, Varese, Villanovaforru. Grazie ad una presenza radicata anche all’estero, diversi ragazzi e ragazze giungeranno anche da Malta e da Parigi.
Ideazione, spazi architettonici, drammaturgia e regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari
in scena Ermanna Montanari, Marco Martinelli, Alessandro Argnani, Roberto Magnani, Laura Redaelli, Marco Saccomandi, Fagio e le cittadine e i cittadini della Chiamata Pubblica guide Cinzia Baccinelli, Alice Billò, Vittoria Nicita, Marco Saccomandi, Marco Sciotto, Anna-Lou Toudjian
musiche LEDA commissione di Ravenna Festival
Serena Abrami voce/synth/chitarra acustica
Enrico Vitali chitarre
Fabrizio Baioni batteria/impulsi e segnali metallici
Giorgio Baioni basso
electronics e sound design Marco Olivieri scenografia Ludovica Diomedi, Elisa Gelmi, Matilde Grossi disegno dal vivo Stefano Ricci costumi Federica Famà, Flavia Ruggeri disegno luci Luca Pagliano direzione tecnica Luca Pagliano, Alessandro Bonoli e Fagio
Dopo aver incantato e commosso decine di spettatori lo scorso ottobre, la performance viene proposta nell’ambito di una collaborazione tra Ravenna Teatro e Trail Romagna.
Sono previste anche due repliche speciali all’alba.
Nata da una precisa richiesta di Azimut, e realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la performance Nephesh – proteggere l’ombra, dopo l’emozionante debutto di ottobre nell’ambito del Prologo a La Stagione dei Teatri, in cui ha lasciato dietro di sé una lunga eco di richieste e riflessioni, torna a percorrere i viali silenziosi del Cimitero di Ravenna dall’1 al 13 aprile 2025.
Se in autunno il riscontro era stato talmente alto da non riuscire a soddisfare tutte le richieste pervenute, ora dal 1° aprile si potrà cogliere l’opportunità di immergersi in questa riflessione sul rapporto tra vita e morte e sul tempo che ancora abbiamo a disposizione, partecipando alla performance che viene ora nuovamente presentata grazie alla collaborazione tra Ravenna Teatro e Trail Romagna, un progetto che unisce natura, cammino e territorio con nuove modalità di fruizione culturale.
«Affiancare Ravenna Teatro in cammino è per noi motivo d’orgoglio – afferma il presidente di Trail Romagna, Ciro Costa – non solo perché condividiamo già l’esperienza di Storie di Ravenna, ma per la comune attitudine all’animazione territoriale, potente strumento per creare consapevolezza dell’impatto sociale all’interno della comunità e dei territori».
Nephesh – proteggere l’ombra non è uno spettacolo e non è una visita guidata del cimitero. È un’esperienza intima e collettiva, una drammaturgia sonora che avvolge i partecipanti, conducendoli in un itinerario sospeso tra memoria e presente. Ideata e diretta da Alessandro Renda, attore e regista e membro delle Albe, e scritta insieme allo scrittore Tahar Lamri, la performance intreccia racconti e immagini che si muovono tra vita e morte, leggende e storie personali, architetture e fotografie, e si trasforma in un invito a proteggere ciò che resta invisibile agli occhi: le ombre, i legami, il respiro stesso del tempo.
Fotografie di Serena Spadavecchia
Venti spettatori alla volta, dotati di cuffie (il lavoro sonoro è a cura di Francesco Tedde e Cecilia Pellegrini di Antropotopia), cammineranno attraverso un tragitto sorprendente tra tombe, lapidi, statue e fotografie. Le parole, sussurrate, diventeranno compagne di viaggio. Ogni passo sarà un invito a interrogarsi sul legame fragile e potente che unisce chi resta e chi è già ombra, chi osserva e chi è osservato.
In un tempo che tende a dimenticare, Nephesh – Proteggere l’Ombrasuggerisce un gesto contrario: proteggere ciò che rischia di svanire, riconoscere il valore delle cose che il tempo non cancella, integrare la morte come parte della vita stessa.
Aggiunge Alessandro Renda, «Questo lavoro è nato dall’urgenza di dare voce a ciò che normalmente resta nascosto, non detto, a quel senso di vertigine che capita a ognuno di noi di fronte alla morte o alla malattia: è come attraversare uno spazio fragile, dove le ombre che ci abitano prendono corpo e ci parlano delle nostre paure, delle nostre memorie, dei margini del visibile. È un’esperienza che interroga profondamente e invita a concentrarci sul nostro respiro vitale. L’incontro con gli spettatori è stato potentissimo, ho ricevuto decine e decine di lettere e messaggi di chi poi ha voluto condividere con me il proprio ricordo personale. Quando con Tahar Lamri scrivevamo il testo, desideravamo proprio questo tipo di relazione intima da una parte e di condivisione dall’altra, perché il cimitero può diventare non solo un luogo doloroso, ma un luogo vitale che ci suggerisce di proteggere proprio quell’ombra che ci rende umani».
Le nuove repliche si svolgeranno al tramonto, alle ore 18:00, dal martedì alla domenica. E in due occasioni speciali – sabato 5 e sabato 12 aprile – sarà possibile vivere la performance all’alba, quando la città ancora tace e il primo chiarore filtra tra gli alberi. L’evento avverrà nel rispetto del luogo, durante le consuete aperture del cimitero, senza disturbare chi lo frequenta o le sue funzioni. La camminata è silenziosa, discreta, pensata per offrire uno spazio di riflessione profonda sul tempo che ci è dato, sulle relazioni che coltiviamo e sulla città che custodisce i suoi defunti come parte viva della sua storia.
Nephesh – Proteggere l’Ombra è in programma da martedì 1 a domenica 13 aprile alle ore 18:00 (sabato 5 e sabato 12 ore 6:00). Performance itinerante, posti limitati, prevendita online o il giovedì pomeriggio dalle 16:00 alle 18:00 alla biglietteria del Teatro Rasi. Durata 105 minuti. Il cimitero di Ravenna si trova in via Cimitero.
Ravenna Teatro segnala inoltre che per la rassegna “I sabati a Scattisparsi”, curata da Ivano Mazzani, sarà possibile incontrare Renda e Lamri in un appuntamento proprio dedicato alla genesi di questo progetto e ad alcune considerazioni a partire dalla sua drammaturgia. L’incontro si terrà alla Libreria Scattisparsi in via Sant’Agata 8, sabato 12 aprile alle ore 18:00.
CALENDARIO 1-13 aprile (pausa 7 aprile):
martedì 1 ore 18:00
mercoledì 2 ore 18:00
giovedì 3 ore 18:00
venerdì 4 ore 18:00
sabato 5 replica speciale all’alba, ore 6:00
domenica 6 ore 18:00
martedì 8 ore 18:00
mercoledì 9 ore 18:00
giovedì 10 ore 18:00
venerdì 11 ore 18:00
sabato 12 replica speciale all’alba, ore 6:00
domenica 13 ore 18:00
BIGLIETTI
I biglietti sono in vendita sul sito Ravenna Teatro e negli orari di apertura della biglietteria del Teatro Rasi (giovedì dalle 16:00 alle 18:00, tel. 0544 30227)
Diversi, anche quest’anno, gli istituti scolastici coinvolti. Il festival si apre con la presentazione del libro di Francesca Saturnino dedicato alla non-scuola. Il racconto fotografico di questa edizione, affidato a Nicola Baldazzi e Veronica Lanconelli, sarà in mostra nel ridotto del Rasi.
Anche quest’anno la non-scuola, quell’asinina esperienza di laboratorio teatrale che le Albe tengono viva da oltre trent’anni con gli adolescenti – nel segno del cortocircuito tra arte e vita che la compagnia accende ogni giorno – è stata proposta in diversi istituti della provincia di Ravenna coinvolgendo centinaia di ragazzi e ragazze.
Una pratica, quella della non-scuola, che ha girato il mondo e che quest’anno ha coinvolto anche Castellammare di Stabia, Firenze, Lecce, Milano, Napoli, Pompei, Roma, Santarcangelo di Romagna, Vicenza, Torre Annunziata, Torre del Greco.
In provincia di Ravenna i laboratori si sono svolti in diverse scuole secondarie di primo e di secondo grado e nella sede della Circoscrizione di Castiglione di Ravenna. Gli incontri hanno coinvolto gli studenti e le studentesse dell’Università di Bologna – sede di Ravenna – in collaborazione con Fondazione Flaminia.
I debutti sono previsti al Teatro Rasida venerdì 21 marzo a lunedì 14 aprile. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21:00.
Osserva il sindaco facente funzioni del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia: “Creatività, ricerca, sperimentazione e condivisione. A distanza di oltre trent’anni la non-scuola si riconferma come un punto di riferimento importante nel panorama culturale cittadino e del forese, capace di avvicinare studenti e studentesse al mondo teatrale e di offrire loro strumenti di conoscenza e riflessione. Una risorsa preziosa che arricchisce il patrimonio dell’intera comunità nel segno della cultura e della partecipazione”.
Saturnino (giornalista, critica teatrale, insegnante, scrittrice) ha raccontato dall’interno il processo della pratica della non-scuola di Marco Martinelli che, dopo quasi vent’anni dall’esperienza di Arrevuoto, è tornato a Napoli per dirigere un gruppo di adolescenti per la “messa in vita” dei testi Aristofane nel progetto “Sogno di volare” al Parco Archeologico di Pompei.
“Cosa pensano gli adolescenti di questo mondo rotto? La scuola ha bisogno del teatro?” si chiede il regista.
Dialogando con i ragazzi coinvolti, studiosi, artisti che si occupano di teatro, pedagogia, scuola (Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Rachele Furfaro, Franco Lorenzoni, Enzo Moscato, Linda Dalisi, Davide Iodice, Gennaro Carillo) ha raccolto un coro di voci che parla di noi: della fragilità, della poesia dell’adolescenza, dell’importanza della scuola nel processo culturale, della funzione rivoluzionaria e politica del rito del teatro.
Il racconto fotografico di questa edizione è stato affidato a Nicola Baldazzi e Veronica Lanconelli.
Durante le prove della non-scuola, dagli ultimi banchi delle aule rumorose nelle scuole deserte, dietro le quinte del teatro chiuso, Baldazzi e Lanconelli hanno spiato, origliato, registrato e annotato gesti, versi, espressioni e meravigliosi errori asinini per costruire piccoli racconti del percorso di ognuno degli undici laboratori.
Le loro immagini sono visibili sui social della non-scuola e saranno in mostra nel ridotto del Teatro Rasi durante le serate degli spettacoli.
liberamente ispirato a Sette contro Tebe di Eschilo
con Hajar Abdelmoumene, Elvis Battistini, Bianca Casadio, Rosa Laura Taila Colarossi, Valerio Crosa, Simone Fiocco, Gregorio Gardini, Andrea He, Federico Libranti, Martina Maruccia, Giorgia Morandi, Anna Montanari, Coco Sebastiani, Nadia Smida, Gioele Stella, Giulia Vaira, Giacomo Tramontani, Zhenghao Ye
con Giulia Albonetti, Sofia Bacciardi, Simone Bertini, Pietro Bessi, Gaspare Giovanni Bezzi, Mishel Bondi, Ainoa Cevinini, Petra Colombo, Weronika Adela Dąbrowska, Giada Diena, Rebeca Gheorghe, Eleonora Ghetti, Floria Gismondi, Anita Fabbri, Elia Armando Furbatto, Emma Lucaroni, Martina Luciani, Alice Magnani, Rebecca Magnani, Anna Mazzotti, Matilde Minardi, Maya Moni, Dafne Montanari, Siria Montesano, Elia Stella, Viola Pini, Chiara Ravaglioli, Asia Rinaldi, Laura Verdesca, Kevin Andrea Villa
con Antonio Achilli, Carolina Baccani, Giulio Bernarco Garezzo, Lorenzo Blanco, Gaia Bonelli, Alice Conte, Hope Diallo, Emanuele Maria Dicorato, Piurity Edoh Christopher, Ilaria Gatti, Ilsa Khan, Lucrezia Malerba, Vittoria Mazzanti, Guia Merlo, Agata Miccoli, Matteo Milucci, Luca Minchio, Pietro Moglie, Gioia Pagano Mariano, Irene Paroncini, Alice Pozzi, Pietro Rivalta, Arianna Sorrentino, Santiago Nicolas Vasquez Riano, Ernesto Vistoli, Nicolas Zingaropoli.
con Enrico Alessandri, Cristian Bambini, Sara Barisani, Stefano Francesco Battaglia, Martina Cascino, Asia Cicognani, Mattia Di Buono, Vanessa Dragoni, Victoria Fabbrucci, Daniele Ghirardelli, Andrea Gianessi, Sofia Kaydalova, Martina Mercurio, Diana Nicoletti, Anna Pini, Akemi Villa
guide Marco Montanari, Marco Saccomandi
insegnante assistente Manuela Chiarucci
sabato 5 aprile
Assessorato Decentramento del Comune di Ravenna – Castiglione di Ravenna
con Giovanni Affinito, Maria Sole Botti, Maria Cecere, Laura Cialdea, Andrea Ciancabilla, Sara Conti, Sara Cusimano, Francesco Ferrando, Mattia Karol Giannetto, Giorgia Gianola, Emanuela Alina Hustiuc, Sara Intermite, Edoardo Lercari, Deborah Macrì, Davide Magelli, Gaia Meldolesi, Renato Mirabile, Aleksandra Miteva, Arcangelo Pinto, Chiara Ponticello, Rebecca Principi, Nicolò Raimondi, Laura Raspanti, Alessia Riccardi, Emma Romanò, Julián Andrés Scrufari, Andrea Sequi, Giovanni Maria Serra, Andrea Timoncini, Giorgia Trincossi, Lorena Vispi
Intero 5 €
Ridotto 3 €
(under 20, studenti universitari e docenti degli istituti coinvolti)
È consigliato l’acquisto in prevendita.
I biglietti sono in vendita su questo sito CLICCA QUI da lunedì 17 marzo
La biglietteria del Teatro Rasi è aperta il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e da un’ora prima degli spettacoli.
INFORMAZIONI Ravenna Teatro tel. 0544 36239 BIGLIETTERIA tel. 0544 30227 TEATRO RASI via di Roma 39 Ravenna
È aperto fino al 13 marzo il bando per candidarsi al corso di formazione permanente gratuito dal titolo
La materia del suono:Sound Design nelle performing arts diretto da Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi con il sound designer Marco Olivieri e il light designer e direttore tecnico Luca Pagliano.
È aperto fino al 13 marzo il bando per candidarsi al corso di formazione permanente gratuito dal titolo La materia del suono: il sound design nelle performing arts diretto da Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi in dialogo con il sound designer Marco Olivieri e il light designer e direttore tecnico Luca Pagliano.
Malagola – ideato e diretto da Ermanna Montanari, co-fondatrice e direzione artistica delle Albe, e dallo studioso e docente dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Enrico Pitozzi – è nato nell’ottobre del 2021 e raccoglie attività dal respiro internazionale collegate tra loro: la scuola, archivi sonori e audiovisivi tra i quali l’Archivio Demetrio Stratos, il Collegio Superiore di Estetica della Scena che promuove partnership editoriali, incontri, seminari, performance, concerti.
Il corso di formazione permanente La materia del suono: il sound design nelle performing arts – gratuito e dedicato a 13 studenti – mira a consolidare e/o riqualificare figure professionali che gravitano a diverso titolo intorno alle competenze connesse al sound design negli ambiti di produzione artistica, dalle arti performative alle installazioni, dai live set a quelli museali e radiofonici, così da delineare figure di alto profilo tecnico, realizzatori di progetti artistici fondati sulla spazializzazione, modellizzazione e registrazione-documentazione del suono. È pensato in sinergia con il progetto di alta formazione artistica Forme e tecniche della vocalità, al fine di creare una filiera di competenze sia artistiche che tecniche nelle attività del centro.
Tra i docenti dei 4 moduli in cui si articola il corso, insieme ai direttori Montanari e Pitozzi, al sound designer Marco Olivieri e al light designer e direttore tecnico Luca Pagliano, ci saranno diverse figure di primo piano che hanno elaborato sia strumenti che prospettive metodologiche di lavoro sul suono e la sua diffusione in spazi architettonicamente diversi, senza dimenticare l’incontro con artiste/i che hanno impiegato questi sistemi nella realizzazione delle loro opere, come: Nicola Prodi, Hubert Westkemper, Luigi Agostini, Massimo Carli, Robin Rimbaud aka Scanner e Scott Gibbons.
Sarà Silvia Pagliano ad assumere la direzione organizzativa del progetto, lavorando con la squadra organizzativa e tecnica delle Albe/Ravenna Teatro. Tutor sarà Gabriella Birardi Mazzone.
La Scuola di vocalità è segnata dal tratto del disegnatore Stefano Ricci, che ha composto il logo e i materiali, insieme al progetto poetico per i social di Malagola di Marco Sciotto, studioso e responsabile degli archivi.
Tra i partner promotori a livello regionale, nazionale e internazionale che aderiscono al progetto: Fondazione Ravenna Manifestazioni-Ravenna Festival, Consorzio Digitalia, ERT- Emilia Romagna Teatro, Fondazione I Teatri, Conservatorio Statale di musica G. Verdi di Ravenna, Santarcangelo dei Teatri – Santarcangelo Festival, Tempo Reale – Centro di ricerca, produzione e didattica musicale, BH Audio, Tempi Tecnici Società Cooperativa, Robin Rimbaud Art Foundation.
LA MATERIA DEL SUONO: IL SOUND DESIGN NELLE PERFORMING ARTS
corso di formazione permanente per 13 studenti Ravenna | da aprile a maggio 2025
150 ore complessive: 100 ore di lezioni in aula, 50 ore di “Project Work”
Requisiti di accesso:
abbiano residenza o domicilio sul territorio della Regione Emilia-Romagna;
siano dotati di titolo di formazione secondaria;
abbiano pregresse conoscenze, competenze ed esperienze professionali inerenti all’utilizzo e alla gestione di sistemi audio professionali (nell’ambito di teatro, cinema, danza, musica, multimedia, ecc.) acquisite attraverso percorsi formativi formali di formazione terziaria coerenti ed esperienze professionali testate;
abbiano comprovate competenze ed esperienze nei settori musicali (musica strumentale, elettronica ed elettroacustica) e conoscenza delle principali tecnologie applicate alla spazializzazione e ai sistemi di modellizzazione del suono.
Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza
Malagola fa parte delle attività di formazione teorico-pratiche avviate dal Centro di produzione ed Ente di formazione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro.
Operazione Rif. PA 2024-23090/RER approvata con DGR n. 2287 del 09/12/2024 e cofinanziata con risorse del FSE+ 2021-2027 e della Regione Emilia-Romagna
Il corso di alta formazione Forme e tecniche della vocalità – gratuito e dedicato a 15 studenti – ha l’obiettivo di preparare e consolidare professionalmente figure che gravitano a diverso titolo nell’ambito della creazione e della comunicazione artistica – nello spettro ampio che va dal teatro (performer, attori e attrici e/o strumentisti/e) alla produzione multimediale (radio, audioguide, audiolibri, ecc.) – la cui pratica è indirizzata ad esplorare la voce e le sue interazioni con il suono e la musica strumentale, elettroacustica ed elettronica.
Tra i docenti dei 5 moduli previsti si segnalano:
Modulo 1 – Il primo modulo è dedicato all’estetica della voce e del suono, ai processi storici e ai principi di composizione vocale e sonora. Tra i docenti: Enrico Pitozzi, Lucia Amara, Nicoletta Di Vita. Modulo 2 – Il secondo modulo si sviluppa in workshop finalizzati ad esplorare la creazione artistica in ambito scenico prevalentemente teatrale. Tra i docenti: Ermanna Montanari, Anna Bonaiuto, Maddalena Crippa, Sandro Lombardi, Valter Malosti, Mirella Mastronardi e Chiara Michelini. Modulo 3 – Il terzo modulo si sviluppa in workshop finalizzati alla trasmissione di conoscenze nell’ambito della progettazione di ambienti sonori multicanale sia scenici che installativi. Tra i docenti: Luigi Ceccarelli e Francesco Giomi. Modulo 4 – Il quarto modulo intende fornire conoscenze nell’ambito dell’anatomia e della fisiologia della voce, incluse nozioni di ordine percettivo inerenti all’ascolto. Tra i docenti: Franco Fussi, Silvia Magnani e Francesca Proia. Modulo 5 – Il quinto modulo riguarda i rudimenti progettuali, organizzativi ed economici che possono permettere ai partecipanti di strutturare la propria posizione professionale, individuando nuovi contesti di impiego. Tra gli insegnamenti: lineamenti di amministrazione e diritto d’autore, produzione e distribuzione, mappatura delle strutture teatrali e dei festival. Tra i docenti: Patrizia Cuoco e Silvia Pagliano.
Sarà Silvia Pagliano ad assumere la direzione organizzativa del progetto, mentre Luca Pagliano avrà la direzione tecnica, lavorando con la squadra organizzativa e tecnica delle Albe/Ravenna Teatro. Tutor sarà Gabriella Birardi Mazzone.
La Scuola di vocalità è segnata dal tratto del disegnatore Stefano Ricci, che ha composto il logo e i materiali, insieme al progetto poetico per i social di Malagola di Marco Sciotto, studioso e responsabile degli archivi.
Tra i partner promotori a livello regionale, nazionale e internazionale che aderiscono al progetto si segnalano: Fondazione Ravenna Manifestazioni-Ravenna Festival, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione I Teatri, Ater Fondazione, Fondazione Flaminia, Istituzione Biblioteca Classense, Conservatorio Statale di Musica G. Verdi di Ravenna, Mar – Museo d’Arte della Città di Ravenna, Santarcangelo dei Teatri – Santarcangelo Festival, L’arboreto – Teatro Dimora Mondaino, Masque Teatro, Edison Studio, Tempo Reale – Centro di ricerca, produzione e didattica musicale, Start Cinema, BH Audio Srl, Robin Rimbaud Art Foundation, Roy Hart Voice Centre, Italian and American Playwrights project-Umanism LLC- Martin E. Segal Theatre Center.
scadenza invio candidature prorogata al 31 gennaio 2025
a info@malagola.eu | +39 348 1382632 (lun-ven 9-13 e 14-18) info Fb/Ig @MalagolaRavenna | info@malagola.eu
corso di Alta formazione gratuito per 15 studenti Ravenna | da marzo a maggio 2025
448 ore complessive: 348 ore di lezioni in aula, 100 ore di “Project Work”
Requisiti di accesso:
-dai diciotto anni di età;
-residenza o domicilio in Emilia-Romagna;
-titolo di formazione secondaria quinquennale, laurea triennale, magistrale o equipollenti;
-pregresse conoscenze, competenze ed esperienze -almeno triennali- nell’area professionale dello spettacolo acquisite attraverso percorsi formativi formali ed esperienze professionali testate, supportate dall’invio di materiale multimediale;
-comprovate competenze ed esperienze -almeno triennali- nell’ambito della musica strumentale, elettronica ed elettroacustica supportate dall’invio di materiale multimediale.
Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza
Malagola fa parte delle attività di formazione teorico-pratiche avviate dal Centro di produzione ed Ente di formazione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro.
Operazione Rif. PA 2024-23089/RER approvata con DGR n. 2287 del 09/12/2024 e cofinanziata con risorse del FSE+ 2021-2027 e della Regione Emilia-Romagna
Il Master di I livello IKONA dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna forma esperti nella produzione video, nella curatela digitale e nella valorizzazione del patrimonio audiovisivo dello spettacolo dal vivo.
Il master di primo livello IKONA. Produzione, curatela digitale e valorizzazione del patrimonio audiovisivo dello spettacolo dal vivo è frutto del dialogo tra il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e il Dipartimento di Beni Culturali – Campus Ravenna, in stretta connessione con Ravenna Teatro, il Comune di Ravenna, ERT Emilia-Romagna Teatro Fondazione e la Fondazione Flaminia.
Il master opera nel campo della valorizzazione del patrimonio immateriale dello spettacolo dal vivo e dei suoi processi di creazione (teatro, danza, musica, performance) ed ha come obiettivo quello di preparare e consolidare professionalmente – per la prima volta nel panorama nazionale ed europeo – un’unica figura capace di agire in un doppio ambito: come videomaker, al fine di elaborare nuovi protocolli di documentazione e ripresa dello spettacolo dal vivo (per l’archiviazione, per lo streaming, per la fruizione in piattaforme on demand o affini), e come curatore/curatrice di archivi audiovisivi in grado di progettare azioni di promozione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale immateriale dello spettacolo dal vivo, sia in ambito pubblico sia nel settore privato, sostenendo e incrementando le attività di Teatri, Enti Lirici, Musei, Fondazioni che, a vario titolo, si occupano di spettacolo, in Italia e in Europa.
La seconda anta del progetto triennale (2023-2025) che i due direttori artistici delle Albe, Ermanna Montanari e Marco Martinelli, dedicano all’opera-mondo di Cervantes, continua nel solco del Cantiere Malagola, che porta avanti l’eredità del Cantiere Dante che dal 2017 al 2022 ha coinvolto migliaia di cittadini nella messa in scena delle cantiche della Divina Commedia. Dopo la prima anta, che parte e si sviluppa negli spazi dell’omonimo Palazzo Malagola, sede del Centro di ricerca vocale e sonora fondato e diretto proprio da Montanari insieme a Enrico Pitozzi, la seconda toccherà quest’anno il Palazzo di Teodorico e proseguirà con la processione degli “erranti”che fuggono dal rogo dei libri, l’episodio con cui si è conclusa, lo scorso anno, la prima anta. I maghi (Hermanita e Marcus, alias Ermanna Montanari e Marco Martinelli), insieme agli erranti e alle maschere (Don Chisciotte, Dulcinea, Sancio, alias Roberto Magnani, Laura Redaelli e Alessandro Argnani) arrivano alle rovine di un “palazzo”: passano attraverso un corridoio di muri e accedono a un prato. Lì i due maghi e le maschere si ispirano alla “schiava di Algeri”, novella centrale nella polifonia del romanzo di Cervantes, che da Martinelli e Montanari viene riletta alla luce della più bruciante attualità. Anche in questa parte, si pone l’accento sulla relazione articolata e drammatica tra realtà e sogno.
Spiegano Montanari e Martinelli: “Si tratta ogni volta di ‘mettere in vita’ un classico e, al contempo, di ‘mettere in scena’ Ravenna: negli anni Dante ha passato il testimone a Cervantes, la prima ‘Chiamata pubblica’ è avvenuta nel 2016, ma l’entusiasmo delle cittadine e dei cittadini nella creazione corale è rimasto immutato, segno che il teatro mantiene la sua forza dirompente quando, alla verticalità solitaria dell’arte, sa intrecciare l’orizzonte plurale dei corpi”.
“Ogni anno con le Albe – dichiara Franco Masotti, direttore artistico del Ravenna Festival – si rinnova un’avventura che coinvolge, grazie a una sapienza e a una capacità collaudata nel corso di tanti anni di lavoro, tutta la città: sia i suoi luoghi, anche i più segreti e appartati come quest’anno il Palazzo di Teodorico, sia i cittadini che rispondono, fedeli e sempre entusiasti, alla ‘Chiamata pubblica’. Arte e cittadinanza, un binomio che diventa ancora una volta protagonista trovando sempre nel Ravenna Festival il suo immancabile ‘compagno di strada’”.
Commenta Andrea Sardo, direttore dei Musei nazionali di Ravenna: “Sono sinceramente soddisfatto di questa opportunità di partecipazione alla vita culturale della città. Il Palazzo, che insieme alla Basilica di Classe, al Battistero degli Ariani, al Mausoleo di Teodorico e al museo nazionale, è parte del nuovo istituto autonomo dei Musei nazionali di Ravenna, con la sua enigmatica suggestione mi pare davvero una perfetta quinta scenica che aggiunge al geniale percorso drammaturgico la storicità evocativa del luogo teodoriciano, così cara ai ravennati”.
Prosegue Sandra Manara, direttrice del sito del Palazzo di Teodorico: “Siamo contenti di aprire, ancora una volta, le porte del Palazzo alla città di Ravenna. In passato, con le rassegne ‘Musica a Palazzo’, avevamo fatto conoscere questo gioiello dimenticato attraverso i giovani allievi degli istituti musicali, mentre quest’anno e il prossimo saranno due artisti pluripremiati, con il loro Teatro delle Albe, e insieme a Ravenna Festival, a farlo vivere con centinaia di cittadine e cittadini che hanno dimostrato grande partecipazione e senso di appartenenza”.
Anche quest’anno il progetto vedrà la partecipazione, insieme alle cittadine e ai cittadini di Ravenna, di “tribù” (gruppi composti da ragazzi e ragazze che hanno partecipato a laboratori di non-scuola) non solo da diverse parti d’Italia, da Torino a Matera a Lecce, ma anche dall’estero, ad esempio da Pristina e da Londra.
Il percorso drammaturgico, vocale e sonoro, vedrà, oltre ai cittadini e alle cittadine della Chiamata Pubblica, gli attori delle Albe insieme a Martinelli e Montanari. In scena ci saranno Alessandro Argnani, Luca Fagioli, Roberto Magnani, Laura Redaelli, Marco Saccomandi. Guide saranno Cinzia Baccinelli, Alice Billò, Vittoria Nicita, Marco Saccomandi, Marco Sciotto e Anna-Lou Toudjian.
Le musiche sono state composte e saranno eseguite dal gruppo Leda: Serena Abrami, voce/synth; Enrico Vitali, chitarre; Fabrizio Baioni e Paolo Baioni, batteria/impulsi e segnali metallici; Giorgio Baioni, basso. Sound design Marco Olivieri, disegno dal vivo Stefano Ricci, spazio scenico Ludovica Diomedi, Elisa Gelmi, Matilde Grossi; costumi Federica Famà, Flavia Ruggeri; disegno luci Luca Pagliano, Marcello Maggiori; direzione tecnica Luca Pagliano, Alessandro Pippo Bonoli e Luca Fagioli.
Diversi gli istituti scolastici coinvolti: quest’anno la pratica delle Albe torna al Ginanni e alla Guido Novello. Il 19 marzo la presentazione del libro di Nicola Ruganti
Anche quest’anno la non-scuola, quell’asinina esperienza di laboratorio teatrale che le Albe tengono viva da oltre trent’anni con gli adolescenti – nel segno del cortocircuito tra arte e vita che la compagnia accende ogni giorno – è stata proposta in diversi istituti della provincia di Ravenna coinvolgendo centinaia di ragazzi e ragazze.
Una pratica, quella della non-scuola, che ha girato il mondo e che quest’anno ha coinvolto anche Caldogno, Lecce, Milano, Napoli, Pompei, Roma, Santarcangelo di Romagna, Vicenza.
In provincia di Ravenna i laboratori si sono svolti in diversi istituti scolastici e nella sede della Circoscrizione di Castiglione di Ravenna. Gli incontri hanno coinvolto gli studenti e le studentesse dell’Università di Bologna – sede di Ravenna in collaborazione con Fondazione Flaminia. Quest’anno, la non-scuola è inoltre tornata all’istituto Ginanni, dove non era più stata dai tempi della pandemia, e alla Guido Novello.
I debutti sono previsti al Teatro Rasi da venerdì 15 marzo a martedì 30 aprile. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21:00 ad eccezione della data del 27 aprile, che sarà alle 17:30.
“La non-scuola delle Albe si riconferma, dopo più di 30 anni, una pratica necessaria di coltura teatrale che, nell’incontro con gli adolescenti, alimenta una caparbia, asinina, eretica semina di felicità – osserva Laura Redaelli, coordinatrice. Nell’attraversare diversi luoghi e spazi, la non-scuola ha spesso incontrato non tanto collaboratori, ma veri e propri complici, una comunità allargata che, pur nelle differenze di percorsi e poetiche artistiche, si trova oggi a condividere in uno stesso cerchio ideale la riflessione e il fare teatro con i ragazzi. Accanto alle guide storiche della non-scuola, che alimentano e tengono vivo e fecondo anche il legame con chi pratica il teatro nella nostra città, ogni anno abbiamo anche nuove guide, nel segno di una bottega che continua e si vivifica ciclicamente”.
“La non-scuola continua a rappresentare un tratto distintivo della pratica delle Albe – sottolinea l’assessore alla Scuola del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – che alimenta e dona nuova linfa all’intero sistema teatrale, avvicinando giovani studenti e studentesse che ampliano così le proprie relazioni e conoscenze. Oltre trent’anni di attività che simboleggiano un patrimonio prezioso per l’intera città di Ravenna, che si rinsalda nel suo essere luogo di ricerca, pratica e sperimentazione”.
Quest’anno il racconto fotografico della non-scuola è assegnato alla fotografa ravennate Alessandra Dragoni e alcune immagini verranno proiettate durante le serate di apertura. “Tra le diverse strade che si possono intraprendere in un’esperienza come questa, ho scelto di fotografare il percorso, più che il risultato finale. Mi è interessato osservare i ragazzi, la loro concentrazione, l’interazione, la capacità di mettersi in gioco e interagire. La fotografia – conclude Dragoni – in silenzio, documenta l’opera in divenire”.
Contestualmente ai debutti, il 19 marzo si terrà una giornata di seminario e incontro fra letteratura, insegnamento e teatro presso il Teatro Rasi di Ravenna. Mettendo al centro il volume di racconti Meglio che qua di Nicola Ruganti (Il barrito del mammut edizioni, 2023), ci saranno due momenti distinti, ma in dialogo reciproco: un laboratorio con domande aperte su cambiamento, arte ed educazione dalle 16:30 alle 18:00; una presentazione pubblica allargata e aperta a tutta la cittadinanza dalle 18:00 alle 19:30.
La presentazione pubblica avrà per titolo ‘Letteratura, teatro, cambiamento’. A partire dal libro di Ruganti, si terrà un dialogo pubblico sui nodi del cambiamento sociale e individuale attraverso le arti. Oltre all’autore e a Laura Redaelli delle Albe, partecipano al dialogo Nicola Borghesi di Kepler-452 (negli stessi giorni al lavoro a Rimini con il progetto Comizi d’amore) e Lorenzo Donati (ricercatore e curatore del volume di Kepler-452 Il capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto. Testo, contesti e materiali di lavoro di un incontro con il Collettivo di Fabbrica Gkn, Luca Sossella Editore, 2023).
liberamente ispirato a Il mercante di Venezia di W. Shakespeare
con Claudia Caizzone, Laura Cialdea, Andrea Ciancabilla, Sara Conti, Sara Cusimano, Francesco Ferrando, Pieraldo Ghirardelli, Emanuela-Alina Hustiuc, Deborah Macrì, Angela Maffia, Riccardo Marino, Gaia Meldolesi, Sabrina Mohamed Aly, Nicolò Montanari, Arcangelo Pinto, Rebecca Principi, Laura Raspanti, Matteo Remartini, Alessia Riccardi, Andrea Sequi, Alice Silvestrini, Alice Spada, Ester Stagni, Mariachiara Taibi, Michela Taibi, Andrea Timoncini, Emma Tonini, Roberto Ventre, Lorena Vispi
guide Antonio Maiani, Roberto Magnani
mercoledì 24 aprile
Ass.to al decentramento del Comune di Ravenna – Castiglione di Ravenna
con Enrico Alessandri, Sara Barisani, Stefano Francesco Battaglia, Vanessa Di Stefano Cagneschi, Andrea Gianessi, Nicolò Giardini, Claudio Lupi, Martina Mercurio, Anna Pini
guide Ermelinda Nasuto, Marco Saccomandi insegnante assistente Manuela Chiarucci
liberamente ispirato allo scritto di Marguerite Yourcenar
con Asia Abbondanza, Francesco Allegri, Mina Bondanese, Caterina Ceccoli, Robert Crivineanu, Simone Della Peruta, Antonio Norberto Giorgi, Noemi Giacone, Beatrice Grilli, Ludmilla Khatib, Samuele Montanaro, Lorenzo Morigi, Irene Poli, Silvia Portulano, Emma Pitrelli, Catalina Zmuncila
guide Alice Billò, Vittoria Nicita insegnante assistente Luca Maggio
martedì 30 aprile
Scuola Secondaria di 1° grado “G. Novello”
Intero 5 €
under 20, studenti universitari e docenti degli istituti coinvolti 3 €
È consigliato l’acquisto in prevendita.
I biglietti sono in vendita su questo sito CLICCA QUI da giovedì 14 marzo
La biglietteria del Teatro Rasi è aperta il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e da un’ora prima degli spettacoli.
INFORMAZIONI Ravenna Teatro tel. 0544 36239 BIGLIETTERIA tel. 0544 30227 TEATRO RASI via di Roma 39 Ravenna
È aperto fino al 22 febbraio il bando per candidarsi al corso di formazione permanente gratuito dal titolo Sound Design nelle performing arts diretto da Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi con il sound designer Marco Olivieri e il light designer e direttore tecnico Luca Pagliano.
MALAGOLA – ideato e diretto da Ermanna Montanari, co-fondatrice e direzione artistica delle Albe, e dallo studioso e docente dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Enrico Pitozzi – è nato nell’ottobre del 2021 e raccoglie attività dal respiro internazionale collegate tra loro: la scuola, archivi sonori e audiovisivi tra i quali l’Archivio Demetrio Stratos, il Collegio Superiore di Estetica della Scena che promuove partnership editoriali, incontri, seminari, performance, concerti.
Il corso di formazione permanente Sound Design nelle performing arts – gratuito e dedicato a 13 studenti – mira a consolidare e/o riqualificare figure professionali che gravitano a diverso titolo intorno alle competenze connesse al sound design negli ambiti di produzione artistica, dalle arti performative alle installazioni, dai live set a quelli museali e radiofonici, così da delineare figure di alto profilo tecnico, realizzatori di progetti artistici fondati sulla spazializzazione, modellizzazione e registrazione-documentazione del suono. È pensato in sinergia con il progetto di alta formazione artistica, al fine di creare una filiera di competenze sia artistiche che tecniche nelle attività del centro.
Tra i docenti dei 3 moduli in cui si articola il corso, insieme ai direttori artistici Montanari e Pitozzi, al sound designer Marco Olivieri e al light designer e direttore tecnico Luca Pagliano, ci saranno diverse figure di primo piano che hanno elaborato sia strumenti che prospettive metodologiche di lavoro sul suono e la sua diffusione in spazi architettonicamente diversi, senza dimenticare l’incontro con artiste/i che hanno impiegato questi sistemi nella realizzazione delle loro opere, come: Nicola Prodi, Simone Corelli, Hubert Westkemper, Luigi Agostini, Massimo Carli, Robin Rimbaud aka Scanner.
La Scuola di vocalità è segnata dal tratto del disegnatore Stefano Ricci, che ha composto il logo e i materiali, insieme al progetto poetico per i social di Malagola di Marco Sciotto, studioso e responsabile degli archivi.
Tra i partner promotori a livello regionale, nazionale e internazionale che aderiscono al progetto: Fondazione Ravenna Manifestazioni-Ravenna Festival, Consorzio Digitalia, ERT- Emilia Romagna Teatro, Fondazione I Teatri, Istituto Superiore di Studi Musicali G. Verdi, Santarcangelo dei Teatri – Santarcangelo Festival, BH Audio, Tempi Tecnici Società Cooperativa, Robin Rimbaud Art Foundation.
SOUND DESIGN NELLE PERFORMING ARTS
corso di formazione permanente per 13 studenti Ravenna | da aprile a maggio 2024
150 ore complessive: 100 ore di lezioni in aula, 50 ore di “Project Work”
Requisiti di accesso:
abbiano residenza o domicilio sul territorio della Regione Emilia-Romagna;
siano dotati di titolo di formazione secondaria;
abbiano pregresse conoscenze, competenze ed esperienze professionali inerenti all’utilizzo e alla gestione di sistemi audio professionali (nell’ambito di teatro, cinema,danza, musica, multimedia, ecc.) acquisite attraverso percorsi formativi formali di formazione terziaria coerenti ed esperienze professionali testate;
abbiano comprovate competenze ed esperienze nei settori musicali (musica strumentale, elettronica ed elettroacustica) e conoscenza delle principali tecnologie applicate alla spazializzazione e ai sistemi di modellizzazione del suono.
Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza
Malagola fa parte delle attività di formazione teorico-pratiche avviate dal Centro di produzione ed Ente di formazione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro.
Operazione Rif. PA 2023-20219/RER approvata con DGR n. 2096 del 04/12/2023 e cofinanziata con risorse del FSE+ 2021-2027 e della Regione Emilia-Romagna
Il corso di alta formazione Estetiche e tecniche della ricerca vocale e sonora – gratuito e dedicato a 15 studenti – ha l’obiettivo di preparare e consolidare professionalmente figure che gravitano a diverso titolo nell’ambito della creazione artistica multidisciplinare, rafforzando competenze che vanno dalle arti della scena (performer, cantanti, attori/attrici e/o strumentisti/e), alla realizzazione di installazioni audiovisive e/o alla produzione multimediale (radiofonia, audioguide, audiolibri, ecc.), la cui pratica è indirizzata ad esplorare la voce e le sue interazioni con il suono e la musica elettroacustica ed elettronica.
Tra i docenti dei 5 moduli in cui si articola il corso, insieme ai direttori artistici Montanari e Pitozzi, ci saranno figure di primo piano della sperimentazione vocale e sonora nazionale e internazionale, della ricerca estetica e della foniatria, come Lucia Amara, François Bonnet, Sonia Bergamasco, Claron McFadden, Mirella Mastronardi, Diego Schiavo, Robin Rimbaud ‘aka’ Scanner, Franco Fussi, Silvia Magnani, Francesca Proia, Patrizia Cuoco. La direzione organizzativa del progetto è di Silvia Pagliano, la direzione tecnica di Luca Pagliano.
La Scuola di vocalità è segnata dal tratto del disegnatore Stefano Ricci, che ha composto il logo e i materiali, insieme al progetto poetico per i social di Malagola di Marco Sciotto, studioso e responsabile degli archivi.
Tra i partner promotori a livello regionale, nazionale e internazionale che aderiscono al progetto si segnalano: Fondazione Ravenna Manifestazioni-Ravenna Festival, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione I Teatri, Ater Fondazione, Fondazione Flaminia, Mar – Museo d’Arte della Città di Ravenna, Istituto Superiore di Studi Musicali G. Verdi, Istituzione Biblioteca Classense, Santarcangelo dei Teatri – Santarcangelo Festival, L’arboreto – Teatro Dimora Mondaino, Start Cinema, BH Audio, Italian and American Playwrights project-Umanism LLC- Martin E. Segal Theatre Center, Robin Rimbaud Art Foundation.
corso di Alta formazione gratuito per 15 studenti Ravenna | da marzo a maggio 2024
440 ore complessive: 340 ore di lezioni in aula, 100 ore di “Project Work”
Requisiti di accesso:
-dai diciotto anni di età;
-residenza o domicilio in Emilia-Romagna;
-titolo di formazione secondaria quinquennale, laurea triennale, magistrale o equipollenti;
-pregresse conoscenze, competenze ed esperienze -almeno triennali- nell’area professionale dello spettacolo acquisite attraverso percorsi formativi formali ed esperienze professionali testate, supportate dall’invio di materiale multimediale;
-comprovate competenze ed esperienze -almeno triennali- nell’ambito della musica strumentale, elettronica ed elettroacustica supportate dall’invio di materiale multimediale.
Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza
Malagola fa parte delle attività di formazione teorico-pratiche avviate dal Centro di produzione ed Ente di formazione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro.
Operazione Rif. PA 2023-20219/RER approvata con DGR n. 2096 del 04/12/2023 e cofinanziata con risorse del FSE+ 2021-2027 e della Regione Emilia-Romagna
Gestisci Consenso Cookie
Questo sito web utilizza i cookie. Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.