In occasione di Perfetta, scritto e diretto da Mattia Torre, con Geppi Cucciari, in scena per La Stagione dei Teatri 2024/2025 venerdì 22 e sabato 23 novembre 2024 alle 21:00 e sabato 12 alle ore 21:00 e domenica 13 aprile 2025 alle ore 15:30 al Teatro Alighieri, un approfondimento a cura di Federica Ferruzzi.
Mattia Torre è stato autore teatrale, sceneggiatore e regista. Con Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo ha scritto la serie tv Buttafuorie, dal 2007, la prima, la seconda (in cui è stato anche co-regista) e la terza stagione di Boris. Con gli stessi autori ha scritto e diretto Boris – Il film. Nel 2014 ha firmato la realizzazione del film Ogni maledetto Natale. Nel 2015 ha scritto con Corrado Guzzanti la serie tv Dov’è Mario?. Nel 2017 è stato autore della serie tv La linea verticale dalla quale trae il romanzo omonimo (Baldini+Castoldi). Nel 2019 sono usciti per Mondadori i “sette atti comici” In mezzo al mare. Ricchissima la produzione per il teatro di cui, fra gli altri, fa parte anche Perfetta. Nel 2021 ha vinto il David di Donatello per la migliore sceneggiatura originale del film Figli.
Rispetto al libro da cui è stata estratta Perfetta, Alessandro Ferrucci, sul Fatto Quotidiano, ha affermato: “Vorrei che le persone leggessero In mezzo al mare, la raccolta dei suoi sette atti comici. Ad un certo punto Torre scrive: ‘Sei un pezzo di un grande ingranaggio, e siccome siamo in Italia, l’ingranaggio è vecchio, arrugginito e si muove a fatica. D’altra parte, il tuo cuore non è mai stato così grande’. Questo era lui”.
Per raccontarlo abbiamo deciso di scegliere alcune delle parole che Mattia Torre ha affidato a Graziano Graziani in un’intervista del 14 giugno realizzata a Rai Radio 3 per Fahrenheit e pubblicata interamente sul sito Il Tascabile.
Come nasce la scrittura per il teatro di Mattia Torre?
In realtà nasce casualmente. Ho sempre avuto un grande desiderio di scrivere, lo facevo già dall’adolescenza. Scrivevo, in realtà, cose orribili, ma lo facevo con grande ostinazione. Poi, il mio amico e collega Giacomo Ciarrapico – che all’epoca studiava al centro sperimentale, faceva recitazione – decise che era un “cane”, che non era proponibile come attore, e quindi mi propose di scrivere un testo insieme. Per me era una follia, perché non avevamo esperienza, e invece lui bloccò il teatro e questo ci costrinse ad andare in scena, con una compagnia che formammo al tempo, partendo da un copione che – forse proprio grazie alla data di scadenza, al fatto che dovevamo per forza andare in scena – risultò essere un copione felice. Ed era la prima volta che coniugavamo la comicità a servizio di un contenuto, che è quello che abbiamo poi sempre cercato di fare. Così a questo spettacolo ne è seguito un altro, poi un altro ancora, finché nel 2000 mi sono lanciato nel mio primo monologo. Che era un po’ un azzardo, perché cercare di tenere l’attenzione su un solo personaggio e su un solo racconto era per me un territorio nuovo. Ma lo spettacolo andò molto bene e a me piacque tantissimo, così ho continuato sulla strada dei monologhi, alternando quella scrittura ad altre forme, come la sceneggiatura di Borise altre cose che abbiamo realizzato per la televisione o per il cinema. A pensarci bene l’approccio è stato sempre molto simile: cercare di raccontare dei pezzi della nostra realtà, del nostro paese. Che fosse teatro, una serie televisiva oppure un film, l’atteggiamento di base era più o meno lo stesso. Magari cambiano le forme, i criteri di produzione, però quell’approccio iniziale io lo continuo sempre a cercare.
Azzardo, da amante del teatro, una differenza di approccio. Nella scrittura teatrale forse c’è più spazio per andare a fondo nei sentimenti profondi dei personaggi. Come avviene in In mezzo al mare, monologo che segna l’inizio della complicità con Valerio Aprea, o in Migliore, che invece dà il via alla collaborazione con Valerio Mastandrea. Il primo racconta della difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo, il secondo tratteggia la situazione beffarda di un uomo che più si comporta bene e più viene bastonato dalla vita, mentre quando sceglie di essere egoista e di sopraffare gli altri comincia ad ottenere tutto.
In effetti Migliore racconta una storia molto amara, in realtà. Il fatto che si ridesse così tanto ci preoccupava, però incarnava proprio quel tipo di ambiguità che volevamo proporre al pubblico. La gente finisce per riconoscersi, empatizzare e addirittura tifare per dei mostri che però, per motivi ancestrali, hanno una qualche presa su di noi.
In effetti, i tuoi personaggi a volte incarnano una “mostrificazione” ma, nonostante questo, continuano a somigliarci parecchio. Ad esempio Gola scende davvero in profondità in un grande vizio degli italiani.
È vero, Golaè inesportabile. È una strana creatura, nata per caso, per una piccola rassegna teatrale al teatro Ambra Jovinelli. Poi è diventato il mio testo più rappresentato in assoluto. Lo hanno fatto attori e attrici, e persino cantanti: l’ho visto fare da Fiorella Mannoia all’Auditorium. Tante versioni, molto diverse e tutte bellissime. Anche in quel caso c’è una sorta di approccio sociologico: cercavo di porre lo sguardo su una serie di cose che facciamo, che ormai abbiamo assimilato e di cui non ci rendiamo conto. E poi c’è la volontà di raccontare il mondo attorno a noi, che viviamo in un paese così complesso, e raccontare le emozioni che ci suscita.
Gola ha anche una comicità molto accentuata, che non è solo qualcosa che si attiva dal vivo, grazie alla bravura dell’attore. Anche nella lettura, la comicità della tua scrittura resta intatta. E questa è una cosa a tratti straordinaria perché quasi sempre leggere il teatro è difficile, quasi ostico, una cosa per amatori che sanno intravedere come poi saranno le parole sulla scena. I tuoi “sette atti comici”, raccolti nel libro Mondadori, conservano la loro potenza anche sulla pagina, contravvenendo a questa regola del teatro.
Per fortuna, perché sennò il libro sarebbe nei guai! Ovviamente abbiamo presentato i sette atti comici come dei racconti, ma il riscontro c’è, perché il libro è stato accolto come un’operazione di narrativa. La definizione di “sette atti comici” mi fa sorridere, è una scelta che abbiamo inserito per controbilanciare la cupezza della copertina, che abbiamo voluto molto sobria ed elegante, ma allo stesso tempo volevamo che si percepisse che si tratta di un libro divertente, non serioso né plumbeo.
(…)
Figli va a pescare nella tua storia personale. La tua biografia è un motore importante per te?
Nel caso di Figlidevo ammettere che l’esperienza personale è servita per la conoscenza della materia. È sempre utile, in scrittura, sapere bene di che cosa si parla. Quando l’ho scritto la prima volta l’ho trovato molto amaro e un po’ mi vergognavo, perché non volevo dare un segnale così disfattista e cupo. Poi invece mi sono reso conto che c’era stata un’adesione vasta e istintiva, che mi ha molto stupito. Effettivamente è un tema che non riguarda solo il singolo, ma racconta anche delle enormi difficoltà del nostro tempo e del nostro paese, l’Italia, dove le famiglie non sono molto aiutate. Un secondo figlio, per quanto possa suonare strano paragonarlo ad una “bomba”, in questo contesto può essere la cosa che fa deflagrare tutto. E questa è una dimensione tragicomica, perché c’è un lato difficile ma, poiché le cose si possono leggere attraverso tante chiavi, c’è sicuramente una chiave comica potente.
(…)
Quanto sono stati importanti per te gli incontri, le persone con cui hai collaborato?
Sono stati fondamentali. Soprattutto nei monologhi, perché in quel caso l’attore è tutto. Le mie regie sono sempre molto essenziali: ci sono le musiche e le luci, che hanno una funzione molto importante, ma tutto il resto è nelle mani dell’attore. Io lavoro molto sull’agilità, sull’assenza di orpelli o di strumenti inutili. È tutto nel testo e nell’attore. E quindi all’attore è demandato un lavoro enorme e gli attori che hanno lavorato con me hanno sempre aggiunto qualcosa di essenziale. Io stesso ho imparato con loro come dirigere un singolo attore in scena, cosa non facile. È stato un processo virtuoso. Io agli attori devo moltissimo. Per altro, poiché provengo da una dimensione di compagnia, per me la condivisione con gli attori è la prima cosa e la più importante. È quella che può innescare un processo molto bello.
(…)
I sette atti comici hanno tematiche diverse, ma c’è qualcosa che li accomuna: un certo gusto per l’iperbole. Si parte da un dato, spesso molto quotidiano e vicino a noi, ma il ragionarci sopra, lo svisceramento di quel pensiero, porta a delle vette iperboliche molto comiche ma altrettanto amare. Qual è la scintilla, l’innesco, per la scrittura di un tuo pezzo?
Questa è una questione molto interessante, perché il fenomeno delle digressioni è affascinante ma anche pericolo, dato che può appesantire il testo. Io tendo spesso a sviare dal racconto, ad aprire delle bolle che poi mi capita spesso di tagliare, perché altrimenti rischierei di fare spettacoli di sole digressioni, che non procedono mai. D’altra parte credo che una delle abitudini più interessanti della scrittura, quando è praticata nel tempo, è quella di saper individuare nella realtà cosa è sviluppabile, cosa può essere interessante da raccontare e declinare in chiave comica o tragicomica. Ci sono alle volte cose che all’inizio sembrano divertentissime, poi però andando avanti non funzionano (o non le sai far funzionare tu), e altre cose che invece esplodono, per le quali avverti già da subito la possibile empatia del pubblico. Però è vero, la digressione può essere molto potente, ed è qui che risiede la grande libertà della scrittura, che a teatro è ancora più forte, perché ci ritroviamo in una dimensione molto più autarchica, dove non hai praticamente nessuno ostacolo, ad esempio produttivo; quindi puoi fare davvero quello che vuoi. Semmai bisogna imparare a contenerla un po’, questa libertà.
I tuoi testi hanno fatto un viaggio dal teatro alla pagina scritta. Questo ha significato rimaneggiarli? E anche nelle messe in scena come fai, tendi a riscrivere i tuoi testi, a cesellarli di volta in volta?
Questo è un lavoro che, in realtà, tendo a fare prima che lo spettacolo vada in scena. Ho una rosa di lettrici e lettori molto severi, a cui faccio leggere il testo quando è pronto: a seconda delle reazioni cerco di capire se sto andando sulla strada giusta. Una volta mi sono ridotto talmente all’ultimo, e mi sono ritrovato a fare dei periodi immersivi nella scrittura, che alla fine non capivo più nulla. A quel punto se qualcuno mi avesse detto “guarda, non ci siamo”, penso che avrei buttato tutto. Comunque sia avere il primo ok di queste persone, a partire da mia moglie, è per me già un passo importante. Poi torno sul testo e scendo molto nel dettaglio, lavoro maniacalmente anche sulle singole virgole, perché quando arriva il giorno della prima deve essere tutto perfetto.
Il Master di I livello IKONA dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna forma esperti nella produzione video, nella curatela digitale e nella valorizzazione del patrimonio audiovisivo dello spettacolo dal vivo.
Il master di primo livello IKONA. Produzione, curatela digitale e valorizzazione del patrimonio audiovisivo dello spettacolo dal vivo è frutto del dialogo tra il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e il Dipartimento di Beni Culturali – Campus Ravenna, in stretta connessione con Ravenna Teatro, il Comune di Ravenna, ERT Emilia-Romagna Teatro Fondazione e la Fondazione Flaminia.
Il master opera nel campo della valorizzazione del patrimonio immateriale dello spettacolo dal vivo e dei suoi processi di creazione (teatro, danza, musica, performance) ed ha come obiettivo quello di preparare e consolidare professionalmente – per la prima volta nel panorama nazionale ed europeo – un’unica figura capace di agire in un doppio ambito: come videomaker, al fine di elaborare nuovi protocolli di documentazione e ripresa dello spettacolo dal vivo (per l’archiviazione, per lo streaming, per la fruizione in piattaforme on demand o affini), e come curatore/curatrice di archivi audiovisivi in grado di progettare azioni di promozione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale immateriale dello spettacolo dal vivo, sia in ambito pubblico sia nel settore privato, sostenendo e incrementando le attività di Teatri, Enti Lirici, Musei, Fondazioni che, a vario titolo, si occupano di spettacolo, in Italia e in Europa.
Un nuovo percorso da Porto Corsini, Marina di Ravenna, Punta Marina, Lido Adriano e Porto Fuori per la Stagione 2024-2025
Da diversi anni Ravenna Teatro offre ai residenti delle Circoscrizioni Nord e Sud del Comune di Ravenna e dei Comuni di Alfonsine e Voltana, l’opportunità di assistere agli spettacoli de La Stagione dei Teatri usufruendo di un servizio di trasporto gratuito.
Dal risvolto sia pratico che sociale, il servizio vuole coinvolgere una fascia di età eterogenea con un particolare pensiero agli studenti. Ogni viaggio sarà occasione di incontro tra cittadini accomunati dalla passione per il teatro, che saranno accompagnati da una presentazione dello spettacolo.
Per la prima volta quest’anno il servizio comprende anche Porto Corsini, Marina di Ravenna, Punta Marina, Lido Adriano e Porto Fuori.
L’abbonamento conta 8 appuntamenti:
Geppi Cucciari Perfetta, Marco Martinelli, Marco Cacciola Lettere a Bernini, Gianni Fantoni Fantozzi. Una tragedia, Andrea Pennacchi, Marco Baliani Arlecchino?, VicoQuartoMazzini La ferocia, Elio De Capitani Moby Dick alla prova, Teatro Sotterraneo L’angelo della storia, Renato Carpentieri Sarabanda.
Gli spettacoli iniziano alle ore 21:00. Orari e fermate sono da concordare in base alle adesioni. Il costo dell’abbonamento è di 146 € (per gli under26 50 €).
Di seguito le date e i percorsi:
LINEA CIRCOSCRIZIONI NORD, ALFONSINE E VOLTANA
LINEA LIDI E PORTO FUORI
Marco Martinelli, Marco Cacciola Lettere a Bernini Linea circoscrizioni nord, Alfonsine e Voltana giovedì 5 dicembre Linea Lidi e Porto Fuori martedì 10 dicembre
Storie di Ravenna: dal 21 ottobre la rassegna che quest’anno arriva anche al Teatro Alighieri; continua la collaborazione nell’ambito del Festival delle Culture
A partire da lunedì 21 ottobre, alle 18:00 al Teatro Rasi, torneranno gli appuntamenti di Storie di Ravenna, la serie di spettacoli che nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando i tempi e i linguaggi del teatro. Un racconto a più voci, corredato da immagini, suoni e letture, che intende arrivare ad un pubblico vasto ed essere un momento di incontro e condivisione.
Novità di quest’anno, la rassegna toccherà anche il Teatro Alighieri con una puntata dedicata agli Ottant’anni dalla Liberazione di Ravenna.
Come l’anno scorso, ai sei spettacoli, che si susseguono fino ad aprile, si aggiungerà quello sul processo migratorio in programma il 13 maggio nell’ambito del Festival delle Culture.
Storie di Ravenna è ideato e curato da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Federica Ferruzzi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Laura Orlandini, Alessandro Renda, con la collaborazione di Antropotopia e Les Bompart Produzioni.
Nell’ambito del Festival delle Culture, Ravenna Teatro propone, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, una puntata speciale di Storie di Ravenna
Gli abbonamenti sono in vendita esclusivamente giovedì 17 e venerdì 18 ottobre dalle ore 15:00 alle 18:00 e sabato 19 ottobre dalle 10:00 alle 13:00 al Teatro Rasi.
I biglietti si possono acquistare negli stessi giorni e, a seguire, il giovedì dalle ore 16:00 alle 18:00 al Rasi e sulla BIGLIETTERIA ON-LINE. I biglietti della data del 9 dicembre si possono acquistare anche al Teatro Alighieri. I posti disponibili saranno in vendita da un’ora prima di ogni spettacolo (è sempre consigliato l’acquisto in prevendita).
Storie di Ravenna è supportato da Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Fondazione del Monte, Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, Assicoop Romagna Futura, Coop Alleanza 3.0, Sedar Cna Servizi, Reclam, Nuova OLP
Inizia a partire da venerdì 11 ottobre una serie di cinque spettacoli con un appuntamento tra teatro e sport
A partire dal mese di ottobre, il Teatro Socjale di Piangipane torna ad ospitare gli spettacoli del cartellone che Ravenna Teatro organizza fino ad aprile: cinque gli appuntamenti previsti per la quinta edizione di Al Socjale, di cui uno incentrato sul rapporto tra teatro e sport.
“Siamo felici – osserva Alessandro Argnani, co-direttore di Ravenna Teatro – di continuare ad animare un luogo a noi caro, un piccolo teatro emblema dell’essenza cooperativa, insieme a Fondazione Teatro Socjale. Idealmente ci piace pensare di aver raccolto il testimone lasciato dai cooperatori oltre cento anni fa, per portare avanti una semina che continua a regalare cultura. Il Cartellone comprende anche gli spettacoli dedicati ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze, de La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole, perché riteniamo sia importante offrire le stesse opportunità al giovane pubblico di città e forese. Tra i titoli proposti, infine, anche quest’anno intendiamo approfondire il tema che lega teatro e sport, un nesso stretto, animato da principi simili”.
La nuova stagione teatrale organizzata da Ravenna Teatro al Teatro Socjale di Piangipane prenderà avvio venerdì 11 ottobre con lo spettacolo di Roberto Mercadini dal titolo Noi siamo il suolo, noi siamo la terra. Monologo per una cittadinanza planetaria scritto e diretto da Mercadini. Il secondo appuntamento del mese di ottobre sarà giovedì 24 con uno spettacolo del Teatro Koreja dal titolo Paladini di Francia. Spada avete voi, spada avete io!, dove il teatro d’attore si unirà a quello di figura tra marionette e pupi. I due spettacoli in calendario a novembre saranno il 9, con Ab oriri – Tentativi di procreazionedella Compagnia Caruso-Garante, breve storia di una lunga ricerca di procreazione, mentre il 28 seguirà un affondo nella tradizione romagnola con il testo di Raffaello Baldini, Zitti Tutti!, portato in scena da Denis Campitelli. L’ultimo titolo di aprile, in calendario il 29, sarà Olmo. Io corro per vendetta, lo spettacolo di teatro e sport firmato da Eugenio Sideri che vede protagonista Enrico Caravita. Il testo si ispira alla storia di Marco Olmo, ultramaratoneta italiano, vincitore di numerosi ultratrail.
Il poeta e drammaturgo di Cesena porta in scena un monologo solo all’apparenza visionario, basato su dati scientifici che alimentano storie spiazzanti popolate da personaggi stralunati. Una riflessione sul legame, strettissimo, tra ecologia e economia, e su come ecosistemi all’apparenza lontani in realtà possano interagire tra loro.
PALADINI DI FRANCIA di Cantieri Teatrali Koreja è un piccolo capolavoro che unisce il teatro d’attore con quello di figura. Uno spettacolo colto e coinvolgente, tragicomico e metateatrale, ricco di citazioni e che riesce sia a divertire che a commuovere grazie anche alla delicata poesia di “Cosa sono le nuvole” di Pasolini, fonte d’ispirazione anche per i personaggi, attori/pupi che si muovono sui lati della scena, cambiando i costumi a vista. Rinaldo, Astolfo, Angelica, Bradamante, Fiordiligi, Orlando: i personaggi dell’Ariosto ritornano in vita raccontando le conseguenze della guerra e dell’amore, il destino e la ricerca quotidiana della propria dignità; narrano la loro storia ma in definitiva la storia di tutti noi, immersi in un mondo meraviglioso di cui possiamo solo sfiorare la bellezza.
Sabato 9 novembre ore 21:00 Compagnia Caruso – Garante
Ci sono anime che nascono sotto un cavolo, altre le porta la cicogna.
Altre invece partono, cambiano rotta, tornano indietro, si perdono negli abissi… sembrano non approdare mai.
“Pronto, mi senti? Mi aspetti? Sto arrivando da te!”
Breve storia di una lunga ricerca di procreazione.
Protagonista di questo testo, scritto nel 1993 da Raffaello Baldini, è il dialetto romagnolo. Il monologo verte sulle vicende di un piccolo benestante le cui parole tradiscono una realtà vuota. Su una scena scarna, composta da pochi elementi, un uomo parla ininterrottamente raccontando di sé, del suo paese, della sua gente, dei figli e dei tradimenti, fino a rendersi conto che il profluvio di parole che usa serve solo a riempire vuoti che restano incolmabili.
Un nome che evoca vittorie e imprese, quasi una leggenda nelle corse ultra trail. Un uomo che nella corsa ha cercato vendetta e riscatto. E quando le parole si azzerano, quando il clamore si cheta, quando le medaglie lasciano il posto al respiro e al battito del cuore, ecco, lì abbiamo cercato Marco Olmo. Un campione che non vuole esserlo, un atleta estremo che con i suoi passi, uno dopo l’altro, ha girato due volte la crosta terrestre. Ma prima di tutto un uomo, che smaschera la vanità del mito e offre se stesso e la propria vulnerabile umanità.
Paladini di Francia. Spada avete voi, spada avete io!
domenica 3 novembre ore 16:00 | famiglie lunedì 4 novembre ore 10:00 | scuole
Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye
Thioro. Un Cappuccetto rosso senegalese
domenica 12 gennaio ore 16:00 | famiglie
Drammatico Vegetale
Medoro, il Principe cieco
lunedì 20 gennaio ore 10:00 | scuole
Campsirago Residenza
3 Pigs. Cosa è casa
domenica 9 marzo ore 16:00 | famiglie lunedì 10 marzo ore 10:00 | scuole
Teatro Gioco Vita
Il più furbo. Disavventure di un incorreggibile lupo
domenica 23 marzo ore 16:00 | famiglie lunedì 24 marzo ore 10:00 | scuole
Teatro all’improvviso
Tre sagome. In un giorno, in una notte, in una vita
INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Intero 12 euro
Ridotto* 10 euro
*under 26, abbonati a La Stagione dei Teatri, residenti a Piangipane.
Per lo spettacolo Noi siamo il Suolo, noi siamo la Terra! ingresso unico 15 euro
Per lo spettacolo Paladini di Francia. Spada avete voi, spada avete io! ingresso unico 5 euro
Ingresso unico 5 euro spettacoli de La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole
È possibile prenotare una porzione di cappelletti al termine degli eventi al costo di 8 euro al 333 7605760
Il Teatro Socjale si trova in via Piangipane 153 a Piangipane (Ravenna)
La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Reclam, Ottima, Bcc ravennate, forlivese e imolese, Cna, Reclam
e in collaborazione con Mar, Accademia Perduta Romagna Teatri, Assitej Italia, Small Size Network, Paft, Istituzione Biblioteca Classense
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna e Dintorni, Ravenna24ore, Setteserequi
La Stagione dei Teatri ’24/’25 si presenta alla città: tradizione e contemporaneo si incontrano per mettere in vita nuove sfide
Tra prime nazionali e nuovi protagonisti, sono una ventina gli spettacoli che animeranno la Stagione; è possibile abbonarsi fino al 4 novembre.
È stato presentato ufficialmente alla città, sabato 28 settembre, il cartellone de La Stagione dei Teatri, organizzato da Ravenna Teatro in collaborazione con l’Amministrazione comunale, che sarà ospitato nei due teatri cittadini, il Rasi e l’Alighieri. Nel corso della mattinata sono intervenuti due dei protagonisti che ritroveremo anche in Stagione: l’attore e regista Marco Baliani, che in febbraio porterà lo spettacolo Arlecchino?, con Andrea Pennacchi, e la regista Licia Lanera, che per la prima volta metterà in scena Altri Libertini dell’indimenticato Pier Vittorio Tondelli.
La nuova Stagione dei Teatri sarà caratterizzata da affondi in una tradizione rivisitata, come nel caso del già citato Arlecchino? e di Moby Dick alla prova, quest’ultimo firmato dal regista Elio De Capitani, considerazioni sul tema del lavoro, introdotte dal ragioniere più famoso d’Italia, Ugo Fantozzi, qui impersonato dal comico Gianni Fantoni, riflessioni sull’essere donna, ieri come oggi, proposte da Marta Cuscunà, Geppi Cucciari, Concita De Gregorio, Maša Pelko e Chiara Lagani, introspezioni nell’animo umano fornite dal lavoro di Nicola Lagioia – che dà il titolo allo spettacolo della compagnia VicoQuartoMazzini, La ferocia – così come avviene in Via del popolo o, ancora, in Manson, spettacolo di Fanny & Alexander con Andrea Argentieri. La prossima Stagione sarà inoltre arricchita dal nuovo lavoro ideato da Marco Martinelli e Ermanna Montanari e dedicato alla figura di Gian Lorenzo Bernini, che porterà con sé occasioni di incontro e approfondimento lungo il mese di dicembre con giornalisti e studiosi. In questo ambito si colloca lo spettacolo di Alberto Giorgio Cassani su Leon Battista Alberti con Gianfranco Tondini.
La formula dell’abbonamento prevede sei titoli fissi e due a scelta sui quattordici disponibili. Sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento alla Stagione teatrale creando un proprio percorso entro il 4 novembre. I prezzi non hanno subito variazioni. Grande attenzione continuerà ad essere riservata anche a chi ha meno di 26 anni, che potrà usufruire di abbonamenti a prezzi ridotti.
“Mai come in questo periodo storico – sottolineano i due co-direttori di Ravenna Teatro, Alessandro Argnani e Marcella Nonni – riteniamo ci sia bisogno di una cultura intesa come rito collettivo, come antidoto ad una quotidianità sempre più sopraffatta dalla contingenza. Il nuovo Cartellone che presentiamo alla città contiene titoli e protagonisti in grado di affrontare i grandi temi dell’oggi, lasciando spunti di riflessione utili per ridisegnare nuove traiettorie”.
I sei spettacoli fissi, programmati al Teatro Alighieri, sono: Perfetta, un testo di Mattia Torre interpretato da Geppi Cucciari, che ricorda quanto il ciclo mestruale influenzi la vita delle donne; Lettere a Bernini, il nuovo lavoro del regista ravennate Marco Martinelli sul maggiore esponente dell’arte figurativa barocca, Gian Lorenzo Bernini;Fantozzi. Una tragedia, con la regia di Davide Livermore che guida sulla scena Gianni Fantoni per immortalare il ragioniere più famoso d’Italia; Arlecchino? uno spettacolo di Marco Baliani, con protagonista Andrea Pennacchi, che racconta di un’Italia piena di contraddizioni; Moby Dick alla prova, spettacolo di Elio De Capitani che si rifà all’adattamento di Orson Welles del romanzo di Melville; L’angelo della storia, un testo di Teatro Sotterraneo che trae spunto dall’ultimo lavoro di Walter Benjamin e che rappresenta la metafora del progresso che avanza. A margine di ognuno degli spettacoli fissi, fatta eccezione per Perfetta, seguirà, il sabato successivo all’andata in scena, il tradizionale incontro delle 18:00 alla Sala Corelli del Teatro Alighieri.
Nella rosa dei titoli che compongono gli spettacoli a scelta compaiono invece Altri libertini, tratto dall’omonimo romanzo di Pier Vittorio Tondelli, con la regia di Licia Lanera e la presenza, tra gli altri, dell’attore delle Albe Roberto Magnani; Impronte dell’anima, in omaggio alla giornata della memoria; i due progetti di Fanny & Alexander dal titolo Manson e Maternità; lo spettacolo Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, che vede in scena la giornalista Concita De Gregorio e la cantautrice Erica Mou; Fratellina, vincitore del Premio Le Maschere del Teatro 2023 come miglior spettacolo; Via del popolo, di e con Saverio La Ruina; Five Kinds Of Silence, della regista slovena Maša Pelko che affronta il dramma della violenza familiare; My Body Solo, uno spettacolo prodotto da Nanou; Mulinobianco. Back to the green future, una riflessione di Babilonia Teatri sull’ambiente; La ferocia, tratto dall’omonimo capolavoro di Nicola Lagioia; Voodoo, con Eleonora Sedioli di Masque Teatro; La semplicità ingannata. Satira per attrici e pupazze sul lusso di essere donne, in cui Marta Cuscunà si interroga sulla condizione femminile prendendo spunto dalla resistenza attuata dalle monache del convento di Santa Chiara di Udine nel ‘500. Chiude il cartellone lo spettacolo Sarabanda, ispirato all’opera di Ingmar Bergman.
Si segnala, infine, l’evento speciale di sabato 18 gennaio, quando, alle 21:00, il Teatro Rasi accoglierà lo spettacolo Mangiare tutto! dell’ex concorrente di Masterchef Nicolò Califano, scritto da Califano insieme all’autore ravennate Matteo Cavezzali.
PRESENTAZIONI ITINERANTI
Come lo scorso anno, nel mese di settembre sono iniziate le presentazioni itineranti: studi professionali, dipartimenti universitari, sedi di associazioni, scuole, case di privati e centri di aggregazione dal cuore della città alla periferia ospiterano, fino a fine ottobre, il racconto degli spettacoli in Cartellone.
IN VIAGGIO VERSO IL TEATRO
Anche quest’anno Ravenna Teatro torna ad offrire ai residenti delle Circoscrizioni Nord e Sud del comune di Ravenna e a quelli del comune di Alfonsine e di Voltana l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio di trasporto gratuito. Si tratta di un progetto molto caro al pubblico di ogni età, dai giovani agli anziani, che permette di spostarsi gratuitamente in orario serale e di essere riaccompagnati al termine dello spettacolo (abbonamento più servizio di trasporto 146 euro / under 26 50 euro). Novità di quest’anno, il viaggio si aprirà ai lidi ravennati – da Marina di Ravenna a Punta Marina a Lido Adriano – fino alla frazione di Porto Fuori.
CONCORSO PER LE SCUOLE
Anche nella Stagione ’24-’25 tornerà il consueto concorso rivolto alle scuole. La proposta è quella di recensire uno o più spettacoli in calendario attraverso linguaggi congeniali ad alunni e alunne (dalla creazione di un testo scritto alla realizzazione di un video). Una giuria qualificata assegnerà il primo premio alla classe vincitrice, che avrà la possibilità di partecipare ad un viaggio alla scoperta di realtà italiane che presentano percorsi simili a quelli di Ravenna Teatro. Questo aspetto si legherà al progetto IN VIAGGIO CON RAVENNA TEATRO – un itinerario alla scoperta di realtà che condividono valori simili a quelli di questo Centro di Produzione – che quest’anno porterà a visitare, in primavera, la città di Lecce, Teatro Koreja e altri luoghi d’arte e di teatro.
Numerose le collaborazioni che proseguono anche quest’anno su fronti diversi: nell’ambito della formazione si rinsalda il rapporto con Fondazione Flaminia e crescono i progetti costruiti insieme al MAR, Museo d’arte della città di Ravenna, all’istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi e all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Sempre in ambito cittadino, continuano le collaborazioni con associazioni di categoria e di volontariato, come Avis, e con realtà private quali ad esempio Fondazione Sabe o il ristorante Al Passatore. Da quest’anno Ravenna Teatro ha poi stretto nuove collaborazioni con partner diversi: un percorso è stato avviato con Cgil sui temi del lavoro, in occasione dello spettacolo Fantozzi. Una tragedia, così come è stato stretto un rapporto con Cbr consulenze sul titolo Moby Dick alla prova di Elio De Capitani. Camst, cooperativa San Vitale, l’Albergo del Cuore e Il Solco saranno invece coinvolti sul progetto di Teatro la Ribalta, Impronte dell’anima, nell’ambito di iniziative legate alla Giornata della Memoria. Si rinnova, infine, la collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì, che rende il teatro accessibile anche a non vedenti e a ipovedenti. Si ringraziano Cometha, Nuova OLP, Scotto Shipping e Romagna Acque, realtà locali da sempre vicine a Ravenna Teatro. Si ricorda che da quest’anno il bar del Teatro Alighieri aprirà alle ore 20:00 per dare modo a spettatrici e spettatori di fermarsi per un periodo più lungo prima dell’inizio degli spettacoli.
ABBONAMENTI
È possibile rinnovare o acquistare l’abbonamento fino a lunedì 4 novembre.
L’abbonamento conta 8 appuntamenti 6 titoli fissi: Perfetta, Lettere a Bernini, Fantozzi. Una tragedia, Arlecchino?, Moby Dick alla prova, L’angelo della storia 2 titoli a scelta tra:
Altri libertini, Impronte dell’anima, Manson, Maternità, Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, Fratellina, Via del popolo, Five Kinds Of Silence, My body solo, MulinoBianco, La ferocia, Voodoo, La semplicità ingannata, Sarabanda
Fino a lunedì 4 novembre
Platea e palco I, II e III ordine Teatro Alighieri, I settore Teatro Rasi
intero 165 €, ridotto* 146 €, under26 50 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 167 €
Galleria e palco IV ordine Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 113 €, ridotto* 103 €, under26 40 €, Ti presento i miei (under20+genitore) 122 €
Loggione Teatro Alighieri, II settore Teatro Rasi
intero 55 €, under26 38 €
BIGLIETTI
I biglietti sono in vendita da sabato 9 novembre presso il Teatro Alighieri; telefonicamente con carta di credito o Satispay; su questo sito; presso le agenzie de La Cassa di Ravenna Spa e Iat Ravenna. Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto.
Prezzi e modalità di acquisto su BIGLIETTERIA.
Teatro Alighieri
Platea e palco I, II e III ordine intero 26 € ridotto* 22 € under26 10 €
Galleria e palco IV ordine intero 18 € ridotto* 16 € under26 10 €
Loggione intero 9,00 € under26 6 €
Perfetta
Platea e palco I, II e III ordine 40 €
Galleria e palco IV ordine 35 €
Loggione 20 €
*Cral aziendali, gruppi organizzati, docenti, oltre i 65 anni, TCI Touring Club Italiano, soci Coop Alleanza 3.0, Esp Club Card, soci Credito Cooperativo, Arci, Ali Intesa Sanpaolo, Avis, Amici di RavennAntica, Capit, Assicoop, Confcooperative, Coldiretti, Cna, Legacoop, Stadera, Unipol e Euro Company.
Tutte le informazioni sui vantaggi e le promozioni per gli abbonati, Cral aziendali, gruppi organizzati e gruppi scolastici, Ti presento i miei e il servizio di trasporto gratuito per gli spettatori del forese, Alfonsine e Voltana sono pubblicate su CONVENZIONI
Continua la collaborazione tra Ravenna Teatro, Consorzio Solco Ravenna e Asscor, una relazione che negli scorsi anni ha dato vita a diverse iniziative culturali dedicate alle persone ospiti delle case residenza anziani. La nuova collaborazione avrà durata triennale e ogni anno porterà spettacoli teatrali in tre diverse strutture di Ravenna: Garibaldi, Galla Placidia e Santa Chiara. Inoltre, per i familiari delle persone ospiti delle Cra, Ravenna Teatro mette a disposizione una tariffa scontata per gli spettacoli della domenica pomeriggio de La Stagione dei Teatri.
“Per noi – ha sottolineato Marcella Nonni, presidente di Ravenna Teatro – si tratta di una collaborazione preziosa, che arricchisce di un nuovo dialogo i nostri linguaggi. Il Teatro non ha età e siamo felici di farlo arrivare a chi, spesso, è impossibilitato a spostarsi”.
“Il progetto Teatro nelle Cra è per noi un’iniziativa molto importante – aggiunge Loredana Miceli, presidente di Asscor -; uno dei risultati della rete che le nostre case residenza hanno intessuto con il territorio e le comunità. Aprire le strutture alla comunità e ospitare iniziative culturali e sociali fa bene ai nostri ospiti, ai loro familiari e ai loro amici e ci aiuta a perseguire l’obiettivo che ci poniamo con le nostre strutture, cioè quello di offrire un servizio di qualità alla comunità”. Il progetto prende il via ufficialmente il 1° ottobre con un primo spettacolo aperto a tutti. L’appuntamento è per le 15.30 insieme all’Amministrazione comunale e ai rappresentanti di Solco e Ravenna Teatro. Lo spettacolo che andrà in scena sarà “Brisli. Briciole di poesia romagnola” che vedrà l’attore Denis Campitelli protagonista di un testo dedicato al dialetto e fatto di brevi racconti. Aneddoti e detti tipicamente romagnoli fra gusto, cibo e miseria scritti dagli autori più celebri della terra di Romagna.
Tra il mese di dicembre 2024 e maggio 2025 si terranno gli altri tre spettacoli previsti nel primo anno di progetto: “Giovanni Frignani. L’uomo che arrestò Mussolini”, con l’attrice ravennate Alice Cottifogli e il rapper Moder; “Recital per Due”, di Gianni e Paolo Parmiani, attori noti per i loro testi legati al dialetto, e “Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese”, una reinvenzione dal respiro africano di una delle fiabe europee più popolari al mondo.
Per informazioni – e per la biglietteria dello spettacolo del 1° ottobre – contattare Ravenna Teatro, tel. 0544 36239
Una nuova Stagione dedicata all’infanzia e all’adolescenza con le proposte di Drammatico Vegetale / Ravenna Teatro è in partenza dal mese di ottobre. Ampio il pubblico a cui La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole si rivolge: da un lato ci sono i ragazzi e le ragazze delle scuole, dal nido agli istituti secondari di primo e secondo grado, accompagnati dai loro insegnanti; dall’altro ci sono le famiglie, che attingono al potere immaginifico del teatro per donare ai bambini e alle bambine nuovi strumenti di lettura del presente. Come ormai da tradizione, i teatri coinvolti saranno il Teatro Rasi e il Teatro Socjale di Piangipane, in via Piangipane 153, a Piangipane, a cui si aggiungono il Teatro Alighieri, in via Angelo Mariani 2, e la sede delle Artificerie Almagià, in via dell’Almagià 2 a Ravenna.
La rassegna conta una trentina di spettacoli rivolti ad età diverse: dal nido alla secondaria di primo e secondo grado i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, vengono coinvolti in percorsi che, in alcuni casi, prevedono anche una partecipazione attiva. Compagnie provenienti da tutt’Italia si alternano in scena portando storie vincitrici di premi prestigiosi, che aiutano i piccoli ad acquisire importanti strumenti di crescita. In molti spettacoli sono inoltre presenti musicisti e musiciste, aspetto che contribuisce a cementare il legame con il mondo del teatro attraverso una lingua universale. Alcune di queste proposte sono opere a metà tra percorso teatrale e installazione, in altri casi prevedono un vero e proprio viaggio immersivo in cui sono coinvolti direttamente.
Caratteristica di questa nuova Stagione teatrale è il rapporto sempre più stretto con gli spettacoli de La Stagione dei Teatri, come dimostrano i due titoli, rispettivamente di apertura e di chiusura della Stagione, a cura di Ravenna Teatro: Se alzi un muro pensa a cosa lasci fuori, realizzato in collaborazione con Comune di Ravenna – Festival delle Culture 2024, in programma il 21 e 22 ottobre al Teatro Rasi, e martedì 13 e mercoledì 14 maggio, con L’Europa non cade dal cielo, in collaborazione con Arrivano dal mare! Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure. Un calendario che quindi continua nel solco delle grandi collaborazioni, come dimostrano, tra le altre, quelle con il Teatro del Drago, Libreria Momo, Istituzione Biblioteca Classense. Nell’ambito del ricco cartellone rientrano infine i Percorsi educativi al Teatro Rasi, rivolti a insegnanti e genitori in collaborazione con l’Ufficio Qualificazione e Formazione Scolastica del Comune di Ravenna che si svolgeranno tra marzo e maggio e che prevederanno anche un incontro di riflessione sulla Stagione passata.
Novità della nuova Stagione sono infine i laboratori, che partiranno da marzo e che coinvolgeranno direttamente i bambini a partire dai 5 anni di età.
La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna e si svolge in collaborazione con Assicoop Unipol Sai, Reclam, Bcc ravennate, forlivese e imolese, Ottima, Teatri del Drago, Libreria Momo, Assitej Italia, Small Size Network, Paft, Teatro Socjale.
Gli spettacoli per le scuole sono organizzati in collaborazione con Accademia Perduta / Romagna Teatri.
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Setteserequi, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna24ore.
12-18 anni, 50 minuti, teatro con attori nelle vesti di pupi giganti
dedicato a Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini
di Francesco Niccolini • regia Enzo Toma • con Letizia Cartolaro , Carlo Durante, Emanuela Pisicchio, Enrico Stefanelli • assistente alla regia Valentina Impiglia • ideazione scene Iole Cilento • realizzazione scene Porziana Catalano, Iole Cilento • musiche Pasquale Loperfido • voce di Carlo Magno Fabrizio Saccomanno • disegno luci Angelo Piccinni• riallestimento 2024 a cura di Carlo Durante, Silvia Ricciardelli • tecnici di compagnia Alessandro Cardinale, Mario Daniele
Premio EOLO AWARDS come Miglior Spettacolo – Premio Associazione Nazionale Critici del Teatro – Premio speciale della Giuria come Miglior Performance per il sostegno e lo sviluppo delle tradizioni The Great Petrushka, International Puppet Festival 2014_Ekaterinburg-Russia – Premio come miglior regista Harmony Word puppet Carnival 2014 – Bangkok-Thailand – Premio Internazionale “Il Teatro Nudo” di Teresa Pomodoro – Milano, Novembre 2016 Segnali 2009 – ventesima edizione premio EOLO AWARDS per il miglior spettacolo di Teatro Ragazzi a PALADINI DI FRANCIA
Teatro Rasi
domenica 27 ottobre ore 17:00 famiglie
lunedì 28 ottobre ore 10:00 scuole
5-10 anni, 50 minuti, teatro corporeo e visivo con attori e videoproiezioni
di Pietro Fenati • con Camilla Lopez, Elena Pelliccioni • musiche originali Matteo Ramon Arevalos • voce Brando Carella • cura dei movimenti Alessandro Bedosti • cavallo di legno Danilo Maniscalco • luci e suono Alessandro Bonoli • scene virtuali Ezio Antonelli • progetto Elvira Mascanzoni e Pietro Fenati • regia Pietro Fenati
Teatro Rasi
martedì 29 e mercoledì 30 ottobre ore 10:00 scuole (repliche in lingua francese)
domenica 3 novembre ore 16:00 famiglie (replica in italiano)
lunedì 4 novembre ore 10:00 scuole (replica in italiano)
11-16 anni (repliche in francese) / 5-12 anni (repliche in italiano), 45 minuti, teatro d’attore di narrazione con danze e musica dal vivo
ideazione Alessandro Argnani, Simone Marzocchi e Laura Redaelli • con Fallou Diop, Adama Gueye, Andrea Carella • organizzazione Moussa Ndiaye • regia Alessandro Argnani • coproduzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Accademia Perduta/Romagna Teatri, Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye
Premio Eolo Award 2019 per il miglior progetto produttivo, è stato assegnato allo spettacolo che “intrecciando lingue, strumenti musicali ed immaginari tra Italia e Africa, risulta essere una festa per gli occhi, per le orecchie e per il cuore.”
5-10 anni, 60 minuti, opera dei pupi
in collaborazione con Figure In Rete e Le arti della scuola – Teatro del Drago
La Compagnia Figli d’Arte Cuticchio è erede della più importante famiglia di pupari siciliani, Mimmo fonda a Palermo la compagnia nel 1971 e da allora opera nel centro storico della città siciliana conservando e tramandando un enorme patrimonio di tecniche tradizionali e offrendo al pubblico di grandi e bambini di tutto il mondo spettacoli sulle storie dei paladini. Nel 2008 l’UNESCO riconosce l’opera dei pupi come “patrimonio immateriale dell’umanità”.
concerto teatrale liberamente ispirato a Hoffmann e a Tchaikovsky e al mondo dello “Schiaccianoci”
regia, ideazione luci e scene Cosimo Severo • arrangiamento musicale da Tchaikovsky Fabio Trimigno • collaborazione ai brani originali Celestino Telera, Michele Lorenzo Telera, Fabio Trimigno • sguardo drammaturgico Stefania Marrone • con Alessandra Ardito (batteria e sarmonica), Celestino Telera (chitarra elettrica), Michele Telera (contrabbasso, percussioni), Fabio Trimigno (violino), quinto uomo in scena Luca Pompilio • fonica Carlo Giordano • assistente alla regia, foto di scena e cura della produzione Filomena Ferri • un ringraziamento a Nunzia Antonino per averci prestato la sua preziosa voce e a Rosa Merlino per averci donato la sua ombra • Un ringraziamento particolare a Michelangelo Campanale
Teatro Rasi
martedì 10, mercoledì 11, giovedì 12, venerdì 13 dicembre ore 10:00 scuole
5-10 anni, 40 minuti, teatro di narrazione con musica dal vivo e videoproiezioni
con Andrea Carella e Jenny Burnazzi • immagini di scena Iside Montanari • luci e audio Alessandro Bonoli • regia Pietro Fenati • organizzazione William Rossano, Sara Maioli
a un’idea di Anna Fascendini • drammaturgia Sofia Bolognini • oggetti scenici e marionette Mariella Carbone • musiche Luca Maria Baldini • in scena Barbara Mattavelli, Benedetta Brambilla, Sara Milani • regia Anna Fascendini • produzione Campsirago Residenza
Teatro Rasi
giovedì 23, venerdì 24 gennaio ore 10:00 scuole
di e con Flavio Panteghini • regia Albino Bignamini • scene e costumi Francesca Saunders • consulenza drammaturgica Albino Bignamini e Tiziano Manzini • luci Paolo Fogliato • foto Gianfranco Rota
Giornata della Memoria
14-18 anni, 60 minuti, teatro civile e di testimonianza con attori diversamente abili
di Giovanni De Martis e Antonio Viganò • con Mathias Dallinger, Jason De Majo, Edoardo Fattor, Michele Fiocchi, Paolo Grossi, Paola Guerra, Stefania Mazzilli Muratori, Johannes Notdurfter, Michael Untertrifaller • scene e regia Antonio Viganò • consulenza a scene e costumi Roberto Banci • costumi Sigrid Schwarzer • luci Melissa Pircali • produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro la Ribalta-Kunst Der Vielfalt in collaborazione con Theatraki e Lebenshilfe Südtirol
3-8 anni, 45 minuti, teatro d’attore, musica dal vivo, animazione video
con Marco Cantori e Giacomo Fantoni • musiche Giacomo Fantoni, Marco Cantori e Diego Gavioli • scenografia Marta Besantini • voce fuori campo Sofia Russo • video Diego Gavioli • tecnica Erio Lugli e Filippo Boschetti • regia Marco Cantori • produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri
Giornata della Memoria
11-14 anni, 70 minuti, teatro d’attore
In collaborazione con Istituzione Biblioteca Classense
con Margherita Mannino • drammaturgia Daniela Palumbo • regia Lorenzo Maragoni • costumi Silvana Galota • musiche Filippo Cosentino • direzione tecnica Alberto Gottardi • sound designer Marco Labruna • una produzione M.i.l.k. – Minds In a Lovely Karma • con il sostegno di Zaino Foodservice Srl e mpg.cultura • con il patrocinio di Associazione Figli della Shoah e Comunità Ebraica di Venezia in collaborazione con La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale
Teatro Rasi
martedì 11, mercoledì 12 febbraio ore 10:00 scuole
Viaggio fiabesco tra le pagine della memoria
di Valeria Pollice e Gianni Vastarella • regia Gianni Vastarella • con Valeria Pollice, Umberto Salvato, Vincenzo Salzano, Gianni Vastarella • si ringrazia Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e Ravenna Teatro
Teatro Rasi
giovedì 13, venerdì 14 febbraio ore 9:15 scuole sabato 15 febbraio ore 11:00 famiglie
2-6 anni, 50 minuti, percorso teatrale e sensoriale con elementi naturali
di Pietro Fenati • con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • regia Pietro Fenati • scenografia e figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • musiche originali Koro Izutegui (pianoforte e txalaparta Koro Izutegui, oboe Luigi Lidonnici) • luci e audio Alessandro Bonoli • organizzazione William Rossano, Sara Maioli • produzione Ravenna Teatro
Teatro Rasi
martedì 18 febbraio ore 10:00 scuole
martedì 18 febbraio ore 17:00 famiglie
mercoledì 19 febbraio ore 9:15 scuole
di Pietro Fenati • con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • regia Pietro Fenati • scenografia e figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • musiche Saya Namikawa • luci e audio Alessandro Bonoli • organizzazione William Rossano, Sara Maioli • produzione Ravenna Teatro
Teatro Rasi
domenica 2 marzo ore 17:00 famiglie
lunedì 3 marzo ore 10:00 scuole
di Pietro Fenati • con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • regia Pietro Fenati • scenografia e figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • musiche originali Koro Izutegui (viola Federica Cardinali, pianoforte Dante Canducci, Maria Letizia Sassaroli, Koro Izutegui, mixaggio Emilio Albertoni) • illustrazioni Agnese Ugolini • voci e disegni Giulio Iodice • luci, audio, video Alessandro Bonoli, Gilberto Bonzi • organizzazione William Rossano, Sara Maioli • produzione Ravenna Teatro
Teatro Socjale
domenica 9 marzo ore 16:00 famiglie
lunedì 10 marzo ore 10:00 scuole
3-7 anni, 50 minuti, teatro d’attore, ombre e danza
con Andrea Coppone • adattamento teatrale Enrica Carini, Fabrizio Montecchi • regia e scene Fabrizio Montecchi • sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari (dai disegni di Mario Ramos) • musiche Paolo Codognola • coreografie Andrea Coppone • costumi Tania Fedeli • disegno luci Anna Adorno • luci e fonica Rossella Corna / Cesare Lavezzoli • assistente alla regia Enrica Carini, Katja Gorečan • realizzazione sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari • realizzazione scene Sergio Bernasani • lo spettacolo è tratto dai libri di Mario Ramos Le plus malin, C’est moi le plus beau e C’est moi le plus fort editi da l’école des loisirs, Parigi
Teatro Rasi
martedì 11 marzo ore 10:00 scuole
martedì 11 marzo ore 17:00 famiglie
mercoledì 12 marzo ore 9:00 e 10:30 scuole
5-11 anni, 55 minuti, teatro d’attore e di figura, sonoro e immersivo
con Fabio Tinella • drammaturgia e regia Tonio De Nitto • dramaturg Riccardo Spagnulo • musiche originali Paolo Coletta • voiceover Sara Bevilacqua • sound designer Graziano Giannuzzi • scena Iole Cilento • burattini Michela Marrazzi • luci Davide Arsenio • costumi Lapi Lou • assistente scenografa Cristina Zanoboni • costruzione scenica Luigi Di Giorno • cura della produzione Claudia Zeppi • amministrazione Emanuela Carluccio • distribuzione Francesca D’Ippolito • produzione Factory compagniatransadriatica – Fondazione Sipario Toscana • con il sostegno di Segni new generations festival
PREMIO EOLO 2023 MIGLIOR SPETTACOLO PER LE NUOVE GENERAZIONI
Teatro Rasi
domenica 16 marzo ore 17:00 famiglie
lunedì 17 marzo ore 9:15 e 10:20 scuole
Uno spettacolo dedicato ad Arianna e ai suoi primi passi
di e con Emanuela Pisicchio e Maria Rosaria Ponzetta • cura tecnica Mario Daniele
(Un grazie speciale allo sguardo premuroso di Salvatore Tramacere, alle parole di Bruno Tognolini, alla passione di Laura Scorrano, alle “visioni” del Teatro La Baracca e alle preziose pedagogiste de “Lo sguardo altrove” di Bologna, Alessia Cingolani, Valentina Buvoli, Grazia Ghedini. Grazie alle molteplici braccia del teatro Koreja, che si sono fatte casa, culla, nido)
Premio Eolo Awards 2024 Miglior spettacolo dell’anno
Teatro Rasi
martedì 18, mercoledì 19 marzo ore 10:00 scuole
di e con Consuelo Ghiretti, Francesca Grisenti • scenografie Donatello Galloni • pupazzi e decorazioni Ilaria Comisso • musiche Claudio Poldo Parrino • produzione Accademia Perduta / Romagna Teatri • Liberamente tratto da Rosa Luna e i lupi di Magali Le Huche
testo Katia Scarimbolo • scene, luci e regia Michelangelo Campanale • con Catia Caramia, Cinzia Greco, Giuseppe Marzio, Luigi Tagliente • costumi Cristina Bari • assistente di produzione Sandra Novellino • tecnico di scena Vito Marra
Vincitore premio “L’Uccellino Azzurro” (festival “Ti Fiabo e ti Racconto” di Molfetta – Bari) edizione 2009 ed edizione speciale 2015
Teatro Socjale
domenica 23 marzo ore 16:00 famiglie
lunedì 24 marzo ore 10:00 scuole
2-6 anni, 35 minuti, teatro d’attore e videoproiezioni, omaggiando Kandinskij
di e con Flavia Bussolotto • composizione ed esecuzione musiche Michele Sambin • sistemi interattivi e creazioni digitali dal vivo Alessandro Martinello • foto Nicolò Degl’incerti e Alessandro Martinello • regia Flavia Bussolotto • contributi Pierangela Allegro per i pensieri condivisi e a Claudia Fabris, preziosa prima spettatrice
Teatro Rasi
domenica 6 aprile ore 11:00 famiglie
lunedì 7 aprile ore 17:00 famiglie
lunedì 7, martedì 8 aprile ore 9:15 scuole
di Pietro Fenati • con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • regia Pietro Fenati • scenografia e figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni • musiche Koro Izutegui • oboe Luigi Lidonici • luci e audio Alessandro Bonoli • organizzazione William Rossano, Sara Maioli • produzione Ravenna Teatro
drammaturgia e regia Federica Migliotti • collaborazione alla creazione e coreografie Damiano Ottavio Bigi • con Gaia Tinarelli • animatore oggetti di scena Marco Pulieri • musiche Michele Moi • elaborazioni sonore Valerio Camporini Faggioni • luci Marco Guarrera • costumi Nika Campisi • realizzazione cassettiera Adriano De Ritis • collaborazione artistica Chiara De Bonis • foto di scena Laila Pozzo • produzione Cranpi, MAT-Movimenti Artistici Trasversali, Compagnia TeatroViola • con il contributo di MiC – Ministero della Cultura • con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro Villa Pamphili e di Casa Laboratorio di Cenci e Ravenna Teatro per la residenza artistica a Vulkano
Teatro Rasi
martedì 13, mercoledì 14 maggio ore 10:00 scuole
12-18 anni, 60 minuti, teatro d’attore, narrazione e videoproiezioni
In collaborazione con Arrivano dal mare! Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure
ideazione, regia Alessandro Argnani • con Camilla Berardi, Massimo Giordani • testo di Laura Orlandini • aiuto regia Laura Redaelli • video Alessandro Penta • consulenza storica Michele Marchi, Lucrezia Ranieri • consulenza musicale Alessandro Luparini e Roberto Magnani • tecnico audio e luci Luca Fagioli • luci Roberto Magnani e Gerardo De Vita • organizzazione e promozione Mariangela Addalli, Serena Cenerelli, Chiara Maroncelli, Maria Chiara Parmiani • ufficio stampa Federica Ferruzzi
Al via la terza progettualità di FONDO, network per la creatività emergente composto da 16 partner, tra cui Ravenna Teatro, coordinato da Santarcangelo dei Teatri
Giovedì 11 luglio, parte ufficialmente la terza edizione di FONDO: progettualità dedicata allo sviluppo produttivo e alla crescita professionale di artiste e artisti emergenti nata per iniziativa di Santarcangelo dei Teatri e che coinvolge 16 partner italiani, tra cui Ravenna Teatro. In questa occasione saranno presentati al pubblico Genny Petrotta e Giorgiomaria Cornelio, le cui ricerche sono state scelte per essere sostenute e supportate in questa nuova edizione.
FONDO nasce con l’obiettivo di sostenere progetti performativi che per loro natura richiedono lunghi tempi di creazione. Il programma prevede un supporto economico di 20.000 € dedicato alla ricerca artistica di ogni artista, un totale di 50 giornate di residenza a progetto e ospitate dai partner, la partecipazione ad almeno 4 workshop/masterclass nell’arco di un anno guidate da autrici e autori internazionali, un prezioso momento di consulenza drammaturgica e confronto con la scena europea: uno sguardo esterno affidato a compagnie vicine ai linguaggi proposti nei lavori supportati.
Anna Basti, Diana Anselmo, Flavia Zaganelli, Genny Petrotta, Giorgiomaria Cornelio, Lilith, Marco Corsucci, Serena Dibiase e Teodora Grano hanno composto la short list di artiste e artisti selezionati dai 16 partner quest’anno. Tra questi sono stati scelti per completare il percorso annuale Genny Petrotta e Giorgiomaria Cornelio.
Genny Petrotta, classe 1990, è un’artista italiana che vive e lavora a Palermo. La sua pratica artistica, incentrata sull’installazione video e sulla scrittura, si propone di sublimare una vasta gamma di interessi, che spaziano dall’antropologia alla poesia e alla storia. Si è laureata in Discipline delle Arti e del Cinema presso l’Università D.A.M.S. di Palermo con una tesi su Realtà, Verità Estatica e Dati di Fatto nei film di Werner Herzog. Dal 2016, fa parte del collettivo artistico Il Pavone e ha esposto in vari festival e mostre. Dal 2017, lavora come assistente regista per il duo artistico MASBEDO. Nel 2022 ha diretto la produzione delle opere “U Scantu” di Elisa Giardina Papa presentata alla 59a Biennale di Venezia e “Alkestis” di Beatrice Gibson presentata al British Art Show. Nel 2023, ha vinto la dodicesima edizione dell’Italian Council con il progetto “Mamma Perdonami ” e una la residenza On the Road 2023 Production Fellowship, ospitata da Autostrada Biennale.
Giorgiomaria Cornelio è nato a Macerata nel 1997. È poeta, regista, performer e redattore di «Nazione indiana». Ha co-diretto la “Trilogia dei viandanti” (2016-2020), presentata in numerosi festival cinematografici e spazi espositivi. Suoi interventi sono apparsi su «Il Tascabile Treccani», «L’indiscreto», «Doppiozero» e altri. Ha pubblicato “La consegna delle braci” (Luca Sossella editore, Premio Fondazione Primoli), “La specie storta” (Tlon edizioni, Premio Montano, Premio Gozzano) e il saggio “Fossili di rivolta” (Tlon Edizioni). Ha preso parte al progetto Civitonia (NERO Editions). Come performer ha collaborato, tra gli altri, con Franko B, Teatro Valdoca, Roberto Paci Dalò, Cristina Rizzo, Fabio Condemi. La traduzione di Moira Egan di alcune sue poesie scelte ha vinto la Raiziss/de Palchi Fellowship della Academy of American Poets. È uno dei curatori del progetto “Edizioni volatili” e dei direttori artistici del festival “I fumi della fornace”.
Questa edizione di Santarcangelo Festival ospita inoltre il debutto delle due nuove produzioni di Elena Rivoltini e Vashish Soobah, artisti selezionati per l’edizione 2023/2024 di FONDO, e che presenteno qui il risultato del lavoro svolto nell’ultimo anno. There is nothing deeper than one’s own body di Elena Rivoltini (già presentato il 6 e 7 luglio) è una ricerca su voce, estasi e trasformazione che germoglierà in diversi formati e contesti. Partendo da una prospettiva femminista, incarnata e intersezionale, la performance dà voce all’assenza di voce, ossia ai processi fonatori che precedono e permettono l’emissione vocale. Perle sparse – Perles fanné par tous di Vashish Soobah (11, 12 e 13 luglio) è un’installazione attorno al tema del viaggio, del ritorno al proprio paese di origine. Un viaggio da Mauritius all’Europa e dall’Europa a Mauritius; una mappa geografica multimediale e immaginaria, un percorso narrativo e sensoriale tra i ricordi, una riflessione su cosa si porta con sé quando si migra, in cui l’elemento fondamentale è l’acqua, associata al movimento della diaspora.
FONDO ha supportato negli anni precedenti il lavoro di Emilia Verginelli, Agnese Banti e Giacomo Lilliù / Collettivo Ønar.
FONDO è un progetto coordinato da Santarcangelo dei Teatri e sviluppato con:
AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali
Centrale Fies
ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione Fondazione / Teatro Nazionale
Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee
Fondazione I Teatri – Reggio Emilia
Fuorimargine / Centro di produzione della danza in Sardegna
L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino | Centro di Residenza Emilia-Romagna
Lavanderia a Vapore / Fondazione Piemonte dal Vivo
OperaEstate Festival Veneto / CSC Centro per la Scena Contemporanea
Ravenna Teatro
SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione della Liguria
Teatro Pubblico Campano
Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura
Teatro Stabile dell’Umbria
Triennale Milano Teatro
I biglietti per gli spettacoli inseriti in Prologo de La Stagione dei Teatri sono in vendita da giovedì 5 settembre, telefonicamente pagando con carta di credito o Satispay o su questo sito.
Questo sito web utilizza i cookie. Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.