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Aperte le candidature per il corso di formazione permanente gratuito “FARE LUCE, UNA POETICA DEGLI SPAZI: il light design nelle performing arts” a Malagola

Da novembre a Malagola il corso di formazione permanente gratuito dal titolo FARE LUCE, UNA POETICA DEGLI SPAZI: il light design nelle performing arts diretto da Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi in dialogo con il light designer e direttore tecnico Luca Pagliano.

Sono aperte fino al 13 ottobre le candidature per 13 studenti. La scuola di vocalità e Centro di ricerca vocale e sonora di Ravenna ospiterà per la prima volta, in qualità di docenti, artisti ed esperti nell’ambito dell’illuminotecnica dello spettacolo dal vivo, tra cui Vincent Longuemare, Pasquale Mari e Giulia Pastore e gli artisti di Masque Teatro.

Si intitola FARE LUCE, UNA POETICA DEGLI SPAZI: il light design nelle performing arts il corso di formazione permanente (Op. Rif. PA 2024-23091/RER approvata con DGR n. 2287 del 09/12/2024 e cofinanziata con risorse del FSE+ 2021 – 2027 e della Regione Emilia-Romagna) che prenderà avvio per la prima volta presso MALAGOLA Scuola di vocalità e Centro di ricerca vocale e sonora di Ravenna. Si svilupperà nel periodo compreso tra novembre e dicembre e sarà ospitato tra Teatro Rasi e Palazzo Malagola. Malagola – ideato e diretto da Ermanna Montanari, cofondatrice e direzione artistica delle Albe, e dallo studioso e docente dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Enrico Pitozzi – è nato nell’ottobre del 2021 e raccoglie attività dal respiro internazionale collegate tra loro: la scuola di vocalità, archivi sonori e audiovisivi tra i quali l’Archivio Demetrio Stratos, il “Collegio Superiore di Estetica della Scena” che promuove partnership editoriali, incontri, seminari, performance, concerti. Malagola ha ricevuto il Premio Ubu 2022 come progetto speciale e il Premio Radicondoli 2023.

Il corso di formazione permanente gratuito aperto a 13 studenti per light designer mira a consolidare e/o riqualificare figure professionali che gravitano a diverso titolo intorno alle competenze connesse al light designer negli ambiti di produzione artistica, dalle arti performative alle installazioni, dai live set, così da delineare figure di alto profilo tecnico capaci di accompagnare progetti artistici fondati sul pensiero e la pratica della luce come linguaggio d’arte.

Il corso è pensato in sinergia con il progetto di alta formazione artistica ed il corso di formazione permanente sul sound design di Malagola, al fine di creare una filiera di competenze sia artistiche che tecniche nelle attività del centro.

Andranno a comporre il corpo docente, insieme ai direttori artistici Montanari e Pitozzi, al light designer e direttore tecnico Luca Pagliano, diverse figure di primo piano che hanno elaborato sia strumenti che prospettive metodologiche di lavoro sulla luce e la sua diffusione in spazi architettonicamente diversi, senza dimenticare l’incontro con artiste/i che hanno impiegato questi sistemi nella realizzazione delle loro opere.

Tra i docenti dei 4 moduli previsti si segnalano:
Modulo 1 – Il primo modulo inquadra teoricamente e storicamente le pratiche artistiche della luce come linguaggio d’arte, in ambito come la scena performativa e le installazioni.
Tra i docenti: Enrico Pitozzi, Cristina Grazioli.

Modulo 2 – Il secondo modulo è destinato a delineare le coordinate specifiche e la pratica del light designer, le sue mansioni e competenze; alla sperimentazione sulla fisica della luce e agli aspetti percettivo-fisiologici del colore come linguaggio.
Tra i docenti: Pasquale Mari.

Modulo 3 – Il terzo modulo si incentra su una serie di testimonianze creativo-artistiche che mettono l’accento sulle relazioni tra luce e spazio, indagando come ogni forma luminosa è, in prima istanza, la creazione di un ambiente da abitare.
Tra i docenti: Ermanna Montanari e Luca Pagliano, Massimiliano Casavecchia e Stefania Gambirasio.

Modulo 4 – Il quarto modulo riguarda l’incontro approfondito con il linguaggio luminoso e cromatico di figure di primo piano della scena nazionale e internazionale, al fine di incontrare elaborazioni innovative sul piano tecnico e di relazione con l’immaginario creativo di coreografi/e, registi/e ecc, sia per la scena che per le installazioni immersive.
Tra i docenti: Vincent Longuemare, Giulia Pastore e Masque Teatro.

Sarà Silvia Pagliano ad assumere la direzione organizzativa del progetto, responsabile e light designer Luca Pagliano, che ne avrà la direzione tecnica,
lavorando con la squadra organizzativa e tecnica delle Albe/Ravenna Teatro.

La Scuola è segnata dal tratto del disegnatore Stefano Ricci, che ha composto il logo e i materiali, insieme al progetto poetico per i social di Malagola di Marco Sciotto, studioso e responsabile degli archivi.

Tra i partner promotori a livello regionale, nazionale e internazionale che aderiscono al progetto: Fondazione Ravenna Manifestazioni-Ravenna Festival, ERT- Emilia Romagna Teatro, Fondazione I Teatri, Santarcangelo dei Teatri – Santarcangelo Festival, L’Arboreto – Teatro Dimora Mondaino, Masque Teatro, St.art Cinema, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Hangar Teatri di Trieste – Teatro degli Sterpi APS, Antropotopia Film Production

FARE LUCE, UNA POETICA DEGLI SPAZI: il light design nelle performing arts


Corso di formazione permanente gratuito per 13 studenti
bando per la presentazione delle candidature
QUI
Light design formazione permanente 2025
Termine invio candidature 13/10/2025

Per informazioni: Gabriella Birardi Mazzone info@malagola.eu tel. 348 1382632 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00).
Calendario corso novembre-dicembre 2025
Corso di formazione permanente gratuito per 13 studenti, articolato in 150 ore
complessive: 100 ore di lezioni in aula, 50 ore di “Project Work”.
Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza.

Palazzo Malagola si trova in via di Roma 118 a Ravenna
Teatro Rasi è in via di Roma 39 a Ravenna

 

Malagola fa parte delle attività di formazione teorico-pratiche avviate dal Centro di produzione ed Ente di formazione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro.

Operazione Rif. PA 2024-23091/RER approvata con DGR n. 2287 del 09/12/2024 e cofinanziata con risorse del FSE+ 2021-2027 e della Regione Emilia-Romagna

Laboratorio di Vincent Longuemare su “manualità visiva” e sguardo attivo

L’architettura della luce. La direzione e l’intensità. In luce!

Sono aperte, fino al 15 dicembre, le iscrizioni al corso che si terrà dal 4 al 9 gennaio 2024

Fino al 15 dicembre si raccolgono le iscrizioni al laboratorio teorico-pratico basato sulla teoria della manualità visiva e dello sguardo attivo curato da Vincent Longuemare. Il corso, dal titolo L’architettura della luce. La direzione e l’intensità. In luce! verrà proposto dal 4 al 9 gennaio 2024 al Teatro Rasi di Ravenna.

Vincent Lounguemare (ph. Valentina Pavone©)

Il laboratorio si rivolge alle diverse competenze che agiscono il palcoscenico – elettricisti con due o tre anni di esperienza desiderosi di ampliare lo sguardo, giovani light designer autodidatti privi di base teoriche, studenti in scenografia ed architettura – ma anche ad architetti, registi, attori e danzatori. La varietà delle competenze e dei percorsi è un elemento fondamentale nell’acquisizione di un linguaggio comune e della nascita di uno spirito di simbiosi tra i vari reparti del settore.

“Il percorso che si apre davanti a noi, una sei giorni chiusi in teatro, al buio, con il tempo che si dilata e subisce improvvise accelerazioni, non sarà senza difficoltà, in quanto dovremo attraversare e addomesticare la nostra percezione in relazione all’illuminotecnica, tentando di raggiungere ed identificare gli strumenti della nostra percezione. Adottati i requisiti minimi, si tratterà di costruire un’immagine teatrale che combaci con quella mentale, o con l’intuizione ricevuta, raccogliendo indizi sul palcoscenico e nel testo” spiega Longuemare.

Il metodo di teoria pratica prevede, per ogni argomento, tre fasi da affrontare:
1) Acquisizione di un linguaggio comune adatto alla capacità di riconoscere le leggi della percezione e la conoscenza della luce;
2) Verifica pratica sul palcoscenico, un confronto tra aspetti teorici e “manualità visiva”;
3) Ulteriore puntualizzazione pratico/teorica delle tematiche incontrate sul palcoscenico.

“L’obiettivo è quello di imparare a vedere, spingere i limiti del proprio sguardo alla ricerca di un linguaggio comune, basato sulle leggi obiettive della percezione. Si tratta di un primo livello che comprende, al suo interno, un’alfabetizzazione in termini di materiali e tecniche di allestimento e disegno”.

 

VINCENT LONGUEMARE

Nato in Normandia, studia presso l’Institut Supérieur des Arts et du Spectacle a Bruxelles. Qui collabora con numerosi registi e coreografi. Nel 1987, affianca a più riprese Robert Altman. Lo stesso anno entra a fare parte dell’Atelier Theatral de Louvain la Neuve dove lavora con Josef Svoboda.
Nel 1992 si unisce alla compagnia di Thierry Salmon per lo spettacolo “I Demoni”. Approda così in Italia, dove stabilisce collaborazioni durature con il Teatro delle Albe, Sosta Palmizi, la Compagnia Dejà Donné, Marco Baliani, Giorgio Barberio Corsetti. Un capitolo a parte rimane il rapporto con il Teatro Kismet (ora Teatri di Bari) e la collaborazione con la regista Teresa Ludovico, in particolare per la trilogia Bella e Bestia, la Regina delle Nevi e la Principessa Sirena, di cui cura spazio e luci, spettacoli coronati dal successo di tournée mondiali. Oltre alle produzioni di teatro contemporaneo dei testi di A.Tarantino e E. Bencivenga, si interessa di formazione e sviluppa una propria metodologia praticata in corsi tra Ravenna, Napoli/Scampia, Praga e l’Arboreto.
Dal 2008 collabora stabilmente a fianco di Cristina Mazzavillani Muti per la creazione delle luci di numerose opere liriche tra cui “Traviata”, “Tenebrae” e “L’amor che move il Sole e l’altre stelle” del M° Guarnieri, e numerose trilogie Verdiane fra cui “Falstau”, diretto da M° Riccardo Muti.
Nel 2015 cura le luci per la Bohème di Puccini e per “la Mimi è una civetta” musical tratto dalla Bohème con la regia di G. Ganakas. In campo operistico ha collaborato con Daniele Abbado, Mietta Corli, Andrea de Rosa, Chiara Muti. Nel 2007 ha vinto il Premio Speciale Ubu per le luci “per aver segnato ormai da anni gli spettacoli delle Albe con uno spirito scenografico che integra il lavoro registico”.

 

MATERIALI RICHIESTI

Cancelleria, carta da disegno formato A3, scalimetro/righe, matite da disegno.
Per chi ne è già in possesso:
Computer con programma di disegno vettoriale (Autocad, VectorWorks o altri)
Computer con consolle luci virtuale (LX Light, Etc Nomad o altro)
Cassa o borsa degli attrezzi da elettricista
Raccomandati i guanti da elettricista e le scarpe da lavoro.
 (possibilmente anche il casco).

Il 4 gennaio la lezione sarà dalle 15:00 alle 19:00, il 5, 6,7,8 dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 19.00. Il 9 dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 18:00

 

MODALITÀ DI ISCRIZIONE

Posti limitati. Per chi fosse interessato è necessario inviare la propria candidatura via mail a promozione@ravennateatro.com con oggetto:
“L’architettura della luce. La direzione e l’intensità. In luce!” allegando il proprio 𝘤𝘶𝘳𝘳𝘪𝘤𝘶𝘭𝘶𝘮 𝘷𝘪𝘵𝘢𝘦 e 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘢 𝘮𝘰𝘵𝘪𝘷𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 entro venerdì 15 dicembre 2023
Quota di partecipazione 220€

 

INFORMAZIONI

Per informazioni 0544 36239
Il Teatro Rasi si trova a Ravenna in via di Roma 39