Seconda edizione per lo speciale Storie di Ravenna che andrà in scena dal 27 al 29 settembre al Teatro Socjale di Piangipane
Dal 27 al 29 settembre il teatro Socjale di Piangipane torna ad ospitare Volta e Rivolta, rassegna curata da Ravenna Teatro, Fondazione Teatro Socjale di Piangipane, Circolo dei Cooperatori, Legacoop Romagna – con il supporto del Comune di Ravenna – per riflettere sul senso di essere cooperatori e cooperatrici oggi.
Dopo il successo dello scorso anno, quest’anno si torna a puntare l’attenzione sul mondo cooperativo, oggi protagonista più che mai alla luce dell’alluvione che ha sconvolto il territorio romagnolo. Il sottotitolo di quest’anno sarà Storie di donne e uomini tra acqua e terra.
Come di consueto ad aprire le serate – da mercoledì 27 a venerdì 29, ore 20:00, al Teatro Socjale di Piangipane – sarà l’evento speciale di Storie di Ravenna – ideazione Alessandro Argnani, Federica Ferruzzi e Laura Orlandini, con Alessandro Luparini, Tito Menzani, Laura Orlandini, Gianni Parmiani, regia Alessandro Argnani, musica e canto Gianluigi Tartaull – un racconto storico che quest’anno ripercorre le alluvioni che hanno sconvolto, nel corso dei secoli, il nostro territorio, intrecciando il lavoro delle donne in ambito cooperativo.
Ogni sera, a margine della lettura-spettacolo, sarà protagonista un esponente del mondo cooperativo in dialogo con la giornalista Federica Ferruzzi per ragionare su cosa significhi essere cooperatori e cooperatrici oggi. Ospite della prima serata, mercoledì 27 settembre, sarà Fabrizio Galavotti presidente Cab Terra; giovedì 28 settembre toccherà a Paolo Lucchi, presidente Legacoop Romagna, mentre venerdì 29 settembre salirà sul palco Antonella Conti, presidente Formula Servizi. L’anno scorso la prima edizione era nata per celebrare l’anniversario della fondazione del Teatro Socjale di Piangipane, sorto proprio per volontà della cooperativa agricola braccianti, la stessa che con il suo sacrificio ha fatto sì che Ravenna non venisse allagata.
“Siamo orgogliosi – sottolinea Alessandro Argnani, co-direttore di Ravenna Teatro – di proporre la seconda edizione di un progetto a cui abbiamo lavorato e creduto con grande impegno e trasporto: riteniamo fondamentale, oggi più che mai, ritornare al vero significato del fare cooperativo. Lo abbiamo visto durante l’alluvione: solo insieme, solo facendo appello ad una comunità, ci sono possibilità di salvezza”.
“Riflettere sul significato di essere cooperatori e cooperatrici oggi è fondamentale – osserva il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi -. Un’iniziativa come ‘Volta e Rivolta’ ci dà modo di approfondire i valori che caratterizzano da sempre il nostro territorio, grazie al lavoro straordinario di una realtà come Ravenna Teatro che testimonia in prima persona la forza dell’esperienza cooperativa”.
“Continua il forte connubio tra cultura e cooperazione – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – che da sempre connota il fare del nostro territorio. Un rapporto ancora più prezioso alla luce dello sforzo a cui la cooperazione è stata chiamata quest’anno, che dimostra l’importanza di stare sui temi cooperativi e di ricordare e ricordarci quanto siano fondamentali le nostre radici e quanto siano forti ancora oggi”.
INFORMAZIONI
L’iniziativa è organizzata da Ravenna Teatro, Fondazione Teatro Socjale di Piangipane, Circolo dei Cooperatori e Legacoop Romagna con il supporto del Comune di Ravenna.
Ingresso spettacolo 7 euro.
Degustazione cappelletti al termine dell’evento (8 euro)
Biglietti acquistabili on-line sul sito e presso il Teatro Socjale a partire da un’ora prima dello spettacolo.
Informazioni e prenotazioni tel 333 7605760
Cinque appuntamenti per riflettere sul senso di essere cooperatori oggi
Dal 19 al 23 ottobre il teatro Socjale ospita una rassegna curata da Fondazione Teatro Socjale di Piangipane, Ravenna Teatro e Legacoop Romagna
In occasione dei cento anni (e uno) della costruzione del Teatro Socjale di Piangipane la Fondazione Teatro Socjale di Piangipane, Ravenna Teatro e Legacoop Romagna organizzano cinque appuntamenti per riflettere sul senso di essere cooperatori oggi.
Ad aprire le serate – da mercoledì 19 a sabato 22 ore 20 – e la mattinata di domenica 23, alle ore 11, in via Piangipane 153, a Piangipane, sarà l’evento speciale di Storie di Ravenna dal titolo Volta e Rivolta. Storie di braccianti e cooperazione per i cento anni (e uno) del Teatro Socjale, ideazione Alessandro Argnani e Laura Orlandini, con Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Gianni Mazzotti, Tito Menzani, Laura Orlandini. Regia Alessandro Argnani, musica e canto Christian Ravaglioli e Ottavia Sisti.
La lettura spettacolo racconta di come i braccianti di Piangipane e dintorni abbiano imparato a difendersi dai soprusi dell’acqua e dei padroni, a rispondere alla paura e all’ignoranza mettendo insieme le proprie forze e i propri sogni di futuro. Il racconto di una terra di cooperazione che ha saputo edificare il paesaggio attorno, per riflettere sul presente e leggere il nostro passato.
Ogni sera, a margine della lettura-spettacolo, sarà protagonista un esponente del mondo cooperativo in dialogo con la giornalista Federica Ferruzzi per ragionare su cosa significhi essere cooperatori e cooperatrici oggi. Di seguito il calendario:
19 ottobre Daniele Lorenzi, presidente nazionale Arci
Una serata dedicata ai tanti volontari e volontarie del Teatro Socjale di Piangipane. Era il 1911 quando la cooperativa agricola braccianti Piangipane acquistò un terreno per destinarlo alla costruzione di un teatro sociale che venne costruito nel 1920 e inaugurato nel 1921. Da allora questo luogo è vissuto grazie allo sforzo di uomini e donne che, ancora oggi, svolgono un ruolo fondamentale per la sua attività. Protagonista di questo primo appuntamento sarà Daniele Lorenzi, presidente nazionale Arci.
A seguire breve presentazione del libro di Tito Menzani sulle case del popolo.
Durante la pandemia le cooperative sociali hanno ricoperto un ruolo determinante per continuare a garantire assistenza alle persone in condizione di fragilità. Nei mesi più difficili hanno assicurato servizi indispensabili e non differibili, in primo luogo le assistenze domiciliari: disabilità, sostegno educativo a famiglie vulnerabili o anziani non autosufficienti. Nel caso di Rsa e case di riposo le imprese sociali hanno saputo preservare le persone assistite e i servizi erogati. Protagonista di questo secondo appuntamento sarà Romina Maresi, presidente di Cooperativa San Vitale.
Compagnia Portuale: nel cuore del Porto con Ravenna nel cuore
La storia della Compagnia portuale coincide con la storia del moderno porto di Ravenna: nata nel 1994, questa Compagnia succede a quella fondata nel 1929 ed opera in tutta l’area portuale offrendo servizi di imbarco, sbarco e movimentazione per ogni tipologia di merce. A raccontare come sia cambiato il modo di fare cooperazione in questo settore negli ultimi anni sarà il direttore dell’associazione nazionale imprese portuali Roberto Rubboli.
Cosa significa, oggi essere cooperatori? Quali sono gli onori, e gli oneri, di questa modalità aggregativa? Questo modello di impresa dal carattere spiccatamente sociale appare oggi una forma estremamente vicina alle esigenze dei singoli, ma è ancora realmente efficace? Un quadro tra ieri e domani a cura del presidente di Legacoop Romagna Mario Mazzotti.
È possibile costruire una città che cresce senza periferia? Thomas Emmenegger, psichiatra svizzero allievo di Basaglia, c’è riuscito con Olinda, cooperativa sociale che da vent’anni lavora alla trasformazione del Paolo Pini, ex manicomio di Milano.
Un ristorante, un ostello e un laboratorio teatrale rappresentano l’opportunità da cui sono ripartite diverse persone a rischio di emarginazione sociale.
Evento fuori programma: 3 novembre – Teatro Socjale di Piangipane ore 20.30
Il lato nascosto di Nullo Baldini
Una serata dedicata al padre della cooperazione ravennate, Nullo Baldini. Sarà un ritratto inusuale, privato, quello tracciato dal presidente della Federazione delle Cooperative della provincia di Ravenna, Lorenzo Cottignoli, basato sul racconto scaturito dall’incontro con la figlia ultimogenita di Baldini, Maria Luigia, inevitabilmente intrecciato alla storia ravennate e ai suoi protagonisti.
Ingresso spettacolo 7 euro.
Degustazione cappelletti al termine dell’evento (8 euro)
Biglietti acquistabili on-line sul sito e presso il Teatro Socjale a partire da un’ora prima dello spettacolo.
Informazioni e prenotazioni tel 333 7605760
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