Un percorso di indagine e testimonianza sul lavoro
Hai uno o più lavori o stai attraversando un periodo di inattività?
Fai un lavoro che ti piace oppure no? È stata una scelta consapevole o hai seguito il caso o la necessità? Ti identifichi con quello che fai o dedichi il tuo tempo più prezioso all’orario fuori dal lavoro? Quanto tempo materiale e mentale dedichi alla tua attività lavorativa ogni giorno?
Scelte fatte, non fatte, subite… felicità e infelicità, passione e dovere…
NON SIAMO NIENTE SAREMO TUTTO è un progetto teatrale diretto da Alessandro Renda, nato nel 2022 e prodotto da ZONA K, in coproduzione con Ravenna Teatro, che ha già coinvolto professionisti/e e cittadini/e in diverse città italiane. Attraverso storie personali e prospettive differenti, indaga la nostra relazione profonda con il lavoro.
Si tratta di una performance partecipata (in scena anche l’attore Matteo Gatta, oltre allo stesso Renda) che porta in scena un coro di voci, volti e corpi di lavoratrici e lavoratori, intrecciando esperienze dal vivo e testimonianze video. Un affresco attuale sulle condizioni del lavoro e sul suo significato più profondo, umano ed esistenziale: un percorso teatrale che attraversa le domande necessarie per misurare lo stato di salute nostro e della società.
La tappa ravennate di NON SIAMO NIENTE SAREMO TUTTO andrà in scena dal 14 al 26 ottobre 2025 (pausa il 20 ottobre) al Teatro Socjale di Piangipane, all’interno della nuova stagione Al Socjale e nel Focus Lavoro che attraverserà le stagioni 25/26 di Ravenna Teatro, in collaborazione con CGIL di Ravenna.
COME PARTECIPARE
Qualunque lavoratore/lavoratrice, di qualsiasi settore lavorativo, può prendere parte allo spettacolo.
Partecipare è semplice: ci interessano le esperienze personali di ognuno/a.
Non è richiesta alcuna esperienza teatrale e la partecipazione è gratuita.
Sono in programma tre giornate di incontro (al Teatro Socjale di Piangipane): 11 ottobre | ore 10:00-13:00, 15:00-19:00 12 ottobre | ore 10:00-13:00, 15:00-19:00 13 ottobre | ore 18:30-20:00 + prova generale
È sufficiente prendere parte a qualche ora degli incontri.
Le fasce orarie sono flessibili: ciascuno potrà scegliere a quali momenti essere presente.
ATTENZIONE La chiamata pubblica è chiusa; non è quindi più possibile partecipare come lavoratore/lavoratrice.
C’è sempre una ragione per cui si finisce a fare il lavoro che si fa, anche se spesso non dipende solo da noi. E allora, il lavoro definisce veramente chi siamo? È all’altezza delle nostre aspettative? Quanta influenza ha nella nostra vita e nelle scelte che facciamo? Parlare di lavoro significa parlare di aspirazioni e necessità, desideri e scelte vincolanti, realizzazione e sfruttamento, diritti e doveri. Ma cosa sta accadendo al mondo del lavoro in questi ultimi decenni?
NON SIAMO NIENTE SAREMO TUTTO porta in scena un coro di voci, storie, volti e corpi di lavoratrici e lavoratori, intrecciando in modo lirico esperienze dal vivo e testimonianze video. Attraverso una lente esistenziale e sociologica, emerge un ritratto contemporaneo delle condizioni lavorative che esplora il divario tra sentimenti personali e temi più globali e affronta le sottigliezze e le sfumature della nostra idea di tempo e di lavoro.
Proprio in quest’epoca di flessibilità e globalizzazione post-capitalista, il legame fra tempo di lavoro e tempo privato è infatti sempre più incerto e apre orizzonti nuovi: Quiet Quitting, Mismatching, Quitefluencer, Great Resignation, Bornout, Gig Economy sono solo alcuni dei termini che descrivono lo smottamento antropologico in atto in tutti gli ambiti lavorativi. Non si tratta solo di riconsiderare la durata e i tempi del lavoro e gli effetti stressogeni, ma di rimodellare la gestione del tempo quotidiano, di costruire il benessere individuale e collettivo con una nuova valorizzazione del lavoro. NON SIAMO NIENTE SAREMO TUTTO è un invito alla riflessione e all’azione e all’idea di poter essere ancora connessi, essere “coro”.
Inizia a partire da venerdì 11 ottobre una serie di cinque spettacoli con un appuntamento tra teatro e sport
A partire dal mese di ottobre, il Teatro Socjale di Piangipane torna ad ospitare gli spettacoli del cartellone che Ravenna Teatro organizza fino ad aprile: cinque gli appuntamenti previsti per la quinta edizione di Al Socjale, di cui uno incentrato sul rapporto tra teatro e sport.
“Siamo felici – osserva Alessandro Argnani, co-direttore di Ravenna Teatro – di continuare ad animare un luogo a noi caro, un piccolo teatro emblema dell’essenza cooperativa, insieme a Fondazione Teatro Socjale. Idealmente ci piace pensare di aver raccolto il testimone lasciato dai cooperatori oltre cento anni fa, per portare avanti una semina che continua a regalare cultura. Il Cartellone comprende anche gli spettacoli dedicati ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze, de La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole, perché riteniamo sia importante offrire le stesse opportunità al giovane pubblico di città e forese. Tra i titoli proposti, infine, anche quest’anno intendiamo approfondire il tema che lega teatro e sport, un nesso stretto, animato da principi simili”.
La nuova stagione teatrale organizzata da Ravenna Teatro al Teatro Socjale di Piangipane prenderà avvio venerdì 11 ottobre con lo spettacolo di Roberto Mercadini dal titolo Noi siamo il suolo, noi siamo la terra. Monologo per una cittadinanza planetaria scritto e diretto da Mercadini. Il secondo appuntamento del mese di ottobre sarà giovedì 24 con uno spettacolo del Teatro Koreja dal titolo Paladini di Francia. Spada avete voi, spada avete io!, dove il teatro d’attore si unirà a quello di figura tra marionette e pupi. I due spettacoli in calendario a novembre saranno il 9, con Ab oriri – Tentativi di procreazionedella Compagnia Caruso-Garante, breve storia di una lunga ricerca di procreazione, mentre il 28 seguirà un affondo nella tradizione romagnola con il testo di Raffaello Baldini, Zitti Tutti!, portato in scena da Denis Campitelli. L’ultimo titolo di aprile, in calendario il 29, sarà Olmo. Io corro per vendetta, lo spettacolo di teatro e sport firmato da Eugenio Sideri che vede protagonista Enrico Caravita. Il testo si ispira alla storia di Marco Olmo, ultramaratoneta italiano, vincitore di numerosi ultratrail.
Il poeta e drammaturgo di Cesena porta in scena un monologo solo all’apparenza visionario, basato su dati scientifici che alimentano storie spiazzanti popolate da personaggi stralunati. Una riflessione sul legame, strettissimo, tra ecologia e economia, e su come ecosistemi all’apparenza lontani in realtà possano interagire tra loro.
PALADINI DI FRANCIA di Cantieri Teatrali Koreja è un piccolo capolavoro che unisce il teatro d’attore con quello di figura. Uno spettacolo colto e coinvolgente, tragicomico e metateatrale, ricco di citazioni e che riesce sia a divertire che a commuovere grazie anche alla delicata poesia di “Cosa sono le nuvole” di Pasolini, fonte d’ispirazione anche per i personaggi, attori/pupi che si muovono sui lati della scena, cambiando i costumi a vista. Rinaldo, Astolfo, Angelica, Bradamante, Fiordiligi, Orlando: i personaggi dell’Ariosto ritornano in vita raccontando le conseguenze della guerra e dell’amore, il destino e la ricerca quotidiana della propria dignità; narrano la loro storia ma in definitiva la storia di tutti noi, immersi in un mondo meraviglioso di cui possiamo solo sfiorare la bellezza.
Sabato 9 novembre ore 21:00 Compagnia Caruso – Garante
Ci sono anime che nascono sotto un cavolo, altre le porta la cicogna.
Altre invece partono, cambiano rotta, tornano indietro, si perdono negli abissi… sembrano non approdare mai.
“Pronto, mi senti? Mi aspetti? Sto arrivando da te!”
Breve storia di una lunga ricerca di procreazione.
Protagonista di questo testo, scritto nel 1993 da Raffaello Baldini, è il dialetto romagnolo. Il monologo verte sulle vicende di un piccolo benestante le cui parole tradiscono una realtà vuota. Su una scena scarna, composta da pochi elementi, un uomo parla ininterrottamente raccontando di sé, del suo paese, della sua gente, dei figli e dei tradimenti, fino a rendersi conto che il profluvio di parole che usa serve solo a riempire vuoti che restano incolmabili.
Un nome che evoca vittorie e imprese, quasi una leggenda nelle corse ultra trail. Un uomo che nella corsa ha cercato vendetta e riscatto. E quando le parole si azzerano, quando il clamore si cheta, quando le medaglie lasciano il posto al respiro e al battito del cuore, ecco, lì abbiamo cercato Marco Olmo. Un campione che non vuole esserlo, un atleta estremo che con i suoi passi, uno dopo l’altro, ha girato due volte la crosta terrestre. Ma prima di tutto un uomo, che smaschera la vanità del mito e offre se stesso e la propria vulnerabile umanità.
Paladini di Francia. Spada avete voi, spada avete io!
domenica 3 novembre ore 16:00 | famiglie lunedì 4 novembre ore 10:00 | scuole
Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye
Thioro. Un Cappuccetto rosso senegalese
domenica 12 gennaio ore 16:00 | famiglie
Drammatico Vegetale
Medoro, il Principe cieco
lunedì 20 gennaio ore 10:00 | scuole
Campsirago Residenza
3 Pigs. Cosa è casa
domenica 9 marzo ore 16:00 | famiglie lunedì 10 marzo ore 10:00 | scuole
Teatro Gioco Vita
Il più furbo. Disavventure di un incorreggibile lupo
domenica 23 marzo ore 16:00 | famiglie lunedì 24 marzo ore 10:00 | scuole
Teatro all’improvviso
Tre sagome. In un giorno, in una notte, in una vita
INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Intero 12 euro
Ridotto* 10 euro
*under 26, abbonati a La Stagione dei Teatri, residenti a Piangipane.
Per lo spettacolo Noi siamo il Suolo, noi siamo la Terra! ingresso unico 15 euro
Per lo spettacolo Paladini di Francia. Spada avete voi, spada avete io! ingresso unico 5 euro
Ingresso unico 5 euro spettacoli de La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole
È possibile prenotare una porzione di cappelletti al termine degli eventi al costo di 8 euro al 333 7605760
Il Teatro Socjale si trova in via Piangipane 153 a Piangipane (Ravenna)
La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Reclam, Ottima, Bcc ravennate, forlivese e imolese, Cna, Reclam
e in collaborazione con Mar, Accademia Perduta Romagna Teatri, Assitej Italia, Small Size Network, Paft, Istituzione Biblioteca Classense
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna e Dintorni, Ravenna24ore, Setteserequi
Inizia a partire da lunedì 4 dicembre una serie di cinque spettacoli che prevede anche due appuntamenti tra teatro e sport
Ravenna Teatro continua la collaborazione con il Teatro Socjale di Piangipane e propone, fino ad aprile, cinque appuntamenti tra cui due legati dal rapporto tra teatro e sport. Si comincia il 4 dicembre alle 20:00 con Cuori di terra. Memoria per i sette fratelli Cervi, uno spettacolo dedicato ai valori della Resistenza inserito nella programmazione del Comune relativo alle celebrazioni per il 79esimo anniversario della Liberazione di Ravenna, a cui seguirà un confronto tra la vicepresidente dell’Anpi nazionale, Albertina Soliani, e la parlamentare Ouidad Bakkali, coordinato dal giornalista Andrea Tarroni. Il mese di gennaio vedrà il debutto, dal 15 al 20, sempre alle 20:00, di Saturno figlio d’Anarchia, spettacolo ideato da Cesare Albertano e Luigi Dadina dedicato ad un intellettuale ravennate scomparso prematuramente, Saturno Carnoli, che ha speso la sua vita tra politica, arte, ricerca storica e insegnamento. L’8 febbraio il regista Eugenio Sideri porterà in scena E vént de cuntrêri, con Gianni Parmiani e Tania Eviani, musiche originali Andrea Fioravanti, produzione Lady Godiva Teatro. Orario inizio spettacolo ore 21:00.
TRA TEATRO E SPORT
A partire da marzo 2024 gli ultimi due spettacoli ospitati dal Teatro Socjale di Piangipane saranno all’insegna dello sport: il 5 marzo la regista Laura Curino proporrà Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce, performance tratta dal romanzo di Federica Seneghini e Marco Giani. Una storia che ha anche radici ravennati, in quanto una delle protagoniste della prima squadra di calcio femminile italiana, Luisa (detta Gina) Boccalini, di cui si parla nel libro, è stata la nonna dei ravennati Marco Bonitta – il commissario tecnico che ha guidato l’Italia femminile alla prima vittoria del Campionato Mondiale – e Silvia Bonitta, insegnante di inglese a Ravenna.
Il 19 aprile toccherà invece a Gianfelice Facchetti, scrittore e regista teatrale, figlio di Giacinto Facchetti, storico giocatore dell’Inter e della Nazionale – con La tribù del calcio, adattamento teatrale del saggio di Desmond Morris (entrambi gli spettacoli inizieranno alle ore 21:00).
“Continuiamo a portare avanti con grande soddisfazione – osserva Marcella Nonni, co-direttrice di Ravenna Teatro – una Stagione che contribuisce ad animare il Teatro Socjale di Piangipane. Diversi i temi trattati, che comprendono anche un omaggio alla figura dell’intellettuale Saturno Carnoli con un nuovo debutto di Ravenna Teatro. Si tratta perlopiù del ritratto di personaggi, dai fratelli Cervi alle giovani calciatrici che sfidarono il regime fascista, intrecciato ad un ideale percorso che unisce teatro e sport. Questi due ambiti hanno molti punti in comune: entrambi, infatti, sono legati al rito e sono portatori di una funzione pubblica”.
Ad un uomo che domanda come si possa prevenire la guerra, la scrittrice Virginia Woolf risponde: “Occorre narrare biografie”. La vicenda dei Cervi, e del suo esito tragico, rappresenta quella di tante famiglie emiliane e del cammino di emancipazione di un popolo che inizia sul finire del 1800 e si manifesta con l’antifascismo e la Resistenza.
Lo spettacolo è inserito nella programmazione delle celebrazioni per il 79° anniversario della Liberazione di Ravenna. Al termine seguirà l’incontro con Albertina Soliani, vicepresidente Anpi nazionale, e la parlamentare Ouidad Bakkali
Da lunedì 15 a sabato 20 gennaio ore 20:00
Luigi Dadina /Albe
Il ricordo di un intellettuale ravennate, Nino Saturno Carnoli, che ha speso la sua vita tra politica, arte, ricerca storica e insegnamento. Una figura poliedrica, una voce critica che non si è mai stancata di gettare semi di riflessione indagando le perplessità di un presente sempre vissuto appieno. Un rito della memoria, un cerchio unico per attori e spettatori, tutti immersi nella stessa luce.
Giovedì 8 febbraio ore 21:00
Eugenio Sideri / Lady Godiva Teatro
Vént è un lungo sonno, una notte trascorsa tra sogni e incubi, di quelle in cui giuri di essere sveglio, ma poi ti accorgi che non era vero. Una ballad romagnola dai contorni che sfuggono, un po’ come in certi quadri dove la linea è tracciata quasi in una sbavatura delicata. Visioni che ci accompagnano nella nebbia, con i piedi che affondano tra acqua e terra.
Audrey Hepburn 1932. Decimo anno dell’era fascista. Sulla panchina di un parco di Milano un gruppo di ragazze lancia un’idea: giocare a calcio. Una sfida al loro tempo, al regime, alla mentalità dominante che vedeva nel calcio lo sport emblema della virilità fascista. Un racconto che, mischiando comicità e narrazione, dimostra come certi pregiudizi siano duri a morire.
Figlio di Giacinto Facchetti, storico giocatore dell’Inter e della Nazionale, Gianfelice racconta lo sport più popolare del mondo utilizzando le categorie dell’antropologia e spiega come l’uomo si sia trasformato da cacciatore a calciatore. Mescolando teorie e aneddoti sul calcio, ne esce un ritratto più umano di quello che le cronache rimandano, destinato a durare nel tempo.
INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Intero 12 euro
Ridotto* 10 euro
*under 30, abbonati a La Stagione dei Teatri, residenti a Piangipane.
Ingresso unico 5 euro spettacoli de La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole
È possibile prenotare una porzione di cappelletti al termine degli eventi al costo di 8 euro al 333 7605760
Il Teatro Socjale si trova in via Piangipane 153 a Piangipane (Ravenna)
La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Reclam, Ottima, Bcc ravennate, forlivese e imolese, Cna, Reclam
e in collaborazione con Mar, Accademia Perduta Romagna Teatri, Assitej Italia, Small Size Network, Paft, Istituzione Biblioteca Classense.
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna e Dintorni, Ravenna24ore, Setteserequi
Al Teatro Socjale di Piangipane una rassegna dedicata ai giovani artisti
Da ottobre a marzo al Teatro Socjale di Piangipane prosegue la consolidata collaborazione con Ravenna Teatro che porta in scena, per la seconda stagione, una rassegna dedicata, in particolare, ai giovani artisti del territorio. Sette i titoli in cartellone – preceduti dall’evento speciale Storie di Ravenna, iniziato il 19 ottobre e dedicato alla cooperazione – a cui si aggiungono i cinque spettacoli rivolti alle famiglie che fanno parte della rassegna La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole.
Osserva Marcella Nonni, alla direzione di Ravenna Teatro: “Nel teatro costruito dai braccianti siamo felici di iniziare un nuovo viaggio che va dalle ultime generazioni teatrali a consolidate realtà che spaziano anche nel mondo dell’infanzia. Ad aprire questo percorso sarà il napoletano Collettivo LaCorsa”.
Si comincia, infatti, il 26 ottobre, in replica il 27 (alle ore 21:00), con il Collettivo LaCorsa – realtà formatasi nel 2000 a Napoli e costituita da registi, drammaturghi e attori – che alle 21:00 porterà in scena Adam Mazur e le intolleranze sentimentali, spettacolo che parla del bene e dell’impossibilità di scampare al proprio passato. Protagonista Roberto Magnani, attore del Teatro delle Albe, diretto da Gianni Vastarella, con Gabriele Guerra, Pasquale Palma e Valeria Pollice. Disegno luci e drammaturgia sonora Mirto Baliani, per una produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri.
Adam Mazur e le intolleranze sentimentali
A.L.D.S.T. Al limite dello sputtanamento totale
A dicembre – il 21 (alle 21:00) – toccherà invece a Tristeza Ensemble, duo composto dal ravennate Matteo Gatta e da Viola Marietti, che proporrà A.L.D.S.T. AL LIMITE DELLO SPUTTANAMENTO TOTALE, spettacolo in cui la protagonista fa i conti con l’inquietudine di chi soffre di un’adolescenza lunga e si trascina in un tempo apparentemente senza senso, mentre la vita di Anita Garibaldi verrà portata in scena il 24 (ore 21:00) e 25 gennaio (ore 10:00) da Asia Galeotti con L’ATTESA Anita Garibaldi: Morte e vita di una regina, testo di Valeria Magrini con la regia di Emanuele Montagna.
Febbraio si aprirà il 18, alle 21:00, con La tromba, amara riflessione sulla guerra e sulla cattiveria degli uomini scritta dal poeta Nevio Spadoni e prodotta da Studio Doiz, duo ravennate composto da Iacopo Gardelli e Lorenzo Carpinelli, con scenografia e costumi di Lucia Bubilda Nanni e musiche di Giacomo Toschi.
Nevio Spadoni, autore de La Tromba
Paola Berselli, Luigi Dadina – immagine di Sara Colciago
Una nuova collaborazione con Coldiretti inizierà grazie allo spettacolo Pane e Petrolio di Luigi Dadina/ Teatro delle Albe e Teatro delle Ariette, dove si rifletterà su un mondo contadino e operaio in cui affondano le radici dei protagonisti. L’accordo permetterà ai soci di Coldiretti Ravenna di usufruire di una riduzione sul prezzo del biglietto e, viceversa, agli abbonati de La Stagione dei Teatri che esibiranno l’abbonamento verrà offerto uno sconto sulla spesa all’interno del mercato contadino coperto di Campagna Amica (via Canalazzo 59, Ravenna). Lo spettacolo andrà in scena dal 12 al 16 marzo alle 20:00.
Studio Doiz tornerà il 26 marzo alle 21 per la produzione dello spettacolo Gramsci gay, una riflessione sul rapporto tra politica e indifferenza, impegno e disillusione. In scena Mauro Lamantia, regia di Matteo Gatta e drammaturgia di Iacopo Gardelli. Costumi e scenografia saranno curati da Gaia Crespi, mentre il disegno tecnico sarà firmato da Mattia Sartoni.
Gramsci Gay
Im labyrinth
Spazio A – nato nel 2020 dall’unione spontanea di persone con esperienze sceniche e artistiche diverse, in seno all’associazione Culturale Galla & Teo – il 20 aprile, (ore 21.00) proporrà Im labyrinth, un progetto che mette in sinergia diversi linguaggi e diverse tipologie di narrazione ispirato al Minotauro di Dürrenmatt, per la regia di Marco Montanari con Rendy Anoh, Camilla Berardi, Silvia Rossetti, Marco Saccomandi e Davide Salvadori.
Intero 12 euro, Ridotto* 10 euro Pane e petrolio intero 18 euro ridotto* 15 euro
Durante lo spettacolo si preparerà il cibo per il pubblico, i posti sono limitati, la prenotazione è obbligatoria.
*Under30, abbonati a La Stagione dei Teatri, residenti a Piangipane
Carnet da 5 spettacoli (escluso Pane e Petrolio) 40 euro
Spettacoli de La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole ingresso unico 5 euro
I biglietti sono in vendita online e presso la biglietteria del Teatro Rasi il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e al Teatro Socjale da un’ora prima dello spettacolo.
È possibile prenotare telefonicamente i carnet, o acquistare i biglietti con Satispay, al numero 3337605760 da lunedì a venerdì dalle 10:00 alle 17:00.
Ravenna Teatro tel0544 36239 / 3337605760 promozione@ravennateatro.com
Il Teatro Socjale si trova in via Piangipane 153 a Piangipane (Ravenna).
Le stagioni denominate La Stagione dei Piccoli e Ragazzi a Teatro – sostenute dall’assessorato alla Scuola del Comune di Ravenna per la valenza della funzione del teatro in questo ambito – da quest’anno si unificano e cambiano nome in Famiglie e Scuole, affiancando il programma de La Stagione dei Teatri. A rimanere invariato è il pubblico a cui la programmazione di Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro si rivolge: da un lato ci sono i ragazzi e le ragazze delle scuole, dal nido agli istituti secondari di primo grado, accompagnati dai loro insegnanti, mentre dall’altro ci sono famiglie che intendono usufruire del potere immaginifico del teatro per donare ai bambini e alle bambine nuovi strumenti di lettura del presente.
La rassegna 2022/23 conta ventidue spettacoli portati in scena da compagnie che provengono da tutt’Italia e che hanno partecipato a festival internazionali. Protagonisti sono storie e personaggi diversi che, in molti casi, inducono ad affrontare i propri mostri imparando dalle favole. Spettacoli per riflettere sul tema della diversità, che invitano a scoprire la bellezza nascosta dietro alle paure.
La Stagione sarà inaugurata il 25 ottobre al Rasi da una produzione di Ravenna Teatro dal titolo Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese, vincitore del premio Eolo Award 2019 proprio come migliore produzione. A cura di Ker Théâtre Mandiaye Ndiaye, lo spettacolo è nato in Senegal nel solco della feconda relazione del Teatro delle Albe con Diol Kadd e gli attori legati a Mandiaye N’Diaye. Mettendo in corto circuito la fiaba europea di Cappuccetto Rosso con la tradizione africana, Thioro vede in scena e in dialogo Adama Gueye, Fallou Diop, attori e musicisti, e Andrea Carella, compositore e trombettista. Un viaggio dal ritmo pulsante, che grazie all’intreccio di lingue, strumenti e immaginari porterà ogni spettatore alla scoperta non del bosco, ma della savana, e all’incontro non con il lupo, ma con Buky la iena.
Accanto a questa compagnia proveniente dall’Africa ci sono diverse produzioni da fuori regione tra le migliori in Italia, che rinsaldano un rapporto di relazioni intrecciate negli anni da Drammatico Vegetale, storica realtà guidata da Pietro Fenati ed Elvira Mascanzoni, curatori della rassegna in cui sono presenti con i loro spettacoli. Il programma comprenderà infatti due nuovi progetti firmati dai due direttori artistici: la produzione dal titolo Albero e il riallestimento di uno storico spettacolo dal titolo Viaggio in aereo. A gennaio tornerà inoltre la collaborazione con i Menoventi in occasione della giornata della memoria con lo spettacolo Lei conosce Arpad Weisz? per riflettere sull’indifferenza all’antisemitismo che ha segnato la fine degli anni Trenta, mentre saranno due le rappresentazioni che rientreranno nel festival internazionale Arrivano dal mare!in co-programmazione con Teatro del Drago.
BIGLIETTI
Per le famiglie ingresso unico 5 euro. I biglietti sono in vendita sul sito.
Prevendita telefonica solo tramite Satispay al numero 333 7605760 da lunedì a venerdì dalle 10:00 alle 13:00.
La biglietteria è aperta il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 al Teatro Rasi e da un’ora prima nei luoghi di spettacolo.
Per le scuole ingresso spettacoli 5 euro, gratuito per insegnanti e accompagnatori.
Le scuole possono fare richiesta di trasporto organizzato al costo di 4 euro a persona
(il servizio non copre il percorso per il Teatro Socjale). Prenotazioni esclusivamente per via telefonica dal martedì al giovedì dalle 9:30 alle 12:00 e il mercoledì anche dalle 15:00 alle 18:00 allo 0544 30227 (referenti Sara Maioli e Monica Randi). Il modulo per la conferma della prenotazione va scaricato dal sito ravennateatro.com e inviato entro tre giorni a ragazziateatro@ravennateatro.com. Il pagamento va effettuato con bonifico bancario inviando la ricevuta via mail una settimana prima dello spettacolo. Le disdette vanno comunicate sia telefonicamente che via mail 20 giorni prima: la mancata comunicazione (escluse cause di forza maggiore) comporta il pagamento di una penale pari a 3 euro per ogni prenotato.
Chi visiterà il nuovo negozio di Stadera in via Antonio Cesari a Ravenna potrà inoltre prenotare i biglietti ad un prezzo scontato per lo spettacolo Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese.
INFORMAZIONI
Gli uffici di Ravenna Teatro sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, tel. 0544 36239.
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