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Allenamenti d’autore – un’esperienza corporea creativa con Monica Francia

Dal 23 gennaio dalle ore 18 alle ore 19.30, al Teatro Rasi, Monica Francia – artista di provata esperienza che ha ideato un percorso originale nella danza contemporanea – condurrà un allenamento con proposte di lavoro fisico adatto a tutti.
Un’esperienza pratica in cui coinvolgersi in prima persona, un’occasione di crescita e di arricchimento personale per sperimentare la creazione di un luogo e di un tempo dove, con semplicità e immediatezza, i corpi tornano ad avere valore, peso, importanza e significato e ad essere materia vibrante non da addestrare o addomesticare secondo canoni prestabiliti, ma strumento di comunicazione che percepisce la connessione tra sé e gli altri e agisce valorizzando la propria unicità.

Calendario degli Incontri

dalle ore 18 alle ore 19.30, Teatro Rasi
Lunedì 23 Gennaio
Lunedì 6 e 20 Febbraio
Lunedì 6 e 13 e 27 Marzo
Lunedì 3 e 17 Aprile

Le iscrizioni sono aperte dal 7 novembre scrivendo alla mail info@ravennateatro.com o chiamando il numero 0544 36239

Quota di partecipazione € 50,00

Il corpo del narratore

La Stagione dei Teatri 2021/2022
Pianura, di e con Marco Belpoliti, regia di Marco Martinelli
18-20 febbraio 2022, Teatro Rasi

PRIMA NAZIONALE

In occasione del debutto di Pianura venerdì 18 e sabato 19 febbraio 2022 per La Stagione dei Teatri 2021/2022, che sarà anche l’occasione per vedere le trasformazioni del Teatro Rasi dopo sette mesi di ristrutturazioni, vi proponiamo le note di regia di Marco Martinelli.

 

Il corpo del narratore

 

Pianura, è stato scritto, è un’autobiografia corale. Marco Belpoliti vi si racconta attraversando, nel tempo e nello spazio, il mondo che sta da millenni al di qua e al di là del grande fiume: l’aceto balsamico, la centuriazione degli antichi romani, i pioppeti e le golene, le anguille che impavide solcano l’oceano, le cattedrali con i loro santi e i loro mostri, i pispiò, e tanto altro. Nebbia e speleologia: un viaggio che ha il suo epicentro intimo nella Reggio Emilia (per secoli Reggio di Lombardia) che ha dato i natali al viaggiatore, e che si snoda da Milano a Rimini, intrecciandosi alle vite di altri artisti e studiosi incontrati lungo la via, in un mosaico che è il mosaico di una intera esistenza.

Per anni l’inclinazione enciclopedica di Marco ha tenuto in ombra il romanziere: Pianura rimette le cose a posto. Marco Belpoliti è un romanziere prestato alla riflessione antropologica – si pensi, tra i tanti illuminanti saggi, al Corpo del capo, sulla metamorfosi della politica in Italia – al giornalismo, alla critica letteraria – Calvino e Levi soprattutto – alla creazione di riviste e progetti, da “Riga” a doppiozero.com: ma, al fondo, è soprattutto un innamorato delle storie, delle storie che fanno, che sono la vita e gli intrecci tra le vite, cartografo febbrile di saperi e di voragini come Adamo Vir, come Italo, i protagonisti dei romanzi da lui pubblicati negli anni Ottanta, pervasi da un fondo di misteriosa, indecifrabile malinconia.

Se la scrittura è sequenza di parole su carta, il teatro è corpo. Al centro di questa “lettura scenica” di Pianura – selezione e montaggio di alcuni capitoli del fluviale romanzo da cui prende il nome – vi è il corpo del narratore, incorniciato in una partitura di immagini e musiche, da Giuseppe Verdi a Giovanni Lindo Ferretti, dal Bella ciao reinventato da Daniele Roccato alle sonorità di Marco Olivieri, fino al Bob Dylan tanto amato da Gianni Celati: alto, tanto alto, come mi è apparso da sempre, visto che ci conosciamo fin dalla prima giovinezza, con quegli arti lunghi e voraci, da piovra, metafora di carne della sua insaziabile curiosità.

Marco Martinelli

Luigi Ghirri, Roncocesi gennaio 1992. Eredi di Luigi Ghirri.