Sum –parola che nella lingua Akan, in Ghana, significa “ombra”– è una performance di teatro fisico che gioca, senza parole, con l’essenza dell’ombra. Le ombre completano gli esseri e gli oggetti; sono la proiezione di paure, desideri e identità; e attivano l’immaginazione su ciò che sta al contempo dentro e fuori… Il gioco procede nell’esplorazione di quella sagoma scura che ci accompagna sempre, finché non la si perde. Premiato come miglior spettacolo per la prima infanzia a FETEN2025.