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Percorsi formativi e Laboratori

Una nuova Stagione dedicata all’infanzia e all’adolescenza con le proposte di Drammatico Vegetale / Ravenna Teatro è in partenza dal mese di ottobre. Ampio il pubblico a cui La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole si rivolge: da un lato ci sono i ragazzi e le ragazze delle scuole, dal nido agli istituti secondari di primo e secondo grado, accompagnati dai loro insegnanti; dall’altro ci sono le famiglie, che attingono al potere immaginifico del teatro per donare ai bambini e alle bambine nuovi strumenti di lettura del presente. Come ormai da tradizione, i teatri coinvolti saranno il Teatro Rasi e il Teatro Socjale di Piangipane, in via Piangipane 153, a Piangipane, a cui si aggiungono il Teatro Alighieri, in via Angelo Mariani 2, e la sede delle Artificerie Almagià, in via dell’Almagià 2 a Ravenna.

La rassegna conta una trentina di spettacoli rivolti ad età diverse: dal nido alla secondaria di primo e secondo grado i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, vengono coinvolti in percorsi che, in alcuni casi, prevedono anche una partecipazione attiva. Compagnie provenienti da tutt’Italia si alternano in scena portando storie vincitrici di premi prestigiosi, che aiutano i piccoli ad acquisire importanti strumenti di crescita. In molti spettacoli sono inoltre presenti musicisti e musiciste, aspetto che contribuisce a cementare il legame con il mondo del teatro attraverso una lingua universale. Alcune di queste proposte sono opere a metà tra percorso teatrale e installazione, in altri casi prevedono un vero e proprio viaggio immersivo in cui sono coinvolti direttamente.

Caratteristica di questa nuova Stagione teatrale è il rapporto sempre più stretto con gli spettacoli de La Stagione dei Teatri, come dimostrano i due titoli, rispettivamente di apertura e di chiusura della Stagione, a cura di Ravenna Teatro: Se alzi un muro pensa a cosa lasci fuori, realizzato in collaborazione con Comune di Ravenna – Festival delle Culture 2024, in programma il 21 e 22 ottobre al Teatro Rasi, e martedì 13 e mercoledì 14 maggio, con L’Europa non cade dal cielo, in collaborazione con Arrivano dal mare! Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure. Un calendario che quindi continua nel solco delle grandi collaborazioni, come dimostrano, tra le altre, quelle con il Teatro del Drago, Libreria Momo, Istituzione Biblioteca Classense. Nell’ambito del ricco cartellone rientrano infine i Percorsi educativi al Teatro Rasi, rivolti a insegnanti e genitori in collaborazione con l’Ufficio Qualificazione e Formazione Scolastica del Comune di Ravenna che si svolgeranno tra marzo e maggio e che prevederanno anche un incontro di riflessione sulla Stagione passata.

Novità della nuova Stagione sono infine i laboratori, che partiranno da marzo e che coinvolgeranno direttamente i bambini a partire dai 5 anni di età.

La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna e si svolge in collaborazione con Assicoop Unipol Sai, Reclam, Bcc ravennate, forlivese e imolese, Ottima, Teatri del Drago, Libreria Momo, Assitej Italia, Small Size Network, Paft, Teatro Socjale.
Gli spettacoli per le scuole sono organizzati in collaborazione con Accademia Perduta / Romagna Teatri.
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Setteserequi, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna24ore.

“DON CHISCIOTTE AD ARDERE” di Martinelli e Montanari, dal 25 giugno al 13 luglio nell’ambito di Ravenna Festival

Lo spettacolo inizierà alle 20:00 (tutti i giorni tranne il lunedì e il giovedì) e verranno proposte la prima, la seconda e la terza anta insieme. Quest’anno, con l’ultima, la trilogia verrà completata al Teatro Rasi

 

Dal 25 giugno al 13 luglio (tutti i giorni tranne il lunedì e il giovedì), alle 20:00, nell’ambito di Ravenna Festival, andrà in scena l’edizione integrale di DON CHISCIOTTE AD ARDERE, ideato e diretto da Ermanna Montanari e Marco Martinelli, fondatori e direzione artistica delle Albe, che partirà da Palazzo Malagola, in via di Roma 118. Lo spettacolo è una coproduzione Albe/Ravenna Teatro, Ravenna Festival e Teatro Alighieri in collaborazione con i Musei nazionali di Ravenna e l’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna.
La terza anta conclude il progetto triennale (2023-2025) che i due direttori artistici delle Albe, Ermanna Montanari e Marco Martinelli, dedicano all’opera-mondo di Cervantes. Il progetto è continuato nel solco del Cantiere Malagola, esperienza che ha raccolto l’eredità del Cantiere Dante e che, dal 2017 al 2022, ha coinvolto migliaia di cittadini nella messa in scena delle cantiche della Divina Commedia. Dopo la prima anta, che parte e si sviluppa negli spazi dell’omonimo Palazzo Malagola, sede del Centro di ricerca vocale e sonora fondato e diretto proprio da Montanari insieme a Enrico Pitozzi, e la seconda, ospitata tra le mura di Palazzo Teodorico, quest’anno la trilogia si conclude al Teatro Rasi. I maghi (Hermanita e Marcus, alias Ermanna Montanari e Marco Martinelli), insieme agli “erranti” e alle maschere (Don Chisciotte, Dulcinea, Sancio, alias Roberto Magnani, Laura Redaelli e Alessandro Argnani) arrivano di fronte ad un antico edificio – una chiesa? un teatro? – per ‘tirare le fila’ di questa reinvenzione del romanzo seicentesco, che si rivolge al nostro XXI secolo, dilaniato da guerre e ingiustizie, non diverso da quello contro cui si scagliava il mite sognatore. Le bacchette di questi due maghi scalcagnati sono però spuntate e non possono fare altro che evocare fantasmi. Attorno a loro centinaia di cittadine e cittadini. Che cosa è reale, che cosa è sogno, che cosa è profezia?

“I linguaggi del teatro – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – si confermano ancora una volta straordinari per muovere partecipazione e accendere attenzione collettiva. Questo ‘Don Chisciotte’ chiude un lavoro di tre anni che ha saputo coinvolgere centinaia di cittadini e cittadine, protagonisti di un racconto fantastico che apre squarci sulle tragedie del nostro tempo, indagando con la sensibilità tipica delle Albe/Ravenna Teatro le contraddizioni della natura umana. Uno spettacolo che si annuncia come un’esperienza unica, capace di fondersi con la magia dei luoghi in cui sarà immerso”.

“Anche quest’anno – afferma Andrea Sardo, direttore dei Musei nazionali di Ravenna – l’Istituto del Ministero della Cultura ospiterà l’omaggio all’opera di Cervantes, mettendo a disposizione l’enigmatica struttura del Palazzo di Teodorico per l’ambientazione del suggestivo spettacolo. Grazie alla collaborazione con Ravenna Teatro, si salderà ulteriormente il rapporto tra il monumento, memoria della grandiosa residenza imperiale e pregevole testimonianza dell’architettura alto-medievale di Ravenna, il suo contesto urbano di riferimento e le comunità cittadine”.

“In questi tempi – osserva Franco Masotti, direttore artistico del Ravenna Festival – in cui un’umanità dispersa e scoraggiata si interroga su come affrontare i drammi e gli sconvolgimenti a cui i tempi presenti ci pongono di fronte, si avverte sempre di più l’esigenza di farsi comunità, di intessere rapporti empatici e solidali tra le persone e il teatro ci offre un’occasione unica e preziosa per poterlo fare, attraverso la ricerca condivisa della bellezza nell’esercizio del pensiero critico, tra emozione e riflessione. Il DON CHISCIOTTE AD ARDERE delle Albe, che giunge quest’anno alla sua conclusione, rappresenta così un’esperienza unica, attraverso quella modalità della ‘Chiamata pubblica’, praticata e affinata negli anni, che ha reso Ravenna un caso unico – e invidiato – in tutta Europa”.

Anche quest’anno il progetto vedrà la partecipazione, insieme alle cittadine e ai cittadini di Ravenna, di “tribù” (gruppi composti da ragazzi e ragazze che hanno partecipato a laboratori di non-scuola) provenienti sia dall’Italia che dall’Estero. Più che raddoppiati, rispetto allo scorso anno, i giovani che arriveranno dal nostro Paese, e in particolare da Bari, Firenze, Foligno, Marsciano, Napoli, Noto, Rimini, Roma, Santarcangelo, Sassuolo, Trento, Varese, Villanovaforru. Grazie ad una presenza radicata anche all’estero, diversi ragazzi e ragazze giungeranno anche da Malta e da Parigi.

Ideazione, spazi architettonici, drammaturgia e regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari

in scena Ermanna Montanari, Marco Martinelli, Alessandro Argnani, Roberto Magnani, Laura Redaelli, Marco Saccomandi, Fagio e le cittadine e i cittadini della Chiamata Pubblica
guide Cinzia Baccinelli, Alice Billò, Vittoria Nicita, Marco Saccomandi, Marco Sciotto, Anna-Lou Toudjian

musiche LEDA commissione di Ravenna Festival
Serena Abrami voce/synth/chitarra acustica
Enrico Vitali chitarre
Fabrizio Baioni batteria/impulsi e segnali metallici
Giorgio Baioni basso

electronics e sound design Marco Olivieri
scenografia Ludovica Diomedi, Elisa Gelmi, Matilde Grossi
disegno dal vivo Stefano Ricci
costumi Federica Famà, Flavia Ruggeri
disegno luci Luca Pagliano
direzione tecnica Luca Pagliano, Alessandro Bonoli e Fagio

dalle sette alle nove 2025

Da venerdì 13 a giovedì 26 giugno andrà in scena “Dalle 7 alle 9”, rassegna dedicata ai più piccoli.
Teatro, giochi e picnic sul prato

Ravenna Teatro / Drammatico Vegetale torna a proporre il tradizionale appuntamento dalle sette alle nove che nel mese di giugno proporrà tre appuntamenti, a partire dai tre anni, che inizieranno alle 19:00 al Teatro Rasi e termineranno con un aperitivo sull’erba
Dalle sette alle nove. Teatro, giochi e picnic sul prato, l’ormai tradizionale rassegna organizzata da Drammatico Vegetale / Ravenna Teatro per un pubblico a partire dai tre anni, si svolgerà quest’anno nel mese di giugno con tre appuntamenti che, oltre allo spettacolo, prevedono anche un momento conviviale all’aperto. La prima attività sarà venerdì 13 giugno e avrà per titolo Giardino, un testo in cui le foglie e il verde creano storie per piccoli dai 4 anni; il secondo appuntamento sarà venerdì 20 e vedrà protagonista il creatore, coordinatore e animatore, per oltre trent’anni, del centro “La lucertola”, Roberto Papetti, in Il sole della Mancia…e altri spettacoli donchichiotteschi, una festa legata alla celebre figura nata dalla penna di Miguel de Cervantes, mentre il terzo spettacolo, giovedì 26, sarà Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese, una reinvenzione dal respiro africano di Cappuccetto rosso che vede in scena gli eredi artistici di Mandiye N’Diaye.

venerdì 13 giugno
StagePhotography

Giardino

Teatro di narrazione dove piante, foglie e semi diventano storie
4-8 anni

Lo spettacolo Giardino vuole essere un invito a metterci all’ascolto del paesaggio: semi, fiori, alberi per imparare a stare vicini a noi stessi, alle nostre forze per andare verso gli altri con rispetto e gentilezza e rendere il mondo più bello per tutti i suoi abitanti. La Giardiniera giramondo Alma, con storie, poesie e clownerie accompagna il giovane spettatore in un’esperienza immersiva e divertente nel mondo del teatro e della natura. Giardino si mostra come luogo di scoperta, di gioco, di ascolto dove piante, foglie, semi, si mescolano a parole e a suoni e diventano storie. Ci portano in viaggio nel giardino del pittore Cuno Amiet, fra gli alberi del signor Gino e nella poesia di Emily Dickinson.

venerdì 20 giugno
Roberto Papetti

Il sole della Mancia
…e altri soli donchisciotteschi

Incontro-spettacolo e Siediti in pace al tramonto dei soli esposti
3-8 anni

Festa donchisciottesca assieme a Roberto Papetti, che è stato creatore e coordinatore, animatore, per oltre trent’anni, del centro “La lucertola”, spazio educativo e didattico del Comune di Ravenna. Educazione ambientale, gioco, arte, diritti dei bambini, educazione alla pace: sono i temi dei suoi laboratori e incontri formativi. Roberto ha una particolarità: non spiega il gioco, non parla di ecologia e di arte, ma, costruisce giocattoli, fa ricerca didattica e allestisce mostre, gioca facendo vivere l’ecologia nel concreto, produce e stimola i ragazzi a produrre arte. Una serata a tema Don Chisciotte e a sorpresa: Siediti in pace al tramonto. Di e con Roberto Papetti.

giovedì 26 giugno
Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye

Thioro. Un Cappuccetto rosso senegalese

teatro d’attore e narrazione con danze e musica dal vivo
5-12 anni

Thioro è uno spettacolo nato in Senegal. Reinvenzione dal respiro africano di Cappuccetto Rosso, una delle fiabe europee più popolari al mondo e di cui esistono numerose varianti, lo spettacolo evoca il popolare racconto della bambina che indossa un cappuccio rosso e che, mentre attraversa il bosco per portare provviste alla nonna, incontra un temibile lupo che la inganna. In realtà, in un ritmo pulsante e grazie all’intreccio di diverse lingue, strumenti, lo spettatore attraversa non il bosco, ma la savana, incontra non il lupo, ma Buky la iena, in un viaggio immaginifico e bruciante attraverso l’Africa.
Gli spettacoli inizieranno alle 19:00 e termineranno con un picnic da gustare in giardino tra giochi e sorprese. Il cestino si può portare da casa o prenotare in teatro entro il giorno prima: bambini 6 euro, adulti 10 euro, ingredienti biologici e di commercio equo a cura di Villaggio Globale.

Al termine degli spettacoli e del picnic sul prato ci sarà spazio per un “Ippodromo per in-fanti”, una corsa ippica a ostacoli, al trotto e al galoppo. Allestimento a cura di Drammatico Vegetale.

BIGLIETTI E INFORMAZIONI

BIGLIETTI

Ingresso unico 5 €

Promozione famiglia tre spettacoli
prenotazione obbligatoria, acquisto e ritiro il primo giorno:
(9 ingressi) 40 €
(12 ingressi) 50 €

La biglietteria apre un’ora prima nel luogo di spettacolo, cell. 333 7605760
Posti limitati. È consigliata la prenotazione o l’acquisto online.
In caso di maltempo le attività sono confermate.

 

INFORMAZIONI

Ravenna Teatro, Teatro Rasi, via di Roma 39, Ravenna, tel. 0544 36239 e 3337605760
Gli uffici di Ravenna Teatro sono aperti da lunedì a venerdì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 18:00.

Lo spettacolo e il pic-nic sono confermati anche in caso di maltempo.

La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Reclam, Bcc ravennate, forlivese e imolese, Ottima e si svolge in collaborazione con Assitej Italia, Small Size Network, Libreria Momo, Villaggio Globale.
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Setteserequi, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna24ore, Ravenna e Dintorni.

RAVENNA TEATRO PARTECIPA AL CONCORSO “ART BONUS 2025”

Ravenna Teatro è tra i partecipanti della 9^ edizione del Concorso Art Bonus  2025, organizzato dal Ministero della Cultura, ALES Spa e Promo PA Fondazione – LuBec per offrire visibilità e riconoscimento agli enti promotori di raccolte Art Bonus e ai loro donatori.
Il voto permetterà di mettere ancor più in luce l’attività del Centro di Produzione ravennate, fondato nel 1991 dall’unione di due compagnie, Teatro delle Albe e Drammatico Vegetale, strutturate in forma di cooperativa e operanti su un piano comune, articolato in sentieri artistici differenti. Con sede al Teatro Rasi ex chiesa del 1300, Ravenna Teatro si pone come luogo di ricerca artistica e di condivisione pubblica dell’esperienza teatrale, scommettendo sulla fertilità incessante della scena, in un dialogo mai esaurito con gli antenati, da Aristofane a Giordano Bruno ad Artaud. Articolando le proprie attività tra due spazi principali – lo stesso Rasi e VulKano – Ravenna Teatro interviene anche al Teatro Alighieri, dove cura una parte della programmazione, e in altri luoghi della città di Ravenna.
Dal 2021 ha sede al Palazzo Malagola la Scuola di vocalità e centro internazionale di studi sulla voce MALAGOLA, ideata e diretta da Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi.

Per poterlo votare basta cliccare su questo link entro il 14 aprile.

L’obiettivo del concorso è anche quello di far conoscere questa modalità di sovvenzionamento della cultura, le cui donazioni godono di un beneficio fiscale del 65%.

“Nephesh. Proteggere l’ombra” torna dall’1 al 13 aprile 2025 al cimitero di Ravenna

Dopo aver incantato e commosso decine di spettatori lo scorso ottobre, la performance viene proposta nell’ambito di una collaborazione tra Ravenna Teatro e Trail Romagna.

Sono previste anche due repliche speciali all’alba.

Nata da una precisa richiesta di Azimut, e realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la performance Nephesh – proteggere l’ombra, dopo l’emozionante debutto di ottobre nell’ambito del Prologo a La Stagione dei Teatri, in cui ha lasciato dietro di sé una lunga eco di richieste e riflessioni, torna a percorrere i viali silenziosi del Cimitero di Ravenna dall’1 al 13 aprile 2025.

Se in autunno il riscontro era stato talmente alto da non riuscire a soddisfare tutte le richieste pervenute, ora dal 1° aprile si potrà cogliere l’opportunità di immergersi in questa riflessione sul rapporto tra vita e morte e sul tempo che ancora abbiamo a disposizione, partecipando alla performance che viene ora nuovamente presentata grazie alla collaborazione tra Ravenna Teatro e Trail Romagna, un progetto che unisce natura, cammino e territorio con nuove modalità di fruizione culturale.

«Affiancare Ravenna Teatro in cammino è per noi motivo d’orgoglio – afferma il presidente di Trail Romagna, Ciro Costa – non solo perché condividiamo già l’esperienza di Storie di Ravenna, ma per la comune attitudine all’animazione territoriale, potente strumento per creare consapevolezza dell’impatto sociale all’interno della comunità e dei territori».

Nephesh – proteggere l’ombra non è uno spettacolo e non è una visita guidata del cimitero. È un’esperienza intima e collettiva, una drammaturgia sonora che avvolge i partecipanti, conducendoli in un itinerario sospeso tra memoria e presente. Ideata e diretta da Alessandro Renda, attore e regista e membro delle Albe, e scritta insieme allo scrittore Tahar Lamri, la performance intreccia racconti e immagini che si muovono tra vita e morte, leggende e storie personali, architetture e fotografie, e si trasforma in un invito a proteggere ciò che resta invisibile agli occhi: le ombre, i legami, il respiro stesso del tempo.

Venti spettatori alla volta, dotati di cuffie (il lavoro sonoro è a cura di Francesco Tedde e Cecilia Pellegrini di Antropotopia), cammineranno attraverso un tragitto sorprendente tra tombe, lapidi, statue e fotografie. Le parole, sussurrate, diventeranno compagne di viaggio. Ogni passo sarà un invito a interrogarsi sul legame fragile e potente che unisce chi resta e chi è già ombra, chi osserva e chi è osservato.

In un tempo che tende a dimenticare, Nephesh – Proteggere l’Ombra suggerisce un gesto contrario: proteggere ciò che rischia di svanire, riconoscere il valore delle cose che il tempo non cancella, integrare la morte come parte della vita stessa.

Aggiunge Alessandro Renda, «Questo lavoro è nato dall’urgenza di dare voce a ciò che normalmente resta nascosto, non detto, a quel senso di vertigine che capita a ognuno di noi di fronte alla morte o alla malattia: è come attraversare uno spazio fragile, dove le ombre che ci abitano prendono corpo e ci parlano delle nostre paure, delle nostre memorie, dei margini del visibile. È un’esperienza che interroga profondamente e invita a concentrarci sul nostro respiro vitale. L’incontro con gli spettatori è stato potentissimo, ho ricevuto decine e decine di lettere e messaggi di chi poi ha voluto condividere con me il proprio ricordo personale. Quando con Tahar Lamri scrivevamo il testo, desideravamo proprio questo tipo di relazione intima da una parte e di condivisione dall’altra, perché il cimitero può diventare non solo un luogo doloroso, ma un luogo vitale che ci suggerisce di proteggere proprio quell’ombra che ci rende umani».

Le nuove repliche si svolgeranno al tramonto, alle ore 18:00, dal martedì alla domenica. E in due occasioni speciali – sabato 5 e sabato 12 aprile – sarà possibile vivere la performance all’alba, quando la città ancora tace e il primo chiarore filtra tra gli alberi. L’evento avverrà nel rispetto del luogo, durante le consuete aperture del cimitero, senza disturbare chi lo frequenta o le sue funzioni. La camminata è silenziosa, discreta, pensata per offrire uno spazio di riflessione profonda sul tempo che ci è dato, sulle relazioni che coltiviamo e sulla città che custodisce i suoi defunti come parte viva della sua storia.

Nephesh – Proteggere l’Ombra è in programma da martedì 1 a domenica 13 aprile alle ore 18:00 (sabato 5 e sabato 12 ore 6:00). Performance itinerante, posti limitati, prevendita online o il giovedì pomeriggio dalle 16:00 alle 18:00 alla biglietteria del Teatro Rasi. Durata 105 minuti. Il cimitero di Ravenna si trova in via Cimitero.

Ravenna Teatro segnala inoltre che per la rassegna “I sabati a Scattisparsi”, curata da Ivano Mazzani, sarà possibile incontrare Renda e Lamri in un appuntamento proprio dedicato alla genesi di questo progetto e ad alcune considerazioni a partire dalla sua drammaturgia. L’incontro si terrà alla Libreria Scattisparsi in via Sant’Agata 8, sabato 12 aprile alle ore 18:00.

CALENDARIO 1-13 aprile (pausa 7 aprile):

  • martedì 1 ore 18:00
  • mercoledì 2 ore 18:00
  • giovedì 3 ore 18:00
  • venerdì 4 ore 18:00
  • sabato 5 replica speciale all’alba, ore 6:00
  • domenica 6 ore 18:00
  • martedì 8 ore 18:00
  • mercoledì 9 ore 18:00
  • giovedì 10 ore 18:00
  • venerdì 11 ore 18:00
  • sabato 12 replica speciale all’alba, ore 6:00
  • domenica 13 ore 18:00

BIGLIETTI

I biglietti sono in vendita sul sito Ravenna Teatro e negli orari di apertura della biglietteria del Teatro Rasi (giovedì dalle 16:00 alle 18:00, tel. 0544 30227)

La non-scuola 2025 al Teatro Rasi dal 21 marzo al 14 aprile

Diversi, anche quest’anno, gli istituti scolastici coinvolti. Il festival si apre con la presentazione del libro di Francesca Saturnino dedicato alla non-scuola. Il racconto fotografico di questa edizione, affidato a Nicola Baldazzi e Veronica Lanconelli, sarà in mostra nel ridotto del Rasi.

Anche quest’anno la non-scuola, quell’asinina esperienza di laboratorio teatrale che le Albe tengono viva da oltre trent’anni con gli adolescenti – nel segno del cortocircuito tra arte e vita che la compagnia accende ogni giorno – è stata proposta in diversi istituti della provincia di Ravenna coinvolgendo centinaia di ragazzi e ragazze.

Una pratica, quella della non-scuola, che ha girato il mondo e che quest’anno ha coinvolto anche Castellammare di Stabia, Firenze, Lecce, Milano, Napoli, Pompei, Roma, Santarcangelo di Romagna, Vicenza, Torre Annunziata, Torre del Greco.

In provincia di Ravenna i laboratori si sono svolti in diverse scuole secondarie di primo e di secondo grado e nella sede della Circoscrizione di Castiglione di Ravenna. Gli incontri hanno coinvolto gli studenti e le studentesse dell’Università di Bologna – sede di Ravenna – in collaborazione con Fondazione Flaminia.

I debutti sono previsti al Teatro Rasi da venerdì 21 marzo a lunedì 14 aprile. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21:00.

Osserva il sindaco facente funzioni del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia: “Creatività, ricerca, sperimentazione e condivisione. A distanza di oltre trent’anni la non-scuola si riconferma come un punto di riferimento importante nel panorama culturale cittadino e del forese, capace di avvicinare studenti e studentesse al mondo teatrale e di offrire loro strumenti di conoscenza e riflessione. Una risorsa preziosa che arricchisce il patrimonio dell’intera comunità nel segno della cultura e della partecipazione”.

Il festival si apre nel segno di una riflessione teorica a partire dall’esperienza di osservazione della pratica della non-scuola di Francesca Saturnino. Venerdì 21 marzo, alle 18:30, la presentazione del suo libro La non-scuola di Marco Martinelli-tracce e voci intorno ad Aristofane a Pompei (Luca Sossella editore) darà il via al programma, con un dialogo tra l’autrice, Franco Masotti (direttore artistico Ravenna Festival) e Laura Redaelli (coordinatrice e guida non-scuola).

Saturnino (giornalista, critica teatrale, insegnante, scrittrice) ha raccontato dall’interno il processo della pratica della non-scuola di Marco Martinelli che, dopo quasi vent’anni dall’esperienza di Arrevuoto, è tornato a Napoli per dirigere un gruppo di adolescenti per la “messa in vita” dei testi Aristofane nel progetto “Sogno di volare” al Parco Archeologico di Pompei.
“Cosa pensano gli adolescenti di questo mondo rotto? La scuola ha bisogno del teatro?” si chiede il regista.
Dialogando con i ragazzi coinvolti, studiosi, artisti che si occupano di teatro, pedagogia, scuola (Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Rachele Furfaro, Franco Lorenzoni, Enzo Moscato, Linda Dalisi, Davide Iodice, Gennaro Carillo) ha raccolto un coro di voci che parla di noi: della fragilità, della poesia dell’adolescenza, dell’importanza della scuola nel processo culturale, della funzione rivoluzionaria e politica del rito del teatro.

Il racconto fotografico di questa edizione è stato affidato a Nicola Baldazzi e Veronica Lanconelli.

Durante le prove della non-scuola, dagli ultimi banchi delle aule rumorose nelle scuole deserte, dietro le quinte del teatro chiuso, Baldazzi e Lanconelli hanno spiato, origliato, registrato e annotato gesti, versi, espressioni e meravigliosi errori asinini per costruire piccoli racconti del percorso di ognuno degli undici laboratori.

Le loro immagini sono visibili sui social della non-scuola e saranno in mostra nel ridotto del Teatro Rasi durante le serate degli spettacoli.

CALENDARIO

venerdì 21 marzo
Liceo Scientifico “A. Oriani”

Gli dèi non giocano a dadi

liberamente ispirato a Sette contro Tebe di Eschilo

con Hajar Abdelmoumene, Elvis Battistini, Bianca Casadio, Rosa Laura Taila Colarossi, Valerio Crosa, Simone Fiocco, Gregorio Gardini, Andrea He, Federico Libranti, Martina Maruccia, Giorgia Morandi, Anna Montanari, Coco Sebastiani, Nadia Smida, Gioele Stella, Giulia Vaira, Giacomo Tramontani, Zhenghao Ye

guide Dario Racagni, Alessandro Renda

insegnanti assistenti Emanuela Laghi, Eliana Tazzari

sabato 22 marzo
Liceo Artistico “P. L. Nervi – G. Severini”

UBU – Una storia palotina dall’intraducibile mondo di Alfred Jarry

liberamente ispirato a Alfred Jarry

con Giulia Albonetti, Sofia Bacciardi, Simone Bertini, Pietro Bessi, Gaspare Giovanni Bezzi, Mishel Bondi, Ainoa Cevinini, Petra Colombo, Weronika Adela Dąbrowska, Giada Diena, Rebeca Gheorghe, Eleonora Ghetti, Floria Gismondi, Anita Fabbri, Elia Armando Furbatto, Emma Lucaroni, Martina Luciani, Alice Magnani, Rebecca Magnani, Anna Mazzotti, Matilde Minardi, Maya Moni, Dafne Montanari, Siria Montesano, Elia Stella, Viola Pini, Chiara Ravaglioli, Asia Rinaldi, Laura Verdesca, Kevin Andrea Villa

guide Roberto Magnani, Flaminia Pasquini Ferretti

insegnante assistente Maria Rita Servadei

martedì 25 marzo
I.T.C. “G. Ginanni”

Solo ombre, nient’altro che ombre

liberamente ispirato a Il Signore delle mosche di William Golding

con Asia Abbondanza, Chanel Amaducci, Amela Bardho, Caterina Ceccoli, Serena Ferri, Noemi Giacone, Antonio Norberto Giorgi, Beatrice Grilli, Ludmilla Khatib, Samuele Montanaro, Emma Pitrelli, Rebecca Ponti, Robert Valentin

guide Alice Billó, Vittoria Nicita

insegnante assistente Luca Maggio

mercoledì 26 marzo
I.C.S. “San Biagio”, Scuola secondaria di 1° grado “Don G. Minzoni”

Il pifferaio di Hamelin

liberamente ispirato a Il pifferaio di Hamelin di Robert Browning

con Sofia Abassi, Elena Abbondanza, Lara Agresta, Matilde Alampi, Isabel Amaducci, Noemi Aralla, Azzurra Arseni, Giacomo Bacchetti, Ginevra Barlini, Victoria Canepina, Dario Casadio, Sofia Castagnoli, Agata Cattani, Eloisa Colombelli, Sara Di Giulio Cesare, Simone Ferrotti, Giorgia Fiammenghi, Gioele Franchi, Teodora Gatti, Greta Gotini, Gaia Gottarelli, Giulia Grassetto, Sophie Impagnatiello, Sofia Lorenzoni, Simone Magli, Giada Magnani, Denise Marzucco, Alessandro Mazzone, Sophia Migliaccio, Giada Missanelli, Anna Natali, Evelina Palushaj, Virginia Pannacci, Mattia Panvini, Diego Pappacogli, Lisa Petrocco, Davide Pini, Riccardo Pipitone, Zoe Pollini, Letizia Putignano, Giiulia Saporetti, Viktoria Scasso, Goffredo Vasi, Matteo Verlicchi, Maya Zaffoni, Anna Zoli

guide Alessandro Argnani, Virginia Irali

insegnante assistente Andrea Mengozzi

giovedì 27 marzo
Liceo Classico “D. Alighieri”, Istituto Magistrale “M. di Savoia”

Avete fatto un macello!

liberamente ispirato a Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht

con Giulia Aresu, Erika Barillari, Michelle Benazzi, Sophia Berti, Ginevra Cambria, Andra Chis, Anna Cimatti, Marco Conti, Giulia Dimartino, Sara Errico, Diego Fabbroni, Marta Ferrotti, Livia Ferruzzi, Emanuele Golnelli, Anna Gregi, Maura Iaccarino, Gioia Lika, Maria Sofia Marroccella, Sibilla Martoni, Arianna Marzi, Nicole Munafò, Chiara Ottaviano, Giacomo Pugliese, Leonardo Putzu, Livia Rigotti, Francesca Rizzo, Naomi Rocchello, Matteo Sansavini, Fatima Tanzi, Giada Taroni, Nicolò Traversini, Diana Villa, Cristian Zanfini.

guide Cinzia Baccinelli, Alice Cottifogli

insegnante assistente Silvia Fariselli

martedì 1 aprile
I.T.I.S. “N. Baldini”, I.T.G. “C. Morigia”, I.T.A.S. “L. Perdisa”

IL/Romeo/DIO/e/DEL/Giulietta/MASSACRO

(ovvero la eccellente e massacrante tragedia di Romeo e Giulietta)

liberamente ispirato a Romeo e Giulietta di William Shakespeare e Il dio del massacro di Yasmina Reza

con Enrico Amore, Caterina Angeli, Leonardo Barboni, Alessandro Battistini, Suna Bolat, Eduard Butinaru, Mariagrazia Casadio, Simone Catarinelli, Alessandro Costrino, Matteo De Giorgio, Ernesto Felipe, Nicola Francesconi, Mattia Frisari, Rossella Gambi, Matteo Giliberti, Gabriele Magli, Edoardo Melandri, Simone Pasini, Thomas Ravelli, Matteo Rizza, Cecilia Russo, Giovanni Sannino, Francesca Specolizzi, Samuele Zattoni, Leonardo Zoli

guide Camilla Berardi, Matteo Cavezzali

insegnanti assistenti Elena Pasi, Anna Valentini

mercoledì 2 aprile
Scuola secondaria di 1° Grado “G. Novello”

La crociata dei bambini

liberamente ispirato a Bertold Brecht

con Antonio Achilli, Carolina Baccani, Giulio Bernarco Garezzo, Lorenzo Blanco, Gaia Bonelli, Alice Conte, Hope Diallo, Emanuele Maria Dicorato, Piurity Edoh Christopher, Ilaria Gatti, Ilsa Khan, Lucrezia Malerba, Vittoria Mazzanti, Guia Merlo, Agata Miccoli, Matteo Milucci, Luca Minchio, Pietro Moglie, Gioia Pagano Mariano, Irene Paroncini, Alice Pozzi, Pietro Rivalta, Arianna Sorrentino, Santiago Nicolas Vasquez Riano, Ernesto Vistoli, Nicolas Zingaropoli.

guide Alessandro Argnani, Alice Cottifogli

insegnanti assistenti Rosanna Ballestrazzi, Deborah Gaetta, Nadia Ranucci

giovedì 3 aprile
I.C.S. “San Pietro in Vincoli”

Il gatto con gli stivali (ma il pubblico non concorda)

liberamente ispirato a Il gatto con gli stivali di Ludwig Tieck

con Gabriele Antolini, Luca Argnani, Anna Biondini, Sebastiano Boldrini, Mattia Brandolini, Caterina Candoli, Paolo Cornacchia, Nicola Conti, Asia Fantinelli, Aurora Fantini, Luca Foglia, Federico Mattia Gavrilita, Allegra Gemelli, Denise Giuliani, Emily Giusti, Riccardo Graziani, Carlotta Graziani, Jonas Elia, Lorenzo Losi, Aurora Luciani, Tania Lunardini, Carmen Maioli, Pietro Mengozzi, Riccardo Molducci, Luca Montuschi, Mattia Occhipinti, Davide Orgiana, Edoardo Pranzini Morgagni, Mia Rizzo, Tyler Scimè, Alice Tascini, Phoebe Vespignani Casadei, Emily Zampiga, Nina Zaccaria, Mascia Zito

guide Dario Racagni, Laura Redaelli

insegnante assistente Alessio Giuliano

venerdì 4 aprile
 I.P.S. “Olivetti Callegari”

Uccelli – Scappiamo Andando Verso Infiniti Orizzonti

liberamente ispirato a Uccelli di Aristofane

con Enrico Alessandri, Cristian Bambini, Sara Barisani, Stefano Francesco Battaglia, Martina Cascino, Asia Cicognani, Mattia Di Buono, Vanessa Dragoni, Victoria Fabbrucci, Daniele Ghirardelli, Andrea Gianessi, Sofia Kaydalova, Martina Mercurio, Diana Nicoletti, Anna Pini, Akemi Villa

guide Marco Montanari, Marco Saccomandi

insegnante assistente Manuela Chiarucci

sabato 5 aprile
Assessorato Decentramento del Comune di Ravenna – Castiglione di Ravenna

Pino… occhio!

liberamente ispirato a Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi

con Aron Sambo Barbieri, Alex Battistini, Beatrice Bighi, Matilde Bighi, Carlotta Blasi, Anna Casadei, Frida Chis, Davide Chis, Alessio Dall’ara, Alessandro Di Ticco, Giorgia Di Ticco, Kevin Faso, Carmelo Ferraro, Giada Ferraro, Sofia Foschi, Gunilla Foschini, Rebecca Fusignani, Chiara Giarritiello, Beatrice Guidazzi, Rihanna Heris, Sofia Manfellotto, Claudia Mara, Alessandro Mazzavillani, Beatrice Mazzavillani, Aida Milandri, Gianluca Pezzi, Francesco Quintavalle, Federica Ravaglia, Bianca Rivalta, Lorenzo Romualdi, Filippo Rossi, Elsa Zoli

guide Virginia Irali, Cristina Lolli, Flaminia Pasquini Ferretti

guida assistente Adriana Babini

lunedì 14 aprile
Fondazione Flaminia per l’Università in Romagna

Quattro passi nel delirio – Indagine attorno ai misteriosi mondi di Edgar Allan Poe

liberamente ispirato a Edgar Allan Poe

con Giovanni Affinito, Maria Sole Botti, Maria Cecere, Laura Cialdea, Andrea Ciancabilla, Sara Conti, Sara Cusimano, Francesco Ferrando, Mattia Karol Giannetto, Giorgia Gianola, Emanuela Alina Hustiuc, Sara Intermite, Edoardo Lercari, Deborah Macrì, Davide Magelli, Gaia Meldolesi, Renato Mirabile, Aleksandra Miteva, Arcangelo Pinto, Chiara Ponticello, Rebecca Principi, Nicolò Raimondi, Laura Raspanti, Alessia Riccardi, Emma Romanò, Julián Andrés Scrufari, Andrea Sequi, Giovanni Maria Serra, Andrea Timoncini, Giorgia Trincossi, Lorena Vispi

guide Roberto Magnani, Antonio Maiani

Intero 5 €
Ridotto 3 €
(under 20, studenti universitari e docenti degli istituti coinvolti)

È consigliato l’acquisto in prevendita.
I biglietti sono in vendita su questo sito CLICCA QUI da lunedì 17 marzo
La biglietteria del Teatro Rasi  è aperta il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e da un’ora prima degli spettacoli.

INFORMAZIONI Ravenna Teatro tel. 0544 36239
BIGLIETTERIA tel. 0544 30227
TEATRO RASI via di Roma 39 Ravenna

Il precario equilibrio tra “naturale” e “artificiale”

LA STAGIONE DEI TEATRI 2024-2025

Note di regia di Enrico Castellani e Valeria Raimondi (Babilonia Teatri), autori e registi di Mulino Bianco. Back to the green future in scena al Teatro Rasi il 7 marzo 2025 per La Stagione dei Teatri 2024/2025.

ph Chiara Pavolucci

“Viviamo un mondo in cui sembra impossibile trovare un equilibrio tra naturale ed artificiale. Quasi che questa dicotomia sia impossibile da gestire. Da una parte la modernità, le fabbriche, gli elettrodomestici, i prodotti e i veleni chimici, i sapori e gli odori riprodotti in laboratorio, la tecnologia… dall’altra le tradizioni da riscoprire, l’orto da coltivare dietro casa, il biologico, il biodinamico, la vacanza wild, la marmellata fatta in casa… Noi ci troviamo nel mezzo, ognuno col suo grado di consapevolezza e di ignoranza. Viviamo sotto il fuoco incrociato di notizie allarmanti e catastrofiche che fatichiamo a gestire. Notizie rispetto alle quali non sempre sappiamo come comportarci. Il più delle volte ignoriamo, in certi casi per scelta, in altri perché informarsi è complesso, farsi un’opinione è complesso, essere coerenti è complesso. La terra collasserà a breve a causa del surriscaldamento? L’avanzata dei deserti raggiungerà all’improvviso il nostro pianerottolo? L’isola di plastica presente nell’oceano pacifico diventerà davvero meta di vacanza? Lo zucchero bianco è davvero un veleno peggio dell’eroina? La tassa sulla plastica è realmente un provvedimento caro solo a un’élite pseudointellettuale? Perché una pubblicità che mi indica che i biscotti in questione sono senza lattosio dovrebbe invogliarmi ad acquistarli? Quanti kilometri percorre una banana prima che io possa scivolare sulla sua buccia? Quanti litri d’acqua servono per produrre una bistecca? Quanto è preziosa l’acqua utilizzata per produrre la suddetta bistecca? Quante delle suddette bistecche posso mangiare al minuto per non sentirmi un nemico della terra? Quante popolazioni sono state sgomberate dalle loro terre per soddisfare il fabbisogno di anacardi richiesti dal mercato mondiale per alimentare chi non mangia più le suddette bistecche? Chi taglierà la coda al cane affinché smetta di mordersela? Dato che è un cane che si morde la coda, tagliamo la testa al toro e lasciamo che a decidere tutto siano gli specchietti per allodole? Ognuno nel suo piccolo può fare la sua parte. Quale? Io vorrei sapere qual è la mia. Vorrei che qualcuno me lo dicesse. Giuro che la farei. Al massimo se non mi piace la scambio con qualcun altro. Meglio acquistare prodotti biologici confezionati nella plastica o prodotti non biologici confezionati nella carta? Guardo al mio bene o a quello collettivo? Un po’ per ciascuno non fa male a nessuno. Partiamo da qui, da queste domande, che non possono nemmeno essere definite provocazioni, perché sono domande reali, che ci accompagnano e ci assillano, a cui rivolgiamo attenzione a volte e che fingiamo di non udire altre, per costruire uno spettacolo che condiva col pubblico le nostre domande. Per approfondire temi e questioni che ci sono cari. Che non crediamo abbiano una sola risposta, ma che non possiamo accantonare per questa ragione”.

Enrico Castellani e Valeria Raimondi

Aperte le candidature per il corso “La materia del suono: il sound design nelle performing arts” a Malagola

È aperto fino al 13 marzo il bando per candidarsi al corso di formazione permanente gratuito dal titolo

La materia del suono: Sound Design nelle performing arts diretto da Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi con il sound designer Marco Olivieri e il light designer e direttore tecnico Luca Pagliano.

È aperto fino al 13 marzo il bando per candidarsi al corso di formazione permanente gratuito dal titolo La materia del suono: il sound design nelle performing arts diretto da Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi in dialogo con il sound designer Marco Olivieri e il light designer e direttore tecnico Luca Pagliano.

Malagola – ideato e diretto da Ermanna Montanari, co-fondatrice e direzione artistica delle Albe, e dallo studioso e docente dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Enrico Pitozzi – è nato nell’ottobre del 2021 e raccoglie attività dal respiro internazionale collegate tra loro: la scuola, archivi sonori e audiovisivi tra i quali l’Archivio Demetrio Stratos, il Collegio Superiore di Estetica della Scena che promuove partnership editoriali, incontri, seminari, performance, concerti.

Il corso di formazione permanente La materia del suono: il sound design nelle performing arts – gratuito e dedicato a 13 studenti – mira a consolidare e/o riqualificare figure professionali che gravitano a diverso titolo intorno alle competenze connesse al sound design negli ambiti di produzione artistica, dalle arti performative alle installazioni, dai live set a quelli museali e radiofonici, così da delineare figure di alto profilo tecnico, realizzatori di progetti artistici fondati sulla spazializzazione, modellizzazione e registrazione-documentazione del suono. È pensato in sinergia con il progetto di alta formazione artistica Forme e tecniche della vocalità, al fine di creare una filiera di competenze sia artistiche che tecniche nelle attività del centro.

Tra i docenti dei 4 moduli in cui si articola il corso, insieme ai direttori Montanari e Pitozzi, al sound designer Marco Olivieri e al light designer e direttore tecnico Luca Pagliano, ci saranno diverse figure di primo piano che hanno elaborato sia strumenti che prospettive metodologiche di lavoro sul suono e la sua diffusione in spazi architettonicamente diversi, senza dimenticare l’incontro con artiste/i che hanno impiegato questi sistemi nella realizzazione delle loro opere, come: Nicola Prodi, Hubert Westkemper, Luigi Agostini, Massimo Carli, Robin Rimbaud aka Scanner e Scott Gibbons.

Sarà Silvia Pagliano ad assumere la direzione organizzativa del progetto, lavorando con la squadra organizzativa e tecnica delle Albe/Ravenna Teatro. Tutor sarà Gabriella Birardi Mazzone.

La Scuola di vocalità è segnata dal tratto del disegnatore Stefano Ricci, che ha composto il logo e i materiali, insieme al progetto poetico per i social di Malagola di Marco Sciotto, studioso e responsabile degli archivi.

Tra i partner promotori a livello regionale, nazionale e internazionale che aderiscono al progetto: Fondazione Ravenna Manifestazioni-Ravenna Festival, Consorzio Digitalia, ERT- Emilia Romagna Teatro, Fondazione I Teatri, Conservatorio Statale di musica G. Verdi di Ravenna, Santarcangelo dei Teatri – Santarcangelo Festival, Tempo Reale – Centro di ricerca, produzione e didattica musicale, BH Audio, Tempi Tecnici Società Cooperativa, Robin Rimbaud Art Foundation.

 

LA MATERIA DEL SUONO: IL SOUND DESIGN NELLE PERFORMING ARTS


corso di formazione permanente per 13 studenti


Ravenna | da aprile a maggio 2025
150 ore complessive: 100 ore di lezioni in aula, 50 ore di “Project Work”

Requisiti di accesso:

      • abbiano residenza o domicilio sul territorio della Regione Emilia-Romagna;
      • siano dotati di titolo di formazione secondaria;
      • abbiano pregresse conoscenze, competenze ed esperienze professionali inerenti all’utilizzo e alla gestione di sistemi audio professionali (nell’ambito di teatro, cinema, danza, musica, multimedia, ecc.) acquisite attraverso percorsi formativi formali di formazione terziaria coerenti ed esperienze professionali testate;
      • abbiano comprovate competenze ed esperienze nei settori musicali (musica strumentale, elettronica ed elettroacustica) e conoscenza delle principali tecnologie applicate alla spazializzazione e ai sistemi di modellizzazione del suono.

  • Documenti:

    scarica il bando per presentare la candidatura
    scarica la scheda di iscrizione

    Scadenze e informazioni:

    scadenza invio candidature 13 marzo 2025
    a info@malagola.eu | +39 348 1382632 (lun-ven 9-13 e 14-18)
    info Fb/Ig @MalagolaRavenna | info@malagola.eu

    Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza

     

    Malagola fa parte delle attività di formazione teorico-pratiche avviate dal Centro di produzione ed Ente di formazione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro.

    Operazione Rif. PA 2024-23090/RER approvata con DGR n. 2287 del 09/12/2024 e cofinanziata con risorse del FSE+ 2021-2027 e della Regione Emilia-Romagna