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non solo Asperger

La Stagione dei Teatri 2021/2022
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, uno spettacolo del Teatro dell’Elfo
10-13 marzo 2022, Teatro Alighieri

Dal 10 al 13 marzo è ospite de La Stagione dei Teatri lo spettacolo dell’Elfo Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte con la storia di Christopher, il protagonista quindicenne che decide di indagare sulla morte del cane della vicina. Christopher si trova davanti a uno di quei misteri che il suo eroe Sherlock Holmes saprebbe risolvere e inizia a scrivere un libro mettendo insieme gli indizi del caso dal suo punto di vista. E il suo punto di vista è davvero speciale. Perché Christopher ha un disturbo dello spettro autistico che rende complicato il suo rapporto con il mondo. Odia essere toccato, odia il giallo e il marrone, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce a interpretare l’espressione del viso degli altri… In attesa dello spettacolo, abbiamo chiesto a Noemi Cornacchia, presidente di Angsa Ravenna, un piccolo approfondimento su autismo e sindrome di Asperger, in riferimento a quanto spesso pensiamo di conoscere attraverso letteratura e cinema.

fotografia di Laila Pozzo

Asperger… e non solo

In questi ultimi anni l’Autismo e la Sindrome di Asperger sono entrati nell’immaginario della cultura di massa.
 Si sono moltiplicati film e serie tv di successo che, in maniera più o meno esplicita, raccontano personaggi con tratti riconducibili allo spettro autistico.
È diventato comune sentire la frase “Sono un pochino autistico…” detta da persone tipiche per descrivere alcuni tratti del proprio carattere, che possono essere ricondotti ad alcune caratteristiche (spesso un po’ stereotipate) riconducibili alle persone nello spettro autistico.
Questo parlarne, scriverne, abituare il pubblico a personaggi autistici contribuisce alla conoscenza e questo non può che essere positivo sia per la comunità autistica che per i familiari, ma facciamo un po’ di chiarezza…

La sindrome di Asperger che viene citata nel libro Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte da cui è tratto lo spettacolo teatrale, è uscita dai manuali diagnostici che fanno convergere questa diagnosi sotto il cappello del più ampio “Spettro autistico”.
 Essa viene utilizzata per indicare le persone nello spettro che non presentano come co-occorrenza la disabilità intellettiva, condizione invece maggiormente ricorrente nelle altre persone inserite nella diagnosi di autismo più generica.
Nell’immaginario popolare una persona Asperger è un genio solitario e bizzarro con isole di talento straordinarie (The Good Doctor, Sheldon Cooper).
 Per quanto questi personaggi siano davvero affascinanti visti nello schermo televisivo o cinematografico (ricordiamo ad esempio il protagonista del vecchio film Rain Man, in cui veniva rappresentata una persona con autismo che, pur con disabilità intellettiva e incompetenza sociale, era in grado di contare le carte in una partita di poker), la realtà è un pochino diversa…

Perché si chiama Spettro autistico, vi chiederete…
 All’interno di questa denominazione si trovano persone molto diverse l’una dall’altra, con bisogno di supporto molto diversificati e con manifestazioni comportamentali diverse tra loro, proprio come nello spettro dei colori in natura. 
C’è una famosa citazione del dottor Stephen Shore che recita: “Se hai incontrato una persona con autismo… hai incontrato solo una persona con autismo”. Questa frase ci fa capire quanto sia errato generalizzare le caratteristiche autistiche basandoci sulle persone che noi abbiamo incontrato nella nostra vita.
Come già citato, la diagnosi di ASD (autism spectrum disorder) viene stabilita in base alla valutazione delle manifestazioni comportamentali in risposta all’ambiente, perché non esiste un esame medico preciso che possa stabilirlo e la ricerca non ha dato risposte, se non per pochi casi di mutazioni genetiche cui si accompagnano tratti autistici.
Proviamo a riassumere le caratteristiche principali della mente autistica (quelle che accomunano ogni persona indipendentemente dal proprio bisogno di supporto):

1) Atipicità nella comunicazione sociale e nelle relazioni (totalmente indipendente dalle abilità linguistiche): possiamo trovarci di fronte persone che non usano la parola per comunicare o persone con una buona produzione verbale, magari non efficace alla comunicazione, e/o che hanno difficoltà a condurre una conversazione con un corretto scambio sociale.

2)  Atipicità nella percezione sensoriale. “Sebbene le persone autistiche vivano nello stesso mondo fisico delle persone a sviluppo tipico, hanno esperienze percettive totalmente diverse e questo condiziona anche molti aspetti comunicativi e comportamentali. Olga Bogdashina scrive: ”Non è raro vedere persone autistiche coprirsi le orecchie in presenza di rumori per noi non così intensi o avere preferenze per alcuni tessuti mentre altri sono definiti dolorosi”.

3)  Interessi ristretti e ripetitivi. Generalmente le persone autistiche hanno fortissimi interessi per argomenti, oggetti o persone specifiche, che diventano degli iper focus assorbenti da cui difficilmente riescono a prescindere (questo può essere un problema per l’educazione scolastica generale, ma spesso li rende esperti specialisti).

Ogni caratteristica qui descritta può presentarsi in maniera più o meno intensa, tenendo conto che alcune persone autistiche a più alto funzionamento sono in grado (con uno sforzo enorme in termine di spesa energetica) di mascherare le proprie caratteristiche per apparire più “adatti” alla Società in cui vivono.
Per tutto questo, noi crediamo che la conoscenza della diversità possa contribuire a creare un ambiente più favorevole alle persone autistiche, in cui possano affinare le proprie uniche capacità e sviluppare le proprie strategie per creare un ponte di comunicazione con il mondo.

Noemi Cornacchia
Presidente di Angsa Ravenna

 

angsa è la più grande associazione italiana di familiari e volontari che si occupa esclusivamente di autismo: è federazione nazionale di associazioni regionali e provinciali presenti in tutte le regioni.
Fondata nel 1985 per iniziativa di un gruppo di genitori, non ha scopi di lucro e le attività degli associati sono prestate in forma gratuita.
angsa ha incentivato fin dalla sua costituzione la ricerca scientifica sull’autismo, collaborando con Università ed Istituti di ricerca.
In particolare, angsa Emilia-Romagna, ha operato un cambiamento culturale, diffondendo gli approcci terapeutici più accreditati a livello internazionale, anche attraverso l’organizzazione di numerosi convegni e seminari.
Dal 1996 è presente a Ravenna un gruppo di genitori facente riferimento ad angsa Emilia-Romagna, formalizzato nell’aprile 2010 con la costituzione di angsa Ravenna onlus, diventata poi nel 2021 APS (Associazione Promozione Sociale), riconosciuta nei registri regionali del volontariato dell’Emilia-Romagna al n. 7105.

angsa Ravenna 

  • in collaborazione con le Istituzioni, intende promuovere la conoscenza dell’autismo e persegue lo scopo di diffondere i più accreditati approcci abilitativo/educativi per l’autismo, anche attraverso l’organizzazione di convegni, seminari, parent-training e sollecitando l’applicazione delle normative vigenti, come membro di vari tavoli di consultazione;
  • affianca le famiglie interessate nella tutela dei diritti delle persone con autismo, ne valorizza il ruolo a sostegno del loro compito educativo;
  • si propone di raccogliere fondi per l’implementazione di progetti a favore delle persone con autismo e delle loro famiglie;
  • è stata promotrice del progetto “Casa Augusta”, casa per l’autismo concessa in comodato d’uso da ASL Romagna e ristrutturata da Fondazione Augusta Pini di Bologna. All’interno di questa struttura si svolgono sia le terapie abilitative supervisionate dalla ASL, sia i CRE estivi dedicati a bambini e ragazzi con autismo.

 

angsa Ravenna – Via Piemonte, 7 – 48121 Ravenna
www.angsaravenna.it – angsaravenna@gmail.com

Per aiutare a realizzare progetti in favore delle persone con autismo e delle loro famiglie, sostieni angsa Ravenna indirizzando il tuo 5 x 1000 al C.F.: 92072990390

Puoi associarti o effettuare donazioni al:
c/c di angsa Ravenna,
Cassa di Risparmio di Ravenna, filiale di Via Marche
IBAN: IT 69 X 06270 13185 CC0850101149