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Mille modi per dire ANIC

Un percorso a più voci nella storia industriale della nostra città, l’omaggio di Ravenna Teatro a un passato recente caratterizzato da uno stabilimento, noto a tutti con l’acronimo di ANIC, che, come disse Papa Giovanni Paolo II durante la visita dell’86, “insieme allo sviluppo del Porto, ha determinato la trasformazione industriale della Romagna”. Ad inaugurare la serie di appuntamenti che si articoleranno tra cinema, incontri, teatro e fotografia sarà, lunedì 20 marzo, alle 18:00, la puntata di Storie di Ravenna dal titolo Deserto Rosso, il petrolchimico e la questione ambientale dove, partendo dal film di Michelangelo Antonioni – che ha immortalato la raffineria Sarom e il complesso petrolchimico dell’Anic anche grazie alle suggestioni di Tonino Guerra – si arriverà a parlare di ambiente grazie agli interventi di Cesare Albertano, Luigi Dadina, Alessandra Dragoni, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini e Laura Orlandini.

Dal 31 marzo (con inaugurazione alle ore 18:00) al 6 aprile il Teatro di via di Roma 39 ospiterà le mostre di Raniero Bittante e di Adriano Zanni.

L’installazione di Bittante Benvenuti all’ANIC, progetto artistico che nasce da una semplice frase di cortesia che l’ingegnere Enrico Mattei fece stampare sulla controcopertina del libretto consegnato ad ogni nuovo assunto – precedentemente esposto alla Manica Lunga della Biblioteca Classense – ritorna nel Ridotto del Teatro Rasi con un nuovo allestimento. Oltre ai timbri che recano impressi i pensieri, i ricordi degli operai e dei dirigenti, i diagrammi di produzione dell’ANIC, i brevetti per marchio d’impresa, i nomi propri di chi ha testimoniato, i racconti di eventi particolari, ci saranno in aggiunta ulteriori elementi che rievocheranno le atmosfere che si respiravano nello stabilimento negli anni Sessanta. Il pubblico potrà estrarre dalle strutture i timbri, inchiostrarli e usarli per timbrare alcune delle migliaia di fogli presenti sui tavoli. Nell’opera artistica di Bittante, da un lato lo spazio condiziona la percezione e determina i sentimenti, dall’altro le sculture e le fotografie diventano una sorta di proiezione ed estensione della realtà psichica.

Gli spazi del Rasi ospiteranno anche l’esplorazione fotografica della Ravenna post-Deserto Rosso realizzata da Adriano Zanni, fotografo, artista sonoro e field recordist, che qui presenta These important Years, una ricerca sul paesaggio urbano, sulle vedute delle città e sui loro aspetti meno noti ed esplorati. Un viaggio emozionale durato anni – e qui riportato in una cinquantina di scatti – che ha come punto di partenza l’infanzia, seguita dalla turbolenta adolescenza vissuta al Villaggio ANIC fino alla graduale uscita dal quartiere verso l’età adulta e la città, la Ravenna post Deserto Rosso.

E attorno all’ANIC si dipana anche lo spettacolo prodotto da Ravenna Teatro-Teatro delle Albe dal titolo Mille anni o giù di lì, che andrà in scena martedì 4 e giovedì 6 aprile al Teatro Rasi alle 21:00. Protagonisti l’attore Luigi Dadina, il fumettista Davide Reviati e il musicista Francesco Giampaoli, legati per storia familiare al petrolchimico ravennate. Lo spettacolo verrà raccontato lunedì 3 aprile, alle 18:00, al Mercato Coperto di Ravenna, in piazza Andrea Costa 6, nell’ambito del progetto Il teatro fa centro. L’incontro vedrà la giornalista Federica Angelini in dialogo con Dadina e Reviati.

Con Mille anni giungerà a compimento il progetto che ha visto Ravenna Teatro collaborare con Coconino Press nel corso degli ultimi mesi e che vedrà, mercoledì 5 aprile, il senior editor Oscar Glioti in dialogo con Dadina e Reviati in occasione della matinèe riservata a studenti e studentesse del liceo artistico di Ravenna. Reviati sarà inoltre protagonista del laboratorio di serigrafia aperto alla cittadinanza che, il 3 e 4 aprile, Else Edizioni terrà all’Accademia di Belle Arti di Ravenna.

Giovedì 6 aprile verrà infine proposto, alle 18:00, l’incontro organizzato da Studio Doiz con Maria Martinelli e Marina Mazzotti dal titolo Antonioni. Deserto rosso e l’iconografia femminile. Un omaggio al maestro ferrarese che ha portato la Darsena di Ravenna sugli schermi di tutto il mondo, ma anche un modo per ricordare una delle massime interpreti del cinema italiano, Monica Vitti.

Orari di visita delle mostre: da lunedì a venerdì 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 e durante l’apertura per gli eventi del Teatro.

Disegnare le parole: un laboratorio di serigrafia con Davide Reviati

Si intitola DISEGNARE LE PAROLE il laboratorio di serigrafia che Else Edizioni e Davide Reviati organizzano il 3 e 4 aprile, dalle 10.00 alle 17.00, all’Accademia di Belle Arti di Ravenna nell’ambito del progetto sul fumetto condotto da Ravenna Teatro insieme a Coconino Press. Il laboratorio permetterà ai partecipanti di realizzare un libro illustrato, stampato e rilegato da loro.

Else Edizioni – Edizioni Libri Serigrafici E altro – è una casa editrice, un laboratorio artigianale di stampa serigrafica e un’associazione che nel 2012 nasce a Roma dall’incontro tra professionisti in diversi campi dell’editoria, grafica, illustrazione e stampa d’arte. Else pubblica albi illustrati che ripropongono e riflettono mutamenti sociali, politici e pedagogici attraverso grandi opere letterarie e l’illustrazione.

Davide Reviati è fumettista e illustratore ravennate tra i più importanti nel panorama italiano, riconosciuto all’estero, in Europa e in America, per la capacità del suo tratto di evocare un universo lirico in grado di parlare a tutti.

“Si tratta –  spiega Marco Carsetti di Else Edizioni – di un percorso intorno al libro come avventura, spazio concreto tra la copertina e le pagine: testa, pancia, piedi e dorso. I libri come segni da cogliere: impronte nel passato, tracce del presente, visioni sul futuro. Storie da raccontare, stampare e rilegare attraverso un fare artigianale, con l’intelligenza delle mani e strumenti “conviviali” alla portata di tutti”.

Il corso permetterà un’introduzione alla stampa serigrafica; la presentazione di diverse modalità di realizzazione di un’immagine per la serigrafia: manuale, digitale, manuale e digitale insieme; la presentazione di diverse tecniche di disegno per la realizzazione delle matrici di stampa manuali; l’incisione e sviluppo telai; l’imposizione delle pagine di stampa; la messa in macchina e messa a registro; la gestualità della stampa serigrafica a mano; la cordonatura, allestimento e rilegatura a mano del libro. Ciascun partecipante riceverà copia del libro realizzato.

Il corso rientra nel progetto Nel segno dell’Anic, serie di appuntamenti che si articolano tra cinema, incontri, teatro e fotografia che termineranno il 4 e 6 aprile alle 21:00 al Rasi con lo spettacolo Mille Anni o giù di lì di Luigi Dadina e Davide Reviati. In scena Dadina e Francesco Giampaoli. Voce Elena Bucci.

INFORMAZIONI

QUANDO: lunedì 3 e martedì 4 aprile, dalle 10.00 alle 17.00
DOVE: Accademia di Belle Arti di Ravenna, via delle Industrie 76, Ravenna
COSTO DI ISCRIZIONE: 50 euro (posti limitati, iscrizione obbligatoria)
ISCRIZIONI: Presso Ravenna Teatro entro il 31 marzo. Telefono 0544 36239 mail promozione@ravennateatro.com

disegno di Davide Reviati