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L’Europa, dalle sue origini ad oggi

L’Europa non cade dal cielo. Cronistoria sentimentale di un sogno, di un’idea, di un progetto è uno spettacolo prodotto da Ravenna Teatro/Albe, nato nell’ambito del progetto EuRoPe LIVE, promosso dal Centro Europe Direct della Romagna del Comune di Ravenna e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.

COM’È NATO IL TESTO

Ideato e diretto da Alessandro Argnani, il testo è scritto da Laura Orlandini

GIOVANI PROTAGONISTI

Due giovani attori ravennati, Camilla Berardi e Massimo Giordani, ripercorrono la storia d’Europa dagli esordi ai giorni nostri. Quella che emerge è una narrazione corredata da immagini e costellata da una playlist musicale legata ai diversi periodi storici raccontati, in un intreccio che mette in luce l’immaginario e gli ascolti delle giovani generazioni, nei diversi momenti della vita dell’Unione europea. Un affondo non solo nella storia, ma anche nei miti, nella musica e negli ideali vissuti da generazioni di giovani in tutta Europa.

Testo di Laura Orlandini, consulenza storica Michele Marchi e Lucrezia Ranieri,  consulenza musicale Alessandro Luparini e Roberto Magnani, video Alessandro Penta, aiuto regia Alice Cottifogli.

MATERIALI

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L’Europa non cade dal cielo-scheda artistica e tecnica

Storie del MAR

Prosegue la collaborazione tra Ravenna Teatro, Centro di Produzione Teatrale ravennate, MAR, museo d’arte della città, e Conservatorio statale Giuseppe Verdi nel segno del rapporto tra teatro, arte e musica. Sul modello di Storie di Ravenna, rassegna alla sesta edizione che coniuga la storia della città con i tempi e i linguaggi del teatro, si è costruito un percorso – denominato Storie del MAR – che mette in relazione le opere presenti al Museo con esperti e professionisti guidati dalla regia di attori delle Albe.

Quattro titoli verranno ripetuti in doppia data per un totale di otto appuntamenti domenicali, a cui se ne aggiunge uno dedicato alla celebrazione dei 100 anni della scuola di mosaico dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna.

“Il MAR è orgoglioso di ospitare al suo interno manifestazioni ed eventi teatrali andando a sostanziare così la funzione polifonica del museo. È questa l’occasione per vivere il museo da un punto di vista esperienziale e diverso dalla sua connotazione tradizionale” come dichiara il direttore del MAR Roberto Cantagalli.

 

“Siamo felici di portare avanti una nuova collaborazione con il MAR e con il Conservatorio statale Verdi – sottolineano il regista Alessandro Argnani e lo storico Giovanni Gardini -, nel solco di un percorso che è iniziato con lo spettacolo Il Mostro di Ravenna, a novembre ’22, ed è proseguito con il racconto della storia dei mosaici ravennati del ’59 a fine ’23. Con questo nuovo progetto intendiamo continuare a valorizzare il dialogo prezioso che si crea tra arti diverse. In questi anni abbiamo costruito un percorso che ha permesso al teatro di misurarsi con nuovi spazi e con pubblici eterogenei, e lo abbiamo fatto dando la possibilità a sempre più giovani di mettersi alla prova”.

Il progetto continua infatti a prevedere la collaborazione, per ogni appuntamento ad esclusione del 7 aprile, del Conservatorio statale Giuseppe Verdi di Ravenna.
“Dopo aver sperimentato il teatro d’opera insieme a Ravenna Teatro – osserva Anna Maria Storace, direttrice del Conservatorio – torniamo alle esperienze laboratoriali didattiche di cui siamo molto contenti. Questa collaborazione fa parte delle aree di interesse del Conservatorio e ci permette di lavorare sia con i bambini, sia con professionisti che non operano necessariamente in ambito musicale. Questo scambio ci consente di sviluppare una riflessione su come la musica possa dialogare con altre arti non solo in termini di sottofondo musicale, e offre un’applicazione pratica degli studi che potrebbe dare origine a sbocchi professionali”.

Il primo incontro del 25 febbraio – “Non aver veduto di Roma in poi bellezza uguale a questa”: la pala di San Bartolomeo di Nicolò Rondinelli nell’immaginario ravennate – che vede protagonista Lorenzo Gigante, Pietro Mengozzi e la sassofonista Federica Paoli, con la regia di Alessandro Argnani, si ripeterà il 28 aprile; segue il 3 marzo – Tessera dopo tessera – Il mosaico raccontato ai piccoli – disegni di Filippo Farneti, con Flaminia Pasquini Ferretti, regia di Argnani, che verrà ripetuto il 24 marzo. Il 10 marzo, Nelle mani dei Rasponi, si potrà rivedere il 14 aprile. In scena Matteo Bezzi, Alice Cottifogli ed il flautista Michele Benini, con la regia di Roberto Magnani. La replica di “Palma Bucarelli. La Galleria sono io”, del 17 marzo, con Giorgia Salerno, Camilla Berardi e con il clarinettista Arcangelo Pinto, regia di Laura Redaelli, si terrà il 21 aprile. Il 7 aprile si celebrerà il mosaico con la puntata 100 anni di ‘tessere’: la scuola di mosaico all’Accademia di Belle Arti di Ravenna.

 

IL PROGRAMMA

  • 25 febbraio – “Non aver veduto di Roma in poi bellezza uguale a questa”: la pala di San Bartolomeo di Nicolò Rondinelli nell’immaginario ravennate
    con Lorenzo Gigante, Pietro Mengozzi, regia Alessandro Argnani con Federica Paoli, sassofonista – Conservatorio statale Giuseppe Verdi
  • 3 marzo – Tessera dopo tessera – Il mosaico raccontato ai piccoli (liberamente ispirato al libro “Tessere d’Arte” di Filippo Farneti)
    illustrazioni di Filippo Farneti, con Flaminia Pasquini Ferretti, regia Alessandro Argnani
  • 10 marzo – Nelle mani dei Rasponi
    con Matteo Bezzi, Alice Cottifogli, regia Roberto Magnani con Michele Benini, flautista – Conservatorio statale Giuseppe Verdi
  • 17 marzo – “Palma Bucarelli. La Galleria sono io”
    con Giorgia Salerno, Camilla Berardi, regia Laura Redaelli con Arcangelo Pinto, clarinettista – Conservatorio statale Giuseppe Verdi
  • 24 marzo – Tessera dopo tessera – Il mosaico raccontato ai piccoli (liberamente ispirato al libro “Tessere d’Arte” di Filippo Farneti)
    disegni di Filippo Farneti con Flaminia Pasquini Ferretti, regia Alessandro Argnani
  • 7 aprile – 100 anni di ‘tessere’: la scuola di mosaico all’Accademia di Belle Arti di Ravenna
    con Paola Babini, Giovanni Gardini, Marco Santi, regia Alessandro Argnani
  • 14 aprile – Nelle mani dei Rasponi
    con Matteo Bezzi, Alice Cottifogli, regia Roberto Magnani con Michele Benini, flautista – Conservatorio statale Giuseppe Verdi
  • 21 aprile – “Palma Bucarelli. La Galleria sono io”
    con Giorgia Salerno, Camilla Berardi regia Laura Redaelli con Arcangelo Pinto, clarinettista – Conservatorio statale Giuseppe Verdi
  • 28 aprile – “Non aver veduto di Roma in poi bellezza uguale a questa”: la pala di San Bartolomeo di Nicolò Rondinelli nell’immaginario ravennate
    con Lorenzo Gigante, Pietro Mengozzi, regia Alessandro Argnani con Federica Paoli, sassofonista Conservatorio statale Giuseppe Verdi.

Inizio spettacoli ore 15:00

BIGLIETTI

Per informazioni 0544 482477

L’Europa non cade dal cielo. Cronistoria sentimentale di un sogno

Si intitola L’Europa non cade dal cielo. Cronistoria sentimentale di un sogno, di un’idea, di un progetto lo spettacolo, produzione teatrale Ravenna Teatro, realizzato nell’ambito del progetto EuRoPe LIVE, promosso dal Centro Europe Direct della Romagna del Comune di Ravenna. Lo spettacolo, ideato e diretto da Alessandro Argnani, è un racconto a due voci che ha come nucleo centrale l’Unione europea, a partire proprio dalla sua nascita fino ad arrivare ai giorni nostri. Due giovani attori ravennati, Camilla Berardi e Massimo Giordani, percorreranno la storia d’Europa.

Quella che emerge, è una narrazione corredata da immagini e costellata da una playlist musicale legata ai diversi periodi storici raccontati, in un intreccio che mette in luce l’immaginario e gli ascolti delle giovani generazioni nei diversi momenti della vita dell’Unione europea. Un affondo non solo nella storia, ma anche nei miti e negli ideali vissuti da generazioni di giovani in tutta Europa. Testo di Laura Orlandini, con consulenza storica di Michele Marchi e Lucrezia Ranieri. Consulenza musicale Alessandro Luparini e Roberto Magnani, video Alessandro Penta, assistente alla regia Alice Cottifogli.

 

“Il progetto mira all’utilizzo del linguaggio teatrale come mezzo di divulgazione storico-civica sull’Unione europea, dando risalto ad avvenimenti importanti relativi alla partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni europee nonché al ruolo delle donne nel processo d’integrazione: percorriamo strade innovative e coinvolgenti per avvicinare giovani e grande pubblico ai temi europei – afferma Annagiulia Randi, assessora alla Politiche Europee del Comune di Ravenna – questa è una nuova sfida che intende valorizzare anche le energie creative della nostra città”.

“L’Europa non cade dal cielo si ispira a Storie di Ravenna, rassegna che unisce la voce di studiosi ed esperti ai tempi e al linguaggio teatrale – sottolinea il regista Alessandro Argnani -. Grazie a questo progetto abbiamo lavorato con un’ampia rete di Enti del territorio e con l’Università di Bologna, Dipartimento di beni culturali. L’obiettivo è quello di creare un’opera in grado di raccontare le intuizioni e i sacrifici di quelle donne e di quegli uomini che hanno fatto sì che l’Europa potesse ambire a diventare un’unica, grande, realtà”.

“Cos’è l’Europa, e cosa è stata, per generazioni di giovani che l’hanno attraversata e vissuta? – si chiede Laura Orlandini, autrice del testo -. Abbiamo voluto provare a raccontare l’integrazione europea attraverso le vite delle persone: un decennio alla volta, un percorso di avvicinamento e di contraddizioni, di culture condivise e di conflitti, di grandi trasformazioni economiche e sociali. Cercando di raccontarne anche le spaccature, i nodi dolenti, e quelle reti di scambio formate dalle persone in movimento, dalle idee in circolo, dalle necessità della vita e dai sogni di cambiamento. Partendo dalle origini, nella spinta ideale sorta tra le macerie della guerra, fino all’oggi carico di interrogativi. Tutto osservato attraverso gli occhi di due ventenni, simbolo della generazione che sempre è protagonista più viva della storia”.

A partire dall’11 dicembre sono in programma le repliche in matinée rivolte in particolare (ma non esclusivamente) a scuole medie, superiori e studenti universitari. Ogni rappresentazione (durata di 55 minuti – atto unico) sarà accompagnata da un momento di dialogo tra il pubblico, il regista, gli attori, il team del progetto EUphoria (coordinato dalla cooperativa LibrAzione, anch’esso in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Centro Europe Direct della Romagna) e la partecipazione di volta in volta di esperti e rappresentanti istituzionali.
Questa proposta, unica nel suo genere, è il frutto della collaborazione tra l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’Unione della Romagna faentina, i Comuni di Bagnacavallo, Cervia, Russi e Faenza, volontarie e volontari della campagna MoreIn24 del Parlamento europeo, del Servizio Civile Universale e di svariate associazioni.

Queste le date e le città toccate:
11- 12 dicembre: Teatro Rasi, Ravenna ore 11:00
13 dicembre: Teatro Walter Chiari, Cervia ore 11:00
15 dicembre: Teatro Comunale, Russi ore 11:00
20 dicembre: Teatro Goldoni, Bagnacavallo ore 10:00
23 dicembre: Teatro Masini, Faenza ore 10:45

Il 21 dicembre, invece, lo spettacolo va in scena al Teatro Rasi alle ore 21:00.
Per info. e prenotazioni: 333 760 5760
volontari@ravennateatro.com

Storie di Ravenna: sesta edizione

Le nuove vesti di Storie di Ravenna: accanto al format classico, in scena al Rasi dal 13 novembre, si aggiungono il progetto al MAR e la puntata speciale per il Festival delle Culture

 

A partire da lunedì 13 novembre, alle 18:00 al Teatro Rasi, torneranno gli appuntamenti di Storie di Ravenna, una serie di sei spettacoli che nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando i tempi e i linguaggi del teatro. Un racconto a più voci, corredato da immagini, suoni e letture, che intende arrivare ad un pubblico vasto ed essere un momento di incontro e condivisione.

Ai sei spettacoli, che si susseguono fino ad aprile, si aggiungono quello dedicato ai mosaici del ’59 al Museo d’Arte della città e quello sul processo migratorio in programma il 24 maggio.

“La rassegna – osserva Alessandro Argnani, co-direttore di Ravenna Teatro – compie cinque anni e rinsalda quel rapporto tra il teatro e la città che riteniamo fondamentale per mantenere viva l’attenzione su quello che è stato e ciò che ci circonda. I rapporti intessuti in questi anni hanno ampliato le collaborazioni contaminando nuovi spazi e situazioni e hanno implementato linguaggi diversi”.

Esempio di queste contaminazioni è Storie del MAR. I mosaici del 1959, progetto organizzato insieme al MAR Museo d’Arte della Città e incentrato sulla mostra dei mosaici del ’59 – in collaborazione con il Conservatorio Statale Giuseppe Verdi di Ravenna – che il 19 novembre, 10 dicembre e 7 gennaio porterà in scena uno spettacolo (in doppia replica alle 15:30 e 16:45) in cui sono protagonisti Camilla Berardi e Giovanni Gardini, con musiche di Michele Benini, regia di Alessandro Argnani.

“Con questa rassegna – sottolinea Roberto Cantagalli, direttore del MAR – non solo si rafforza la collaborazione fra il museo e una realtà culturale attiva e vitale come Ravenna Teatro, ma si consolida l’esperienza del ‘raccontare l’arte attraverso l’arte’. Nel caso delle storie di Ravenna il vettore narrativo è il teatro, in altre circostanze sono state la danza o la musica. È questo il museo che vogliamo, un’entità al servizio della comunità che ripensa costantemente se stessa, luogo aperto e dinamico, spazio di incontro fra persone, culture, idee e linguaggi”.

“Negli anni – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – Storie di Ravenna è stato in grado di crescere e di mettere in relazione chi, a diverso titolo, si occupa di cultura a Ravenna. Questo format non si è limitato a ridare alla città il racconto di una storia passata attraverso una nuova prospettiva, ma ha anche creato una sorta di linguaggio comune utile a mettere in comunicazione i generi più diversi”.

Storie di Ravenna è ideato e curato da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Federica Ferruzzi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Laura Orlandini, Alessandro Renda, con la collaborazione di Antropotropia e Les Bompart Produzioni.

CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

 

Le tante tessere di Ravenna

Con Cesare Albertano, Paola Babini, Rosetta Berardi, Roberto Cantagalli, Giovanni Gardini, Marco Santi
Il mosaico rappresenta una cifra distintiva della storia di Ravenna. Un racconto tra passato, presente e futuro su un’arte affascinante che ha reso celebre questa città in tutto il mondo.

Don Minzoni, una storia del ‘900 italiano

con Paolo Cavassini, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Laura Orlandini
Nel centenario della tragica morte per mano fascista, un racconto trasversale su Don Giovanni Minzoni. La complessa figura del sacerdote ravennate viene rievocata attraverso alcuni degli snodi principali del primo Novecento italiano.

Le pinete dell’onorevole Luigi Rava

con Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Alberto Malfitano, Vittoria Mencarini
La secolare pineta di Dante e Byron è giunta integra fino a noi anche grazie alla prima legge di tutela ambientale dello Stato italiano, firmata dall’onorevole ravennate Luigi Rava. Un racconto tra passato, presente e futuro sul “polmone verde” di Ravenna.

I barbari alle porte. La guerra greco gotica

con Enrico Cirelli, Elisa Emaldi, Ada Foschini, Giovanni Gardini
Storie di guerre e di conquiste, di bizantini ed ostrogoti. Una narrazione a più voci su una vicenda che ha visto protagonista anche la città di Ravenna.

Ravenna Serenissima. Gli anni del dominio veneziano

con Pierre Bonaretti, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Myriam Pilutti Namer
Poco meno di 70 anni: tanto è durato il dominio veneziano su Ravenna. Un tempo breve, che però ha lasciato tracce indelebili nel tessuto urbano della città, regalandole alcuni dei suoi monumenti più importanti. Archeologia, storia, ma anche poesia e folklore, all’ombra del Leone di San Marco.

Mamma li franzesi! Ravenna da Napoleone alla Restaurazione

Con Giuseppe Bellosi, Giancarlo Cerasoli, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Laura Orlandini
Dall’arrivo del generale Augereau al comando delle truppe napoleoniche, nel 1796, al ritorno definitivo del potere pontificio nel 1815. Le alterne vicende della dominazione francese, tra modernità, laicizzazione forzata, alberi della libertà, ghigliottine e insorgenze.

Storie di Ravenna per il Festival delle Culture

In occasione del Festival delle Culture,  Ravenna Teatro propone, in collaborazione con l’Unità organizzativa Politiche per l’Immigrazione del Comune di Ravenna – impegnata, da oltre vent’anni, in una politica interculturale di rafforzamento della coesione sociale, con un approccio multi professionale al fenomeno migratorio – una puntata speciale di Storie di Ravenna.

 

PER SCARICARE IL PROGRAMMA CLICCA QUI

BIGLIETTI E ABBONAMENTI

Ingresso unico 5 €
Abbonamento 7 spettacoli (comprensivi dell’appuntamento del 24 maggio) 30 €.

Gli abbonamenti sono in vendita esclusivamente venerdì 10 novembre dalle ore 16:00 alle 19:00 e sabato 11 novembre dalle 10:00 alle 13:00 al Teatro Rasi.

I biglietti si possono acquistare negli stessi giorni e, a seguire, il giovedì dalle ore 16:00 alle 18:00 al Rasi e sulla BIGLIETTERIA ON-LINE. I posti rimasti disponibili saranno in vendita da un’ora prima di ogni spettacolo (è sempre consigliato l’acquisto in prevendita).

Storie del MAR Prenotazione obbligatoria allo 0544 482477. Ingresso 10 euro comprensivo della visita alla mostra BurriRavennaOro.

 

INFORMAZIONI

Ravenna Teatro\Teatro Rasi via di Roma 39, Ravenna tel. 0544 36239, info@ravennateatro.com
Biglietteria del Teatro Rasi, tel. 0544 30227.

Storie di Ravenna è supportato da Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Fondazione del Monte, Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, Assicoop Romagna Futura, Coop Alleanza 3.0, Reclam, Nuova OLP

“Storie del MAR” al via dal 22 ottobre

Mauro Reggiani, Zelo Molducci

Nel solco del percorso tracciato dalla rassegna Storie di Ravenna, Ravenna Teatro e MAR – Museo d’Arte della Città, propongono, a partire da domenica 22 ottobreStorie del MAR. I mosaici del 1959, quattro appuntamenti domenicali incentrati sulla mostra dei mosaici del 1959, un’esposizione fortemente voluta da Giuseppe Bovini e resa possibile grazie allo stretto e proficuo dialogo di importanti artisti dell’epoca con i mosaicisti della “Bottega del Mosaico” di Ravenna, diretta da Giuseppe Salietti. Il racconto delle vicende che portarono alla realizzazione della mostra si intreccerà costantemente alla voce recitante di un attore o un’attrice e sarà accompagnato da musica dal vivo del flautista Michele Benini del Conservatorio Giuseppe Verdi di Ravenna. In ciascuna data saranno proposte due repliche.

Il progetto, curato dal regista e attore delle Albe Alessandro Argnani, e dallo storico Giovanni Gardini, prende spunto da Storie di Ravenna, format che nasce dalla volontà, da parte di Ravenna Teatro, di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti, utilizzando però i tempi e i linguaggi del teatro. Protagonisti Camilla Berardi e Giovanni Gardini, musiche Michele Benini, regia Alessandro Argnani.

Gli appuntamenti saranno negli spazi espositivi del MAR, posti limitati con prenotazione obbligatoria allo 0544 482477. Ingresso 10 euro comprensivo di visita alla mostra.

Date: 22 ottobre, 19 novembre, 10 dicembre 2023, 7 gennaio 2024, orari 15:30 e 16:45.

Nuova stagione di Al Socjale

Al Teatro Socjale di Piangipane una rassegna dedicata ai giovani artisti

Da ottobre a marzo al Teatro Socjale di Piangipane prosegue la consolidata collaborazione con Ravenna Teatro che porta in scena, per la seconda stagione, una rassegna dedicata, in particolare, ai giovani artisti del territorio. Sette i titoli in cartellone – preceduti dall’evento speciale Storie di Ravenna, iniziato il 19 ottobre e dedicato alla cooperazione – a cui si aggiungono i cinque spettacoli rivolti alle famiglie che fanno parte della rassegna La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole.

Osserva Marcella Nonni, alla direzione di Ravenna Teatro: “Nel teatro costruito dai braccianti siamo felici di iniziare un nuovo viaggio che va dalle ultime generazioni teatrali a consolidate realtà che spaziano anche nel mondo dell’infanzia. Ad aprire questo percorso sarà il napoletano Collettivo LaCorsa”.

Si comincia, infatti, il 26 ottobre, in replica il 27 (alle ore 21:00), con il Collettivo LaCorsa – realtà formatasi nel 2000 a Napoli e costituita da registi, drammaturghi e attori – che alle 21:00 porterà in scena Adam Mazur e le intolleranze sentimentali, spettacolo che parla del bene e dell’impossibilità di scampare al proprio passato. Protagonista Roberto Magnani, attore del Teatro delle Albe, diretto da Gianni Vastarella, con Gabriele Guerra, Pasquale Palma e Valeria Pollice. Disegno luci e drammaturgia sonora Mirto Baliani, per una produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri.

A dicembre – il 21 (alle 21:00) – toccherà invece a Tristeza Ensemble, duo composto dal ravennate Matteo Gatta e da Viola Marietti, che proporrà A.L.D.S.T. AL LIMITE DELLO SPUTTANAMENTO TOTALE, spettacolo in cui la protagonista fa i conti con l’inquietudine di chi soffre di un’adolescenza lunga e si trascina in un tempo apparentemente senza senso, mentre la vita di Anita Garibaldi verrà portata in scena il 24 (ore 21:00) e 25 gennaio (ore 10:00) da Asia Galeotti con L’ATTESA Anita Garibaldi: Morte e vita di una regina, testo di Valeria Magrini con la regia di Emanuele Montagna.

Febbraio si aprirà il 18, alle 21:00, con La tromba, amara riflessione sulla guerra e sulla cattiveria degli uomini scritta dal poeta Nevio Spadoni e prodotta da Studio Doiz, duo ravennate composto da Iacopo Gardelli e Lorenzo Carpinelli, con scenografia e costumi di Lucia Bubilda Nanni e musiche di Giacomo Toschi.

Una nuova collaborazione con Coldiretti inizierà grazie allo spettacolo Pane e Petrolio di Luigi Dadina / Teatro delle Albe e Teatro delle Ariette, dove si rifletterà su un mondo contadino e operaio in cui affondano le radici dei protagonisti. L’accordo permetterà ai soci di Coldiretti Ravenna di usufruire di una riduzione sul prezzo del biglietto e, viceversa, agli abbonati de La Stagione dei Teatri che esibiranno l’abbonamento verrà offerto uno sconto sulla spesa all’interno del mercato contadino coperto di Campagna Amica (via Canalazzo 59, Ravenna). Lo spettacolo andrà in scena dal 12 al 16 marzo alle 20:00.

Studio Doiz tornerà il 26 marzo alle 21 per la produzione dello spettacolo Gramsci gay, una riflessione sul rapporto tra politica e indifferenza, impegno e disillusione. In scena Mauro Lamantia, regia di Matteo Gatta e drammaturgia di Iacopo Gardelli. Costumi e scenografia saranno curati da Gaia Crespi, mentre il disegno tecnico sarà firmato da Mattia Sartoni.

Spazio A – nato nel 2020 dall’unione spontanea di persone con esperienze sceniche e artistiche diverse, in seno all’associazione Culturale Galla & Teo – il 20 aprile, (ore 21.00) proporrà Im labyrinth, un progetto che mette in sinergia diversi linguaggi e diverse tipologie di narrazione ispirato al Minotauro di Dürrenmatt, per la regia di Marco Montanari con Rendy Anoh, Camilla Berardi, Silvia Rossetti, Marco Saccomandi e Davide Salvadori.

Come sottolineato, il programma comprende inoltre cinque spettacoli rivolti alle famiglie inseriti ne La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole. Si tratta dei titoli di Drammatico Vegetale Cappuccetto, il lupo e altre storie (domenica 6 novembre alle 16:00, età consigliata 3-8 anni) e Quattro volte Andersen (domenica 20 novembre ore 16:00, età consigliata 3-8 anni), di Giallomare Minimal Teatro con La regina delle nevi (domenica 18 dicembre ore 16:00, età consigliata 4-11 anni), di Bottega degli Apocrifi con Nel bosco addormentato (domenica 8 gennaio ore 16:00, età consigliata 4-11 anni) e di Teatro del Buratto con Rumori nascosti (domenica 5 marzo ore 16:00, età consigliata 4-11 anni).

INFORMAZIONI E BIGLIETTI

Intero 12 euro, Ridotto* 10 euro
Pane e petrolio intero 18 euro ridotto* 15 euro
Durante lo spettacolo si preparerà il cibo per il pubblico, i posti sono limitati, la prenotazione è obbligatoria.
*Under30, abbonati a La Stagione dei Teatri, residenti a Piangipane
Carnet da 5 spettacoli (escluso Pane e Petrolio) 40 euro
Spettacoli de La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole ingresso unico 5 euro

I biglietti sono in vendita online e presso la biglietteria del Teatro Rasi il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e al Teatro Socjale da un’ora prima dello spettacolo.
È possibile prenotare telefonicamente i carnet, o acquistare i biglietti con Satispay, al numero 3337605760 da lunedì a venerdì dalle 10:00 alle 17:00.
Ravenna Teatro tel 0544 36239 / 3337605760 promozione@ravennateatro.com

Il Teatro Socjale si trova in via Piangipane 153 a Piangipane (Ravenna).

La rassegna è organizzata con il supporto del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, Assicoop Unipol Sai, Reclam, Apt Emilia-Romagna, Bcc ravennate, forlivese e imolese e in collaborazione con Sciroppo di Teatro – Ater Fondazione, Assitej Italia, Small Size Network, Coldiretti e Campagna Amica.
Media Partner: Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, Ravenna Notizie, Setteserequi, Ravenna Web Tv, Pubblisole, Ravenna24ore, Ravenna e Dintorni.