di e con Matilde Vigna • aiuto regia Anna Zanetti • dramaturg Greta Cappelletti • progetto sonoro Alessio Foglia • disegno luci Alice Colla • costumi Lucia Menegazzo • voce registrata Marco Sgarbi • direttore tecnico Massimo Gianaroli • fonico Alessio Foglia / Manuela Alabastro • elettricista Sergio Taddei • oggetto di scena realizzato nel Laboratorio di ERT / Teatro Nazionale • scenografa decoratrice Ludovica Sitti • foto di scena e ritratti Mario Zanaria • produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale • si ringraziano Bruno De Franceschi, Massimo Vigna, Anna Paola Fioravanti, Adriana Malaspina, Luciano Trambaiolli e tutti coloro che ci hanno raccontato la loro storia
Fare i conti con il caos, con quello che non possiamo calcolare, con la paura di perdere tutto: sono questi i temi al centro dello spettacolo che raccoglie le voci di chi visse l’alluvione del Polesine del 1951 intrecciandole con le riflessioni e l’ironia di una donna dell’oggi che si trova a dover affrontare l’ennesimo trasloco e che, dopo aver scandagliato la propria casa stanza per stanza, decide di portare via tutto. Un’occasione per un bilancio personale e generazionale che apre a nuove, possibili, strade. Il progetto sonoro crea l’ambiente in cui l’attrice colloca le sue parole. Nella scena, spoglia, il suono diventa presenza, spazio, accadimento. Il rumore della piena, l’eco dell’alluvione, il silenzio che resta. Un monologo sullo sradicamento, volontario e involontario, che si apre alla domanda: “Sarebbe mai possibile, per noi, perdere veramente tutto?”.
Date spettacolo
venerdì 17 marzo 2023 ore 21.00
titolo a scelta
Al termine dello spettacolo Matilde Vigna incontra il pubblico in dialogo con Rossella Menna, critica teatrale e docente di letteratura e filosofia del teatro
Durata
60 minuti
Approfondimento
Intervista video a Matilde Vigna a cura di Federica Ferruzzi
BIGLIETTI GRATUITI UNIVERSITARI/E CAMPUS RAVENNA IN COLLABORAZIONE CON FONDAZIONE FLAMINIA
Fotografie di Mario Zanaria