L’ultimo nastro di Krapp

di Samuel Beckett • traduzione di Carlo Fruttero • diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio • assistente alla regia e costumi Massimo Bevilacqua

In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di The Estate of Samuel Beckett e Curtis Brown Group Limited

Con L’ultimo nastro di Krapp Giancarlo Cauteruccio torna a Samuel Beckett, il suo autore più amato, e al suo testo guida, affrontato con successo in veste di attore e regista in due precedenti edizioni.
Giancarlo Cauteruccio rientra nei panni del vecchio scrittore fallito Krapp ed esplora nuovamente quella drammaturgia del 1958, sublime e struggente, fatta di solitudine, silenzio, attesa e deriva, elementi che negli anni hanno invaso concretamente il suo corpo e la sua anima. Krapp, l‘inesorabile mangiatore di banane e instancabile ascoltatore della sua voce registrata, rintanato nel buio della sua stanza in compagnia di un magnetofono e un numero cospicuo di bobine ben ordinate, compie un viaggio nel suo passato. Ma quel viaggio nel passato, catalogato con cura su nastri registrati a ciascun compleanno per recuperare quel sé stesso giovane, è comunque destinato a fallire.
Alla fine Krapp rinuncia a registrare, rinuncia ad ascoltarsi: la voce diventa silenzio, il movimento si raggela in immobilità; consapevolmente si adegua alla disfatta.
Nel 2004, per l’interpretazione del monologo, Cauteruccio entra nella terna finale del Premio UBU come miglior attore protagonista e nel 2006, per il TRITTICO BECKETTIANO, riceve il Premio alla regia dell’Associazione Critici di Teatro al Teatro Argentina di Roma.

Date spettacolo
giovedì 12 ottobre ore 21:00

Prologo de La Stagione dei Teatri

Fotografie di Maurizio Buscarino

giovedì 12 Ottobre 2023 ore 21:00
21:00

Teatro Rasi

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