Marco Paolini
PROLOGO LA STAGIONE DEI TEATRI
uno spettacolo di Marco Paolini • scritto con Giulio Boccaletti • collaborazione alla drammaturgia Marta Dalla Via, Diego Dalla Via, Michela Signori • con Marco Paolini • e con Patrizia Laquidara • regia Fratelli Dalla Via • assistenza alla regia Teresa Vila • elementi scenici Mirko Artuso • direzione tecnica e fonica Piero Chinello • disegno luci e scene Michele Mescalchin • luci Nicola Munerati • assistenza tecnica Citta Invisibile • grafica e foto di scena Gianluca Moretto • prodotto da Michela Signori • coproduzione Jolefilm e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
Le opere idrauliche tendono a diventare invisibili, a confondersi con l’ambiente che le contiene. Succede agli argini di terra battuta, alle golene, ma anche alle stazioni di pompaggio, ai canali, ai serbatoi e perfino alle dighe.
Il paesaggio italiano diventa agricolo per stratificazioni di insediamenti durati secoli. Anche città e paesi si insediano (e si spostano…) per secoli. Le industrie solo da poco più di un secolo. Le opere idrauliche accompagnano ognuno di questi passaggi; non solo gli acquedotti dai romani in poi, ma le deviazioni e le arginature a volte imponenti, le opere di bonifica, i serbatoi idroelettrici, le reti di smaltimento. Il paesaggio italiano e artificio ma la rete delle opere idrauliche sfugge alla nostra
percezione.
Un ponte e opera viaria o idraulica? Il wc o il rubinetto sono pezzi di edilizia civile o terminali di opere idrauliche? Quanto sarebbe diverso il paesaggio agricolo senza la circolazione di acqua di irrigazione e senza canali e pompe di smaltimento degli eccessi di pioggia?
Niente di tutto quello che vediamo e definitivo. Il cambiamento climatico impone di prendere in considerazione radicali cambiamenti del paesaggio che ci e familiare: potremo subirli o deciderli. I fiumi in Italia sono più di 6.000 molti di più i corsi d’acqua che non hanno diritto a un nome, ma fanno parte dei bacini idrografici. L’Europa conta 110 bacini idrografici l’Italia ne ha 7. Ciascuno contiene centinaia di corsi d’acqua più o meno importanti, ma ugualmente strategici come potenziali riserve, così come per l’acqua di falde sotterranee, nel bilancio idrico nazionale.
Bestiario idrico parla di fiumi e bestie d’ogni genere, narra storie di vita biologica e sociale legate ai fiumi. Narra dei conflitti e dei contratti che intorno all’acqua dei fiumi hanno dato forma a quel paesaggio che oggi riconosciamo come il nostro. Rende visibile il legame stretto tra le forme di governo
dell’acqua e la qualità della vita sulle rive, non solo di una specie ma dell’intero ecosistema.
Bestiario idrico è realizzato anche con il sostegno di Estate Teatrale Veronese – Comune di Verona e si inserisce nel progetto Atlante delle Rive dedicato alle acque, che Marco Paolini ha ideato per La Fabbrica del Mondo.
Lo spettacolo è offerto alla città da Copura e i biglietti sono gratuiti fino ad esaurimento posti nelle seguenti modalità: i titolari del coupon distribuito durante la campagna abbonamenti a La Stagione dei Teatri nel periodo estivo devono convalidarlo cambiandolo con il regolare biglietto recandosi personalmente presso la biglietteria del Teatro Alighieri esclusivamente dal 17 al 21 novembre; i biglietti non assegnati sono messi a disposizione del pubblico dal 22 novembre (non più di 2 a testa) ritirabili personalmente presso la biglietteria del Teatro Alighieri aperta i giorni feriali dalle 10 alle 13 e giovedì anche dalle 16 alle 18.
Data spettacolo
martedì 25 novembre ore 21:00
Durata
Fotografie di Gianluca Moretto





