Il legame estenuante tra il laborioso sarto Topasio –estroso e solerte servitore del suo sovrano– e il prepotente e irragionevole Imperatopo fa della fiaba di Andersen una metafora del rapporto tra individuo e potere. Attraverso un originale linguaggio scenico –realizzato con pupazzi, ombre e attori– lo spettacolo scandaglia poeticamente i meccanismi sociali. Le fiabe classiche contengono significati e archetipi che, come sigilli, alimentano la cultura che dall’infanzia naviga verso l’età adulta. La particolare scrittura di Andersen fa emergere, nel tessuto della storia immaginaria, aspetti, considerazioni e temi di sconcertante attualità e di profonda riflessione.